La ricchezza del territorio italiano è tanto profonda che a volte nel leggere una mappa si rimane stupiti per la ricchezza dei punti che rappresenta. E se si è armati di cultura, passione e fantasia, basta prendere una matita, unirli e rendersi conto di aver tracciato un itinerario tematico. In soldoni è quello che è successo a Cremona e dintorni, quando si è immaginato il percorso battezzato col nome Musica nel Vento.
Itinerari già battuti
Non è stato necessario realizzare ciclabili o nuove vie, semplicemente hanno unito i punti e sfruttato quello che già c’era. Il risultato è un percorso per complessivi 240 chilometri che collega Bergamo, Crema, Lodi e Cremona. Non luoghi a caso, ma snodi cruciali in cui la cultura musicale italiana ha visto nascere compositori, cantanti, strumentisti e scuole di musica. L’itinerario di un viaggio a tappe o per una serie di uscite giornaliere.
Teatri. Sale da concerto. Musei. Tutto quello che si può vedere seguendone il filo testimonia il valore culturale della regione. Se a ciò si aggiunge che Cremona è riconosciuta nel mondo come centro di eccellenza per l’arte della liuteria, si capisce che pedalare lungo questo itinerario avrà necessariamente una colonna sonora di grande potenza.
Il torrone, i liutai e le bici
Cremona è la città del torrone, del Torrazzo (la torre campanaria più alta d’Europa) e delle botteghe artigiane in cui liutai di grande bravura e tradizione – mestiere inserito nel Patrimonio Immateriale dell’Unesco – producono violini che capita spesso di sentir suonare. La visita guidata a un laboratorio di liuteria è certamente un momento indimenticabile. Per celebrare la grandezza di questa storia, la città ospita il Museo del Violino, che custodisce gli esemplari creati da Amati, Guarneri e Stradivari.
La città però strizza l’occhio anche al cicloturismo, grazie alla sua posizione nella pianura, circondata da quattro fiumi e numerosi canali. Gli itinerari possibili sono aperti a tutte le gambe. Alle più allenate che cercheranno distanze superiori e a quelle dei neofiti che magari si accontenteranno di accedere al servizio di bike sharing comunale per esplorare le mura e gli immediati dintorni.
Partendo dal centro città si può pedalare nella campagna, che di recente ha dato i natali a due campionesse del ciclismo nazionale come Marta Cavalli e Federica Venturelli. Si scoprono piccoli borghi, città murate, rocche medievali e, appunto, i luoghi della musica.
Da Clusone a Cremona
Musica nel Vento parte da Clusone, nella provincia di Bergamo, e percorre la ciclabile della Val Seriana fino a Seriate e alle porte di Bergamo. Da qui entra nel Parco Regionale del Serio lungo l’argine del fiume, avvicinandosi a Malpaga, Ghisalba, Cologno al Serio, Martinengo, Romano di Lombardia e Mozzanica fino a Crema. Ogni località avrà uno scorcio o un’opera monumentale da proporre.
La suddivisione prevede tre tracciati, liberamente interpretabili. Il primo è quello del Serio: 57,9 chilometri da Seriate a Montodine, dove le acque del fiume si uniscono con quelle dell’Adda e dove, poco più avanti, l’itinerario si congiunge con l’Itinerario dell’Adda di 105 chilometri, che discende lungo la sponda sinistra del fiume che diede più di un’ispirazione a Leonardo e finisce a Cremona.
Il terzo è infine l’itinerario dei Navigli Cremonesi, che si snoda per 60 chilometri da Crema a Cremona lungo i canali e i navigli cremonesi per Genivolta e Casalbuttano.
Il comune denominatore di entrambe le soluzioni sarà Cremona, la meta finale del viaggio fra natura, arte e musica. E anche qui, come lancio di un viaggio ancora più lungo, il tracciato si immette nel più lungo “Vento”, la ciclovia del Po, divenendone uno degli affluenti.