| 22 Gennaio 2025

Appennino Bike Tour tra eventi, partnership e nuova segnaletica

Abbiamo ricontattato Enrico Della Torre, direttore generale di Vivi Appennino, per sapere come sarà il 2025 dell’Appennino Bike Tour, la ciclovia che parte dalla Liguria (esattamente da dove iniziano gli Appennini, dalla Bocchetta di Altare, foto in apertura) per concludersi in Sicilia dopo ben 3.100 km a cavallo della dorsale. Vivi Appennino si occupa della governance di quest’infrastruttura che ha iniziato a vedere la luce al G7 dell’Ambiente di Bologna nel lontano 2017 e che gode dei finanziamenti del Ministero delle Infrastrutture.

Nei 14 aventi previsti nei fine settimana dal 20 giugno al 20 luglio, ci saranno aree villaggio e pedalate cicloturistiche
Nei 14 aventi previsti nei fine settimana dal 20 giugno al 20 luglio, ci saranno aree villaggio e pedalate cicloturistiche

Previsti 14 eventi in estate

Lo scorso dicembre è scaduto il termine per i Comuni interessati dall’itinerario per candidarsi ad ospitare uno dei 14 eventi che si terranno dal 20 giugno al 20 luglio prossimi.

«È andata molto bene – inizia a raccontare Della Torre – sono arrivate candidature da tutte le regioni interessate dall’Appennino Bike Tour, nell’ordine di circa una cinquantina. Nelle prossime settimane selezioneremo i 14 Comuni che ospiteranno altrettanti eventi all’inizio dell’estate. In essi ci sarà un’area villaggio con un programma di iniziative che concorderemo con l’Amministrazione locale per valorizzare la dorsale appenninica. Coinvolgendo anche i produttori e tutte le realtà del territorio. Nel pomeriggio ci sarà sempre il Forum Regionale sullo Sviluppo Sostenibile dell’Appennino. Lì si unirà la parte di scoperta alla parte istituzionale di valorizzazione dell’Appennino come destinazione».

Nuova segnaletica sud-nord

I Comuni che non verranno scelti quest’anno possono comunque già concorrere per il 2026 e il 2027. Di contro, gli appuntamenti istituzionali fatti di incontri nei teatri, nei cinema, nelle scuole verranno concentrati in autunno.

«In estate invece – riprende Della Torre – ci saranno le pedalate nei fine settimana, le degustazioni enogastronomiche, il vero e proprio racconto dell’Appennino Bike Tour. Non mancheranno le attività per bambini nei villaggi, la valorizzazione dei prodotti locali e la valorizzazione dei parchi. Infine, tutte le istanze raccolte nei Forum regionali pomeridiani finiranno a Roma, nel mese di novembre, al Congresso nazionale dello Sviluppo dell’Appennino».

Fin qui lo sguardo da lontano. Osservando l’Appennino Bike Tour più da vicino possiamo dire che, dopo che nel 2024 è stata posta la segnaletica nella direzione nord-sud, quest’anno ci sarà quella in direzione opposta.

«Si è chiusa la gara d’appalto e sappiamo che è stato affidato il lavoro di installazione che contiamo sia completato, come da cronoprogramma, entro la fine dell’anno. Il 2026 invece sarà l’anno dei cosiddetti rami secondari, ovvero i collegamenti ciclabili con l’Appennino Bike Tour. Essi sono già approvati dal Ministero delle Infrastrutture ed hanno una visione legata ai flussi: collegamenti con le città, con gli aeroporti, con le stazioni ferroviarie… Ad esempio una delle cose su cui si sta già lavorando è la connessione della ciclovia con la città di Milano, quindi lontano dall’Appennino. In modo che comunque si possa dire: “Sono a Milano, vado in bici in Appennino”».

Il contributo del brand alimentare Misura è stato fondamentale per l’installazione delle colonnine di ricarica
Il contributo del brand alimentare Misura è stato fondamentale per l’installazione delle colonnine di ricarica

Le partnership

Dopo il contributo di Misura per la realizzazione delle colonnine di ricarica, lungo le 43 tappe dell’intera ciclovia, si sta anche attuando una programmazione condivisa con Decathlon per promuovere un’assistenza per i cicloturisti con i punti vendita più vicini al tracciato. Forse anche la fornitura di bici per gli eventi sopra citati.

«Con Poste Italiane invece – conclude Della Torre – si sta lavorando su un discorso di valorizzazione dei servizi nei piccoli comuni, di mantenere i presidi nei territori. Attraverso il progetto Polis, Poste Italiane sta facendo numerosi investimenti, alcuni rivolti anche al cicloturismo, come l’installazione di alcune stazioni di ricarica e assistenza, presso gli uffici postali. Insomma c’è un’attenzione verso questi territori e anche verso il cicloturismo».

Appennino Bike Tour

TUTTE LE CATEGORIE DEL MAGAZINE