| 25 Aprile 2024

Bike Travel Experience: viaggi senza filtri a ruota di Lanzaretti

«Ti porto dove ho pianto. Lì sono entrato in contatto con la natura. Ero da solo in posti incredibili e davanti a questa bellezza mi sono commosso». Dino Lanzaretti è subito un fiume di emozioni. Per chi non lo conoscesse Dino, veneto, è un viaggiatore esperto. Uno di quelli super wild, tosti e super autentici.

Parliamo di un ciclista, di un esploratore, che ha attraversato la Siberia in inverno, che ha solcato l’America da Sud a Nord, l’Africa, il Sud Est Asiatico… E lo ha fatto in autonomia, senza conoscere il metro successivo, con coraggio. Ma ovviamente con consapevolezza, preparazione tecnica e immenso spirito di adattamento.

In Islanda… una delle mete per la prossima estate
In Islanda… una delle mete per la prossima estate

Nasce Bike Travel Experience

Adesso questa sconfinata esperienza Lanzaretti è pronto a metterla a disposizione di appassionati viaggiatori.

«Non sono certo proposte per cicloviaggiatori novellini – spiega con chiarezza – sono sempre viaggi impegnativi anche se in tutta sicurezza. Li ho provati e riprovati e adesso sono pronto per offrire dei pacchetti solidi. E non vedo l’ora di partire, anche se come detto sono mete che già conosco. Ma sono fighi e voglio trasmettere queste emozioni.

«Se avete “pelo” io sono l’uomo che fa per voi. Dopo tanti sopralluoghi ho costruito una rete importante di agganci. Non si andrà mai in hotel, ma andremo nelle case, quelle vere della gente del posto. Non sono piste commerciali quelle che propongo io. Ma è così che si conosce davvero un luogo.

«Per fare un esempio, nel viaggio in Cile e Bolivia, nel Salar de Uyuni (nella foto di apertura, ndr) su 20 giorni solo in quattro si dormirà in tenda. Le altre notti si passeranno in strutture tipiche, in case, in villaggi, presso amici di… Magari a mangiare una zuppa calda o le polpette fritte identiche da 3000 anni. Ma questo consentirà di viaggiare più leggeri e al tempo stesso, come detto di vivere quel luogo appieno: terra e gente. Niente marketing, niente filtri».

Una peculiarità dei viaggi di Lanzaretti è che si parte conoscenti si torna amici. Dino ha già accompagnato qualche sporadico gruppo, ma ancora non aveva una struttura vera e propria, cosa invece che adesso c’è con la sua Bike Travel Experience.

Con Lanzaretti le dimore dove pernottare sono spesso le case dei locali. Quando dice “niente filtri” intende questo
Con Lanzaretti le dimore dove pernottare sono spesso le case dei locali. Quando dice “niente filtri” intende questo

Cinque viaggi 

In programma per la neonata Bike Travel Experience ci sono cinque viaggi che Lanzaretti ben conosce. E questi sono, in ordine cronologico: Kirghizistan a luglio, Islanda ad agosto, Marocco ad ottobre, Cile e Bolivia a novembre e la Patagonia a dicembre (qui le date precise e tutte le informazioni logistiche).

I gruppi non dovrebbero andare oltre le dieci persone e più due guide, una delle quali è proprio Dino. Creare gruppi omogenei e fondamentale per questa tipologia di viaggi.

«Queste mete sono state scelte anche in base al clima di quel luogo. In Islanda giusto ad agosto non si trova la neve e dicembre è il mese migliore per la Patagonia, così come ottobre per il Marocco».

Sono i viaggi delle emozioni, della lacrimuccia come dice Lanzaretti. Quelli che ti lasciano dentro tanto. E’ un continuo carico di endorfine che poi esplodono a vario modo, tra cui la commozione.

Lanzaretti durante la sua spedizione maggiore, dall’estremo oriente a casa, 11 mesi attraversando anche il “Polo del Freddo” in Siberia
Lanzaretti durante la sua spedizione maggiore, dall’estremo oriente a casa, 11 mesi attraversando anche il “Polo del Freddo” in Siberia

Dalla A alla Z

Prima abbiamo utilizzato la parola logistica, mai termine ha una valenza così profonda con Lanzaretti. Dino improvvisava, ma improvvisava con coscienza. Ogni cosa era curata al dettaglio, specie quando per un mese è stato a -50 gradi in Siberia. In quell’occasione non conosceva un metro davanti alla sua ruota, ma aveva valutato ogni evenienza. Ed è così che è sopravvissuto. Tanto per dire: il lubrificante utilizzato per la bici era lo stesso di quello degli elicotteri che operano in Himalaya e che quindi ben resiste alle basse temperature.

«Io – spiega Lanzaretti – spesso ho lavorato con delle agenzie di viaggi. Ti dicevano di trovati a tale ora al tale aeroporto: stop. Ma poi arrivava gente che aveva un bagaglio non idoneo e persino le bici non erano quelle giuste. Con me no: questo non succede. Con me si è seguiti dalla A alla Z. Io conosco il bagaglio di ognuno già prima di partire. Ti capita di trovare l’invasato che per avere due etti in meno non porta neanche spazzolino e dentifricio. E chi invece porta con sé le creme di bellezza. Serve trovare un equilibrio e che sia l’equilibrio giusto per quel viaggio».

«Prima di iscriversi ad uno dei viaggi di Bike Travel Experience faccio un colloquio. Cerco di capire realmente motivazioni, grado di esperienza e di preparazione di quel ciclista, perché questi viaggi non sono per tutti».

Tra i cinque viaggi in programma quello in Marocco è il migliore per iniziare. E’ il più idoneo anche per i meno esperti
Tra i cinque viaggi in programma quello in Marocco è il migliore per iniziare. E’ il più idoneo anche per i meno esperti

Un viaggio un’esigenza

Lanzaretti ha creato un decalogo specifico, col quale segue i clienti. Ma sostiene anche che i materiali moderni agevolano molto la logistica. 

«Qualche giorno fa – dice il vicentino – ho comprato per esempio un sacco a pelo che pesa 600 grammi e tiene caldissimi. Quando un tempo per resistere a quelle temperature sarebbe pesato il doppio e occupato il triplo dello spazio nelle borse».

L’equipaggiamento dipende molto dal viaggio ovviamente. In Marocco si viaggerà leggeri e non si dormirà mai in tenda per dire, mentre nel Salar de Uyuni il discorso cambia.

«Lì – dice Lanzaretti – è vero che ho organizzato in case e strutture tipiche, ma ci sono per sempre delle notti in tenda in un clima poco gentile. Siamo a 5.000 metri. Su un deserto. Significa avere con sé almeno un volume di 20 litri di cibo e non meno di 10 litri di acqua. Portarseli dietro non è cosa facile. Serve il ciclista giusto e servono le bici giuste. Oggi le bike monster, le bici avventura come le chiamo io, aiutano. Sono mtb rigide ma molto robuste. Bici in grado di portare anche 100 chili di bagagli».

Emozioni, avventura, natura: se amate queste tre cose non potete lasciarvi sfuggire le proposte di Bike Travel Experience.

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