| 23 Gennaio 2025

G.Round, gli eventi gravel itineranti (ed inclusivi)

Sabato scorso, 18 gennaio, a Padova si è svolta l’edizione veneta di G.Round, un evento gravel organizzato dall’Asd BBP di Firenze. Il 30 novembre c’era stata la G.Round in Val di Susa, e a fine febbraio ce ne sarà un’altra a Milano.

Ma cosa sono queste G.Round? Chi le ha inventate e perché? Abbiamo raggiunto al telefono Gabriele Cury, membro dell’Asd BBP, per rispondere a queste e altre domande.

Che sia a Firenze, a Padova, a Milano, in Val di Susa o a Roma, il filo conduttore è lo sterrato
Che sia a Firenze, a Padova, a Milano, in Val di Susa o a Roma, il filo conduttore è lo sterrato
Gabriele, cominciamo dall’inizio. Come è nato il vostro gruppo, e cosa significa “BBP”?

La sigla, piuttosto ironica, sta per Biciclette, Birra e Polemica. L’Associazione è nata nel 2018 da un chat di gente che andava in gravel e ciclocross nei dintorni di Firenze. Poi è venuta l’idea di organizzare un nostro ritrovo di tre giorni che abbiamo chiamato Sterro Appalla, proprio per la nostra passione per gli sterrati. Per quattro anni l’abbiamo fatto nel Mugello, quest’anno invece ci sposteremo e andremo nel Chianti fiorentino.

E le G.Round?

Quelle sono nate dal fatto che durante il periodo del Covid ci mancavano i nostri amici, i gruppi di altre città che abbiamo conosciuto negli anni. Appena possibile abbiamo organizzato una pedalata da noi in cui sono venuti dei ragazzi romani, che è andata molto bene. Allora abbiamo pensato di farne altre aperte a tutti, andando anche di città in città, dove ci fosse una community interessata.

Le G.Round si svolgono in inverno, quando gli eventi gravel sono più rari (e un thè caldo fa sempre piacere)
Le G.Round si svolgono in inverno, quando gli eventi gravel sono più rari (e un thè caldo fa sempre piacere)
Una specie di franchising del gravel… Come funziona?

I gruppi locali creano le tracce e la logistica, noi di BBP ci occupiamo degli altri aspetti dell’organizzazione.  L’importante è che sia fatta secondo i nostri principi, cioè l’inclusività in tutti i suoi aspetti, a partire da quella economica.

Infatti iscriversi alle G.Round costa 10 euro, compreso il ristoro. Una scelta abbastanza controtendenza.

Per noi è fondamentale che la discriminante non sia il prezzo. Chi arriva da lontano ha già delle spese vive e se vogliamo avvicinare i giovani non possiamo mettere le iscrizioni troppo alte. Allo stesso tempo però vogliamo tenere un alto livello di qualità, quindi ci siamo appoggiati a dei piccoli sponsor scelti con cura, negozi specializzati molto affini alla nostra mentalità, che di fatto hanno reso possibili le G.Round, pur mantenendo il prezzo molto basso.

Alle G.Round una buona percentuale dei partecipanti sono donne, perché l’inclusività in ogni suo aspetto è parte fondante dell’evento
Alle G.Round una buona percentuale dei partecipanti sono donne, perché l’inclusività in ogni suo aspetto è parte fondante dell’evento
Prima parlavi dell’inclusività in tutti i suoi aspetti, ci spieghi meglio?

I nostri eventi sono basati sull’accoglienza delle diversità, qualunque siano. Partecipando a tante manifestazioni abbiamo notato nel tempo che anche nel mondo delle bici c’è ancora una certa discriminazione, più o meno voluta, più o meno manifesta. Questa cosa non esiste da noi, cerchiamo di creare un clima più accogliente possibile per chiunque, indipendente dal livello di prestazione, dal tipo di sessualità, eccetera.

Non a caso nel vostro logo c’è un cappellino con la sigla ABAW…

È il nostro motto: All Bikes Are Welcome. Perché secondo noi per godersi una pedalata in compagnia non serve avere l’ultimo modello di gravel con il cambio elettronico. Se qualcuno arriva con una bici anni ‘90 con i cantilever e il cambio a 7 velocità siamo contenti lo stesso. Poi la traccia dura (ne proponiamo sempre almeno due) è dura davvero, ma le cose possono coesistere benissimo.

A Padova, come in Val di Susa, l’evento ha fatto il tutto esaurito con 300 iscrizioni
A Padova, come in Val di Susa, l’evento ha fatto il tutto esaurito con 300 iscrizioni
Questo format sembra funzionare perché nelle ultime due G.Round avete fatto il tutto esaurito.

Quello che ci importa è che le persone stiano bene, quindi ci concentriamo sui piccoli numeri. Arrivati a 300 persone chiudiamo le iscrizioni, anche perché è tutto autogestito, ristori compresi, e abbiamo dei limiti. Per ora funziona, e siamo felici del fatto che la nostra community sia fatta al 35% di donne e al 35% di under 35.

La prossima è a Milano, giusto?

Sì la prossima e ultima della stagione sarà il 22 febbraio ci sarà la Milano-Rubè (sic), che abbiamo chiamato così perché arriverà in un velodromo ad ovest della città, di cui però non possiamo ancora svelare il nome. Le iscrizioni comunque apriranno a breve e lì daremo tutti i dettagli. Poi dal 16 al 18 maggio ci sarà la nuova edizione di Sterro Appalla, che quest’anno si sposterà per la prima volta nel Chianti fiorentino. Una zona bellissima che non è attraversata da eventi sportivi, poco conosciuta, quindi perfetta per la nostra idea di gravel. 

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