| 15 Aprile 2025

Baltic Bound, un’avventura bikepacking verso la speranza

Parigi-Brest-Parigi o Race Across America? Se parliamo della Baltic Bound il legame c’è, con la grande discriminante che in questo caso non è assolutamente importante arrivare primi o comunque non c’è chi redige i tempi. Parliamo di un viaggio nel quale, per quanto si possa anche pedalare in compagnia, si è soli con se stessi, si viaggia per guardare, per memorizzare, per capire. E per avere alla fine il fatidico brevetto…

La Baltic Bound è un’avventura bikepacking che nel prossimo luglio porterà a girare per il Nord Europa
La Baltic Bound è un’avventura bikepacking che nel prossimo luglio porterà a girare per il Nord Europa

Un viaggio attraverso 8 Paesi

Cos’è la Baltic Bound? E’ una nuova avventura bike packing di 5.500 chilometri che si affronterà dal 9 al 31 luglio. In questo arco di tempo ognuno si può organizzare come meglio crede, andando alla scoperta del territorio ma anche delle proprie capacità in un viaggio che risulta abbastanza complesso e per certi versi stupisce che questa avventura venga organizzata ora che tutto il territorio del Nord Europa risente fortemente della situazione politica esistente.

Partenza e arrivo dell’esperienza sono in Lituania, da dove il disegno del percorso attraversa Polonia, Germania, Danimarca, Svezia, Finlandia, Estonia e Lettonia. Al di là dei Paesi scandinavi, merita un focus il fatto che in questo viaggio si passa per i Paesi Baltici, che stanno vivendo con grande apprensione sin dal febbraio 2022 e dall’inizio della crisi bellica in Ucraina e temono fortemente di esserne presto coinvolti. Questa esperienza è anche un modo per uscire da questo stato di soggezione psicologica, di dimostrare che la vita va avanti anche lì, in zone che sono di una bellezza straordinaria che si unisce anche a un progressivo smarcamento dalla cultura post-sovietica, decisamente presente fino agli albori del nuovo secolo.

La mappa del percorso con i vari checkpoint. Ognuno può scegliere il proprio tracciato, toccandoli in sequenza
La mappa del percorso con i vari checkpoint. Ognuno può scegliere il proprio tracciato, toccandoli in sequenza

Un turismo diverso dai soliti luoghi

Un aspetto di questa iniziativa va tenuto in considerazione: non è un viaggio che prevede il passaggio da grande città a grande città. Quindi si va a cercare qualcosa di diverso dalle solite rotte, dalle normali immagini da cartolina. Ma da questo punto di vista c’è solo da guadagnarci perché si entra a stretto contatto con il tessuto economico e sociale di ogni singolo Paese: i villaggi di pescatori del nord della Germania, il territorio costiero della Scandinavia ma anche le sue lussureggianti foreste, i piccoli borghi baltici.

Un aspetto importante è che il viaggio non ha un percorso prestabilito. Gli organizzatori hanno dato poche, semplici indicazioni: non si deve passare per autostrade, ma soprattutto ogni partecipante avrà a disposizione un elenco di punti di controllo, reali e virtuali, stabiliti in anticipo, poi starà a ogni singolo partecipante come arrivarci. Questo lascia un’ampia libertà di scelta a ogni corridore, il che significa che prima della partenza bisogna dedicare un ampio periodo di tempo allo studio per trovare le giuste direzioni, valutando le proprie capacità, percorsi e dislivelli.

Un tracciato da scegliere su PC e app

Non è un aspetto di poco conto. Chi ha affrontato lunghe avventure non manca mai di specificare come sia fondamentale il lavoro precedente, al PC, valutando tutte le opzioni, cercando di comprendere al massimo ogni singolo angolo dove si transita e di capire anche gli eventuali rischi. Un esempio? Il tracciato previsto dagli organizzatori, che va affrontato in senso orario, ha un dislivello che può toccare i 24 mila metri, ma proprio per questo è importante valutare bene le proprie capacità e i tracciati più adatti alle proprie capacità, tenendo sempre ben presente che comunque bisogna passare per i check point.

Oltre a questi sono previsti anche punti di controllo non presidiati, tutti situati in prossimità di fari costieri, ma bisogna dare testimonianza del proprio passaggio. Come? Facendosi un selfie e inviandolo alla mail del comitato organizzatore. Il quale ha già reso notti i punti di controllo da toccare in rigida sequenza: Rozewie e Kołobrzeg (POL), Flügge (GER), Stevns (DEN), Karlskrona Nedre e Jävre (SWE), Nallikari ed Helsinki-Kallo (FIN), Virtsu (EST) e Slītere (LAT).

Paesaggi come questo saranno all’ordine del giorno lungo il viaggio di 5.500 chilometri
Paesaggi come questo saranno all’ordine del giorno lungo il viaggio di 5.500 chilometri

Un messaggio di pace e libertà

E’ consigliabile usare le app gratuite per la costruzione del proprio itinerario, ma potrebbe non essere sufficiente. E’ importante effettuare ricerche più approfondite, considerando la situazione in ogni singolo Paese e per ognuno di essi nello specifico territorio di congiunzione fra un check point e l’altro. D’altro canto ciò non fa che accrescere il fascino di quest’avventura, andando alla scoperta di ogni luogo, di ogni piccolo posto, parlando con la gente locale, trovando lungo la strada i punti di alloggio e di ristoro. Si pedala in assoluta libertà, con l’unica accortezza di avere casco, impianto di illuminazione, giubbotto riflettente, dispositivo GPS che gli organizzatori daranno alla partenza, powerbank per ricaricare il dispositivo e sacco a pelo.

Ci sono ancora giorni per disegnarsi il proprio tracciato. Un viaggio di enorme valore, che lascerà qualcosa a tutti coloro che lo affronteranno. Sperando che da oggi ad allora si possa finalmente sentire sulla propria pelle spirare quel vento che ci manca tanto: il vento di pace.

Baltic Bound

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