L’Etna è stato protagonista in questi giorni di affascinanti eruzioni. Quando le condizioni lo permettono, è possibile scoprire questo ambiente unico anche in bici, grazie alle escursioni proposte da Etna Hiker, come ci spiega Luca Cosma, guida di questo tour operator.
«Giovedì sera si è concluso il tasso effusivo – spiega – si è ridotto da circa 3 metri cubi al secondo a meno di mezzo metro cubo al secondo. Quindi abbiamo una mini-colata di lava che percorre appena 300-400 metri in quota, a 3.000 metri. Mentre il fronte avanzato, quello che si è visto in questi giorni in tivù, con tutti i turisti, si è arrestato».
Due escursioni proposte
Sono due le escursioni in e-bike che Etna Hiker propone in questa fase, in base a quella che è l’attività del vulcano. Ovvero la visita ai Crateri Sommitali e la visita alla Grotta dei Lamponi.
«La prima è quella che permette la salita fino ad un punto che noi chiamiamo “paletto” – riprende Luca – e da lì a piedi, in 20 minuti, su in cima. Una visita nel punto panoramico e poi discesa di nuovo a prendere le bici. Quindi andiamo al Piano delle Concazze, che è un altro punto panoramico da dove si vede l’intera Valle del Bove, e da lì si ridiscende nuovamente al punto di partenza. In totale il dislivello in bici a pedalata assistita è di circa 1.100 metri, più altri 250 metri per quello a piedi. La lunghezza del tragitto è di circa 13 km all’andata e 13 al ritorno, mentre per la durata dipende dall’allenamento della persona. Consideriamo che in 50 minuti, anche meno, con le e-bike siamo già a 3.000 metri. La discesa, di solito si fa piano, anche perché facciamo anche a visitare la Bottoniera dei Crateri che nel 2002 ha distrutto Piano Provenzano, il quale oggi rimane il punto dove finisce il tour».
La Grotta dei Lamponi
La seconda proposta, quella della Grotta dei Lamponi, è più facile: «Per chi vuole semplicemente fare un giro in e-bike, sempre con partenza dal Rifugio Ragabo, c’è questo percorso di circa 8 chilometri, con un dislivello pari a circa 350 metri. Si visita la Grotta dei Lamponi, che è una grotta di scorrimento lavico lunga ben 500 metri, in cui si entra da un lato e si esce dall’altro».
E poi è previsto, in teoria, il rientro. Infatti, se i clienti sono in grado, si può raggiungere un rifugio a circa 2 chilometri, in meno di 10-15 minuti, dove si fa un pranzo, un picnic, e poi il rientro al Rifugio Ragabo.
«La Grotta dei Lamponi – continua Luca Cosma – è una delle grotte più belle che abbiamo sull’Etna, dove c’è veramente tanto da parlare. Sia riguardo all’utilizzo che si faceva delle grotte in passato e, nel caso di quella dei Lamponi, anche dalla sua posizione geologica. Perché tale grotta si posiziona in una delle eruzioni più lunghe avvenute sull’Etna negli ultimi 500 anni. Poi, di solito, si va a fare un pranzo al Rifugio Timparossa e si entra dentro una faggeta che è bellissima, specialmente nel mese di ottobre».
Si riprende a maggio
Ricordiamo che l’Etna è anche terreno di caccia per gli stradisti, con il Giro dell’Etna in programma il prossimo 4 maggio. Tornando invece ad Etna Hiker va specificato che entrambi i tour che abbiamo descritto sono su percorsi sterrati facili da pedalare. Vediamo ora i costi dei pacchetti.
«L’indicazione di prezzo – conclude Luca – è che i Crateri Sommitali costano sempre 120 euro a testa, incluso di noleggio a bici e guida vulcanologica, con un minimo di 4 persone. Invece, l’escursione della Grotta dei Lamponi costa 90 euro ed include, come il precedente, il noleggio bici».
I periodi in cui è preferibile andare vanno da metà aprile a novembre inoltrato. Anche se, quest’anno, c’è stata molta neve e Luca crede che la stagione “ciclistica” possa iniziare dai primi di maggio.