| 28 Marzo 2025

Un nuovo marchio sbarca nel mondo bici: si chiama Avona

MASSA MARITTIMA – Avona è un brand che entra ufficialmente in questi giorni nel mercato della bici. E’ un’azienda tedesca e si pone dei traguardi ambiziosi, considerando prima di tutto, il DNA race che non vuole essere celato.

Mtb, gravel e strada, arriveranno anche le e-mtb, bici di categorie diverse, completamente ingegnerizzate e sviluppate in Germania, prodotte nel far-east. Tutto lo staff della neonata azienda ha un’età media molto bassa e ogni testa proviene da precedenti esperienze nel mondo bike. Entriamo nel dettaglio grazie ai due prodotti che avranno il compito di veicolare l’immagine di Avona in queste fasi iniziali, anche grazie al contributo del design Avona Jonas Muller.

Jonas Muller di Avona (foto Roofowler-BCA)
Jonas Muller di Avona (foto Roofowler-BCA)

Avona: produzione far-east, efficienza tedesca

«Dopo 17 anni nella bike industry – racconta Muller – tra BMC, Santa Cruz, DT Swiss e altre aziende, ho deciso di pormi nuovi traguardi. Il fatto di avere una produzione asiatica per quanto concerne il composito è una sorta di garanzia, perché il composito grezzo di qualità maggiore arriva dall’Asia e le tecnologie che sono state raggiunte oggi, permettono di avere biciclette di altissimo livello. Voglio sottolineare però, prosegue Muller, che ogni passaggio in fatto di ingegneria e specifiche, è fatto su richieste di Avona.

«Tutto si basa su idee nostre, dalle forme, al layup del composito – prosegue Muller – fino ad arrivare ai test nella galleria del vento. Per dare forma ai nuovi progetti, la stragrande maggioranza del tempo è stata dedicata alla creazione di un software per la posa delle pelli di carbonio. Il risultato? Quello lampante è il perfetto accostamento tra le performance, elevate, del modello virtuale a quello reale. Ogni bici è assemblata in Germania e controllata direttamente da noi».

Il modello gravel, Avona Callis

Si basa su un telaio e una forcella entrambi in carbonio monoscocca. Adotta un approccio totale, definito olistico da Jonas Muller, dove ogni fattore legato alla resa tecnica è stato considerato. Passaggio ampio per le gomme (fino a 50 millimetri, 45 con la doppia corona), compatibilità con il dropper-post e anche quelle soluzioni di aerodinamica (il frontale e la tubazione dello sterzo, come una sorta di marchio di fabbrica Avona) dalle quali oggi non si può prescindere. Non finisce qui. Avona collabora in modo stretto con CeramicSpeed, tant’è vero che ogni trasmissione che equipaggia le diverse biciclette, prima del montaggio viene mandata in Danimarca. Subisce il trattamento per la riduzione degli attriti e poi sistemata sulle diverse biciclette, mtb, gravel e strada.

Il telaio Avona Callis ha un valore alla bilancia dichiarato (compreso) tra i 950 e 1.020 grammi, incluso il supporto del deragliatore e il flatting lucido. La forcella pesa 463 grammi (stelo non tagliato). Ha una forma sloping piuttosto accentuata ed il reggisella ha un disegno specifico, tronco nella sezione posteriore. La combinazione tra i due permette di accentuare una fase ammortizzante e di dissipazione delle vibrazioni. Il passaggio di eventuali cavi è totalmente integrato, come è integrato un vano porta-oggetti nel tubo obliquo. Le taglie disponibili sono 4 (S e M, L e XL). Cinque gli allestimenti possibili (anche mullet, tre su base Sram e due su base Shimano GRX Di2) ai quali si aggiunge il kit-telaio. I prezzi sono compresi tra i 9.999 e 4.599 euro (3.499 euro per il frame-kit che include cockpit e reggisella).

Velum, il modello road

Lo sviluppo della Velum è stato completato proprio a ridosso delle giornate ufficiali del lancio di Avona. La bicicletta si pone come versatile, con ottimi coefficienti di aerodinamica e molto leggera. La bici che si spinge verso un pubblico di agonisti e/o utenti che fanno collimare l’attenzione ai dettagli, ai numeri, alla resa tecnica una volta su strada.

Si tratta anche in questo caso di una bici con telaio e forcella monoscocca in carbonio, con un avantreno del tutto simile alla gravel Callis. «Il design dello sterzo, rispetto ad una soluzione classica, ci permette di creare un risparmio di 25 watt, includendo alla la pinna della forcella che si innesta nell’obliquo», ci ha detto Muller. Il forcellino posteriore è di natura UDH e la Velum è pensata anche nell’ottica di un futuro utilizzo della trasmissione con monocorna. Forcella e carro posteriore sono compatibili con coperture fino a 35 millimetri di sezione, ed il reggisella è specifico.

Per gli amanti del peso, il valore alla bilancia dichiarato di una taglia 54 è di 730 grammi. Quattro gli allestimenti, due su base Shimano e due su base Sram, con prezzi compresi tra i 6.999 e 10.499 euro. Il kit-telaio (reggisella e manubrio integrato inclusi) sarà proposto a 3.499 euro. Alcuni dettagli sono in via di definizione.

Avona

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