| 16 Ottobre 2024

A Cuneo la prima scuola solo per e-bike. Unica nel suo genere

Non è un caso se è a Cuneo che è nata la prima Scuola Italiana di E-Bike. Chi ha la memoria lunga ricorda come anche nella mountain bike, quando la bici fuoristrada era ancora ai primordi dalle nostre parti e la sua promozione nell’arengo olimpico era ancora di là da venire, proprio in Piemonte sorsero i primi corsi per istruttori e guide specifiche. Lo stesso avviene oggi, ma avendo per oggetto esclusivo la bici a pedalata assistita.

La scuola prevede corsi con una parte teorica e una pratica, tutto nell’arco di 3 giorni
La scuola prevede corsi con una parte teorica e una pratica, tutto nell’arco di 3 giorni

Un impegno che dura da 8 anni

Qualcuno potrebbe pensare che sia un po’ strano, forse esagerato dare uno spazio specifico alle e-bike in questo senso, che non ci sia poi così tanto da apprendere rispetto alle bici normali, che siano strada o mtb. Non è così e parlando con il direttore tecnico della struttura cuneese, Daniele Frigerio, le differenze emergono in maniera chiara e naturale.

«La Scuola è nata nel 2016, siamo in 5 fondatori, tutti appassionati al ciclismo ma soprattutto alla cultura dell’outdoor. Già allora avevamo compreso le potenzialità enormi di questi mezzi che iniziavano appena a comparire sul mercato e abbiamo pensato che poteva essere utile una struttura specifica, in grado d’insegnare il suo utilizzo nella maniera più utile considerando soprattutto il fatto che sulle bici a pedalata assistita sarebbero saliti anche tanti che non avevano dimestichezza con le bici muscolari, che le avevano messe da parte come fossero un gioco da bambini. Il tempo ci ha dato ragione».

Le lezioni pratiche si svolgono in ambiente urbano ma soprattutto offroad
Le lezioni pratiche si svolgono in ambiente urbano ma soprattutto offroad

Perché una scuola specifica per questo tipo di mezzo?

Bisogna offrire un upgrade. I nostri corsi sono strutturati come qualsiasi corso di istruttore o guida di mtb, ma con una formazione aggiuntiva, necessaria. Perché ci sono differenze sostanziali: l’e-bike non richiede un allenamento costante o una particolare forma fisica, può anzi essere un mezzo di approccio per chi è lontano dalla pratica sportiva ma vuole fare qualcosa, utilizzare una bici per girare posti, faticando il giusto. Non basta però salirci sopra e accendere il motorino, una competenza serve e serve ancor di più a chi vuole sfruttare l’e-bike in maniera professionale, come guida cicloturistica ad esempio.

Il vostro messaggio come viene accolto?

In maniera sempre più convinta. Molti rimangono sorpresi all’inizio, poi capiscono che l’e-bike richiede una competenza specifica. Faccio un esempio: pochi considerano che il posizionamento del motore nella parte anteriore del mezzo, centrale o posteriore cambia radicalmente il suo utilizzo, la sua resa sul terreno, anche le caratteristiche di guida, le reazioni al tipo di terreno. Noi illustriamo tutto ciò e chi frequenta i corsi pian piano si rende conto di quel che è necessario anche da trasmettere agli altri quando inizierà la sua attività. Questo è l’upgrade di cui dicevo prima.

I corsi si svolgono in tutta Italia con un calendario molto fitto, anche con concomitanze fra le regioni
I corsi si svolgono in tutta Italia con un calendario molto fitto, anche con concomitanze fra le regioni
Come funzionano i corsi?

Noi prevediamo diverse tipologie: si va dai corsi per qualifica di accompagnatore cicloturistico a quelli riferiti all’insegnamento delle tecniche di guida in offroad. Facciamo anche corsi monotematici che possono essere frequentati anche online per aggiornare le proprie competenze. Alla fine forniamo un titolo (guida turistica dal 1° al 3° livello, Tecnico Nazionale Mtb dal 1° al 3° livello) pienamente valido considerando che la nostra scuola è affiliata all’Acsi.

La durata?

I corsi sono di 32 ore complessive articolate su 3 giornate, con una parte teorica e una pratica per l’applicazione dei concetti insegnati. Si tratta di effettuare prove sia in ambiente urbano che extraurbano. I corsi hanno una struttura simile a quelli per istruttori e guide di mtb., con in più una parte specifica riservata all’uso del motore e della batteria. Non prevediamo spazi specifici per la meccanica.

La partecipazione alle lezioni è molto varia. Finora sono stati oltre 800 coloro che sono diventati istruttori o guide
Perché?

Agli inizi avevamo una giornata in più dedicata precipuamente ad essa, ma la maggior parte degli iscritti, ad esempio noleggiatori, avevano già da questo punto di vista le necessarie competenze, abbiamo quindi capito che potevamo ridurre tempo e quindi costi per l’iscrizione. Chi è digiuno da questo punto di vista può frequentare un corso aggiuntivo, sempre presso di noi.

I corsi si svolgono tutti a Cuneo?

No, noi prevediamo dai 15 ai 20 corsi l’anno un po’ in tutta Italia, abbiamo un calendario molto fitto tanto è vero che l’impegno da parte del nostro staff, composto da oltre 15 istruttori è molto intenso. La nostra soddisfazione è sapere che, dalla nostra nascita, abbiamo formato oltre 800 tecnici specifici, significa che l’idea che avevamo avuto era quella giusta e considerando l’attenzione a noi riservata, è direttamente proporzionale alla continua espansione e mercato di questo mezzo affascinante.

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