Castelli Christmas RideCastelli Christmas Ride

| 13 Dicembre 2025

Castelli Christmas Ride: le (belle) pene dell’inverno 

FONZASO – Dalle mie parti c’è un detto che fa: “Chi vuol patire le pene dell’inferno, Trento d’estate e Feltre d’inverno”. E in effetti la mattina del 29 novembre a Fonzaso, che dal centro di Feltre dista sì e no 4 chilometri, non c’è esattamente il clima di Calpe o delle Canarie. 

Quindi fuori dal nuovo showroom di Castelli c’è una grande sfilata di gente in guanti, copriscarpe, scaldacollo, berretti, pantaloni lunghi, giacche pesanti. Insomma tutta l’armatura che un ciclista può (e deve) sfoggiare per sopravvivere a queste latitudini tra novembre a marzo. In più qualcuno è anche agghindato a tema natalizio, come da suggerimento degli organizzatori, con la promessa di un premio al ciclista più natalizio

Caldo non è caldo, ma d’altro canto la giornata è soleggiata, le montagne luccicano, e poi che Castelli Christmas Social Ride sarebbe senza un po’ di freddo? Il percorso non è niente di impegnativo di per sé, 45 chilometri con 400 metri di dislivello.

Anche le strade note, d’inverno, sembrano nuove

Oltre al sole, l’altra cosa bella è che nel bar all’interno dei locali del negozio ci offrono la colazione (non solo a noi, a tutti i partecipanti) e allora si parte ancora più di buon umore. Ad occhio e croce siamo più di un centinaio: 150, secondo gli organizzatori. Essendo a pochi chilometri da casa, com’è abbastanza inevitabile diverse strade le conosco già. Quello che stupisce è invece che su alcuni tratti non ho mai messo le ruote. Come un pezzo di single track che da Seren del Grappa porta verso Feltre, lungo il greto del torrente Sonna – in effetti quasi più da mtb che da gravel.

(Che poi cos’è cosa sia esattamente il gravel è e rimane un mistero, ed è bello proprio per questo.) 

Tante strade le conosco già, ma è anche vero che un conto è passarci in primavera o in estate, tutto un altro in mattine come questa. Sembrano quasi altri luoghi, con la brina che imbianca i prati come fosse neve, le pozzanghere ghiacciate che suggeriscono molto molta prudenza nella guida, ogni respiro che si sublima in nuvole di vapore. 

Pedalare in inverno, specie a queste latitudini, è una specie di avventura: tutto è più complicato, più faticoso, anche un goccio più pericoloso. Per questo da novembre in poi qui si preferisce andare a camminare in montagna oppure a sciare. E proprio per questo, però, occasioni come questo evento ci vogliono, per ricordarsi che si può fare, e può essere memorabile come ogni avventura

Un’avventura tra ristori e regali

Soprattutto poi se si ha a che fare con la crew di Castelli, che nel parco della birreria Pedavena ci fa trovare un ristoro invernale niente male: panettone, panini, tè caldo o vin brulè, oltre alla birra che per chi pedala è comunque sempre gradita. 

Dal ristoro pedaliamo tutti assieme per gli ultimi chilometri nel fondovalle che ci riportano allo showroom di Castelli. Ad aspettarci stavolta c’è un piatto di pasta e fagioli, da mangiare al caldo dentro al bar. Prima della fine dell’evento c’è però un’ultima cosa da fare, premiare i ciclisti che meglio hanno incarnato lo spirito natalizio

A vincere è una coppia di ragazzi che hanno sfoggiato per tutti i 45 chilometri due maglioni coordinati a tema renne, neve e simili. Si portano a casa una maglia rosa e, soprattutto, due vip pass per una tappa a scelta del prossimo Giro d’Italia. Non male come regalo per superare l’inverno e aspettare la primavera. 

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