Il cicloturismo sta vivendo una rivoluzione e non è più solo questione di chilometri percorsi o dislivelli affrontati. Oggi, sempre più viaggiatori scelgono la bicicletta come mezzo per immergersi nella cultura, nel paesaggio e nei sapori di un territorio. E’ in questo contesto che nasce Bike and Wine, il progetto di FunActive Tours, storico tour operator altoatesino, dedicato a chi vuole unire la passione per il vino a quella per le due ruote.
«L’idea è nata già da un po’ di anni fa – racconta Freddy Mair, titolare di FunActive Tours – abbiamo notato che molti dei nostri clienti stranieri amano la buona tavola e il vino. Così, per differenziarci, abbiamo creato un’offerta che li porta alla scoperta delle migliori regioni vitivinicole italiane, in sella a una bici».
Dal Friuli alla Puglia
I tour di Bike and Wine non sono pensati per atleti, ma per viaggiatori che vogliono godersi il viaggio con calma, assaporando ogni tappa. «Li chiamo sempre i “non ciclisti in bici” – spiega Freddy – utilizzano la bicicletta, soprattutto quelle elettriche, per spostarsi da un borgo all’altro, vivendo il paesaggio, la gastronomia e la cultura. Non è una questione di performance, ma di esperienza».
Le destinazioni selezionate sono tra le più suggestive d’Italia: dall’Alto Adige al Friuli, dal Trentino alla Puglia, passando per Toscana e Piemonte. Ogni itinerario unisce paesaggi da cartolina a cantine d’eccellenza, dove i partecipanti possono degustare vini di qualità e scoprire i segreti della produzione.
Vino e bici si cercano…
Una delle scoperte più interessanti è che, ormai, non sono solo i tour operator a cercare le cantine, ma sono spesso i produttori stessi a puntare sui cicloturisti. «Hanno capito che c’è un mercato – conferma Freddy – uno che beve vino va anche in bici, e uno che va in bici apprezza un buon calice. Vivere il territorio dove nasce il vino, pedalando tra i vigneti, rende l’esperienza indimenticabile. Poi, quando riassapori quella bottiglia a casa, ti tornano in mente i panorami, i profumi, le emozioni…».
I principali clienti di Bike and Wine sono stranieri, soprattutto americani e nord europei, abituati a un turismo di qualità. «Per loro è normale cercare strutture di alto livello, servizi curati e esperienze autentiche», spiega Mair. Ma qualcosa sta cambiando anche in Italia: «Pian piano gli italiani si stanno avvicinando a questa filosofia di viaggio. Il cicloturismo sta crescendo, si investe in piste ciclabili e c’è più attenzione alla sicurezza. E poi, diciamolo, il nostro Paese ha tutto ciò che serve per questo tipo di turismo: bellezza, enogastronomia e accoglienza».
Si dorme in Wine resort
I tour proposti da Bike and Wine sono pensati per chi non vuole rinunciare al comfort. «Cerchiamo Wine Resort esclusivi – racconta il nostro interlocutore – hotel di charme e cantine che offrano qualcosa in più. Ad esempio, in Puglia collaboriamo con una struttura vicino a Manduria specializzata in wine hospitality, dove i clienti possono dormire circondati dai vigneti e partire ogni giorno per escursioni in totale relax».
I formati disponibili sono due: con guida, per chi preferisce essere accompagnato da un esperto del territorio; self-guided, con mappe, tracce GPS e consigli su dove fermarsi, ideale per chi ama l’indipendenza. Ma sempre con gruppi volutamente piccoli, di massimo 8-10 persone, per garantire un’esperienza personalizzata e di qualità.
Assaporare un territorio
Per FunActive Tours, Bike and Wine è solo l’inizio. «Il mercato è in crescita e le richieste aumentano – conclude Mair -. Soprattutto dopo la pandemia, c’è voglia di viaggi slow, sostenibili e ricchi di significato. E l’Italia, con la sua diversità enologica e paesaggistica, è perfetta per questo tipo di esperienza».
Per dare un’idea di spesa, possiamo dire che i pacchetti variano dai 940 euro a persona per 3 giorni e 2 notti in hotel 5 stelle + spa per i tour nella Franciacorta (Lombardia), fino ai 2.100 euro per un soggiorno in Toscana di 7 giorni in hotel 4-5 stelle ed un totale di circa 250 km da percorrere in bici nell’arco di una settimana