| 12 Giugno 2024

Olympia Sled, una e-gravel inarrestabile

Olympia Sled, praticamente inarrestabile. E’ la nuova e-gravel bike del brand padovano che negli anni ha primeggiato con grandi campioni nella mountain bike. E questo know-how si rivede totalmente in questa bici.

Linea semplice ma molto efficace, e un blocco motore compatto ma incredibilmente potente e di grande autonomia.

Liena pulita per la Olympia Sled. Emerge la grande apertura dell’angolo di sterzo, esaltata dal rake (47 mm) della forcella
Liena pulita per la Olympia Sled. Emerge la grande apertura dell’angolo di sterzo, esaltata dal rake (47 mm) della forcella

Mix perfetto

Entriamo nel dettaglio. Si tratta di un telaio in alluminio 6061, quindi resistente e leggero. Anche a prima vista colpiscono due aspetti: l’angolo di sterzo e un carro posteriore davvero snello, quasi stradale. E per assurdo le due cose potrebbero stridere.

In realtà esaltano la Olympia Sled in quanto la rendono molto abile sugli ostacoli, ma al tempo stesso reattiva in fase di propulsione.

Vediamo meglio: l’angolo anteriore è di 67° che diventano 68° nella taglia L, un angolo quasi da mtb front. Questo significa poter affrontare al meglio i trail più accidentati.

Anche il rake della forcella, che è in carbonio, è piuttosto ampio: 47 millimetri. E sempre restando sulla forcella questa è anche piuttosto robusta, non solo per il diametro dei suoi tubi, ma anche per una barra orizzontare appena sotto l’arco. Tanto che sembra quasi una forcella a doppia piastra, che di solito viene utilizzata nel gravity. Insomma, come accennavamo, si vede che c’è lo zampino di una casa che da sempre è stata leader nel settore offroad.

Contestualmente, il disegno del carro è molto snello come dicevamo. Se non fosse per la lunghezza dei foderi bassi, che chiaramente devono rispettare determinati canoni sia perché è una gravel sia per farvi alloggiare gomme larghe, si potrebbe parlare del carro di una bici da strada. I foderi bassi sono lunghi 45,5 centimetri.

E infatti restano lievemente più corti rispetto alla concorrenza di pari categoria. Per questo la Olympia Sled è anche molto veloce.

Il motore Polini si distingue anche per un fattore Q alquanto ridotto
Il motore Polini si distingue anche per un fattore Q alquanto ridotto

Autonomia lunga

Quindi Olympia Sled dà sicurezza sull’ostacolo e scappa via velocemente quando si accelera. E questo fa risparmiare energia quando si fanno pedalate lunghe.

E a proposito di energia e pedalate lunghe. E’ forse la bici perfetta per i viaggi lunghi, sia per la sua comodità, sia per il suo motore davvero potente. Tra l’altro per chi ama viaggiare, va ricordato che la Sled è dotata dei supporti per i portapacchi anteriore e posteriore.

La Olympia Sled monta il motore Polini E-P3+, con 75 Nm di potenza e la nuova batteria da 820 Wh: una vera riserva che garantisce un’autonomia straordinaria. E se la bici è così efficiente si è anche portati ad usare livelli di potenza inferiori e l’autonomia si mantiene più a lungo. La batteria è inserita nella parte bassa del tubo obliquo.

Il controller, lo Switch Controller, del motore e le sue intensità sono integrate sul tubo orizzontale. In questo modo la Sled resta pulita anche sul manubrio e lo stesso display è più sicuro in caso di cadute. Tra l’altro, è super semplice da usare: un più o un meno per aumentare o diminuire la potenza, tutto qui.

In primo piano lo Shimano RX. Da notare anche l’archetto tra testa della forcella e ruota
In primo piano lo Shimano RX. Da notare anche l’archetto tra testa della forcella e ruota

Affidabilità Shimano

Infine l’allestimento: a farla da padrona è lo Shimano RX812 (11 velocità), anche se la guarnitura è di Fsa, una monocorona da 42 denti. La cassetta posteriore è 11-42. Le ruote sono le Miche Race Pro DX o, a scelta, le Fulcrum E-Racing 900. 

La componentistica di attacco, piega manubrio e reggisella è X-FEEL. A proposito, il reggisella ha un diametro 30.9, non piccolissimo, magari ce ne saremmo aspettati uno leggermente più piccolo, per attutire meglio le vibrazioni. Però è anche vero che parliamo di tubazioni in alluminio e non in carbonio e tutto sommato va bene.

E va bene anche perché le gomme, le Schwalbe G-One Bite 50-622 o le CST Convoy, che monta la Olympia Sled sono da ben 50 millimetri e già queste sono un valido ammortizzatore. La sella? La Sella San Marco GND.

Olympia Cicli

TUTTE LE CATEGORIE DEL MAGAZINE