Dal 20 giugno al 20 luglio si terrà la prima edizione dell’Appennino Bike Tour Festival. Un mese di incontri, pedalate, forum e degustazioni per parlare dell’Appennino e della ciclovia che lo attraversa per tutto il suo disegno. Un mese girando buona parte d’Italia, per la precisione in 14 Comuni che sono stati scelti fra tutti quelli che hanno fatto richiesta di ospitare la prima edizione di un evento che si rinnoverà negli anni, per tenere sempre viva l’attenzione su tutto il territorio.
Una giornata per pedalare e per discutere
Non è un festival come tutti gli altri e a spiegarne le ragioni che hanno portato alla sua istituzione, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e di quello dell’Agricoltura è Enrico Della Torre, Direttore Generale di Vivi Appennino che gestisce la ciclovia: «Noi abbiamo sempre pensato ad essa come a uno stimolo di sviluppo dei territori e poterne discutere insieme, stimolarli anche attraverso un’iniziativa comune è una buona cosa. Lo scorso anno abbiamo provveduto a posizionare la segnaletica da Nord a Sud e l’idea è venuta lì, in maniera quasi spontanea».
La scelta dei Comuni non è stata semplice: «Abbiamo ricevuto qualcosa come 70 candidature per ospitare una tappa del tour promozionale. Il tutto in pochissimo tempo, perché avevamo dato la scadenza per presentarle a novembre 2024 dopo aver lanciato l’idea solamente un mese prima. Questo entusiasmo ci ha fatto notevolmente piacere, noi abbiamo scelto una destinazione per ognuna delle 14 regioni toccate dalla Ciclovia. Si partirà il 2 giugno dalla Liguria, a Ronco Scrivia (GE) e si finirà il 20 luglio a San Marco d’Alunzio in provincia di Messina. Il prossimo anno valuteremo altre candidature, per dare spazio a più Comuni possibile».
Tre momenti base per ogni giornata
In che cosa consiste il festival? «Ogni tappa avrà tre momenti base. Il primo sarà costituito dalle stesse attività del villaggio, dove ospiteremo stand di prodotti tipici del territorio e associazioni. In questo ambito si svolgeranno talk, convegni, attività per bambini. Il secondo consisterà in una pedalata di una ventina di chilometri alla scoperta del territorio circostante, con un paio di tappe in luoghi caratteristici dove i partecipanti metteranno all’opera tutti i loro sensi. Al ritorno allestiremo dei Forum Regionali sullo Sviluppo Sostenibile dell’Appennino ai quali saranno tutti invitati a partecipare, per conoscere le caratteristiche e l’offerta turistica del posto».
Un programma intenso, ma che non si esaurisce nelle singole tappe: «E’ un cammino itinerante, ogni Comune porterà il suo contributo, ma poi bisognerà tirare le somme e lo faremo attraverso due incontri a Roma, alla Camera e poi al Senato, per approfondire il tema della governance del tracciato e fare il punto sulla situazione dei vari territori. Questo avverrà anche negli anni futuri, sarà quindi un momento di confronto sullo stato di salute non solo della ciclovia, ma di tutta una parte fondamentale del nostro Paese e della sua proposta cicloturistica».
Un pubblico in crescita
La vostra idea che riscontri ha avuto? «Direi molto positivi, tanto è vero che in ogni regione abbiamo trovato massima collaborazione. La nostra ciclovia è ancora giovanissima, da settembre, posizioneremo la segnaletica anche in senso contrario, da Sud a Nord, con ben 1.670 installazioni. Eppure sul suo percorso troviamo un numero sempre maggiore di appassionati che ne affrontano più tappe o che si focalizzano su alcuni punti. Soprattutto sta diventando oggetto di esperienze collettive, di gruppi che vivono piccole o grandi vacanze sui pedali e magari ne fanno un appuntamento costante, aggiungendo tratti a tratti da un periodo all’altro».
C’è uniformità nell’offerta di servizi tra una regione e l’altra? «Noi abbiamo riscontrato un livello medio-alto di proposte, dalla logistica ai noleggi. Magari in qualche zona c’è da spostarsi qualche chilometro dal percorso per trovare una struttura ricettiva, ma si tratta di poca distanza e comunque il lavoro promozionale verte anche su questo: ogni territorio farà il punto della situazione e sarà chiamato a migliorare sempre di più la sua proposta complessiva».
Come fare per partecipare
L’iniziativa di Vivi Appennino ha un enorme elenco di partner istituzionali, il che significa un coinvolgimento totale: «Avremo con noi Legambiente, Confcommercio Ascom Bologna, la Federciclismo, Anci, Federparchi, l’Associazione delle pro loco, quella dei Borghi più belli d’Italia… Sono tantissimi gli enti che hanno aderito e noi vogliamo coinvolgerli fattivamente, nelle nostre discussioni e anche dopo nella crescita di tutta la proposta cicloturistica. Per questo faremo del festival un evento a cadenza annuale. Servirà per una crescita collettiva, per mettere a sistema tutta l’opera di promozione turistica e farla conoscere bene anche, anzi soprattutto all’estero dove già vediamo che l’Appennino Bike Tour sta diventando una meta ambita».
Online è possibile iscriversi gratuitamente alle pedalate ecologiche e ai Forum Regionali sullo Sviluppo Sostenibile dell’Appennino in programma in ognuno dei 14 Comuni ospitanti ABT Festival. Per maggiori informazioni contattare la Segreteria Tecnica al numero 0534 527982 oppure consultare i siti di Vivi Appennino e Appennino Bike Tour
Le tappe dell’Appennino Bike Tour Festival
- 20 giugno LIGURIA Ronco Scrivia (GE)
- 21 giugno PIEMONTE Sessame (AT)
- 22 giugno LOMBARDIA Fortunago (PV)
- 27 giugno EMILIA ROMAGNA Viano (RE)
- 28 giugno TOSCANA Chiusi della Verna (AR)
- 29 giugno UMBRIA Spoleto (PG)
- 4 luglio LAZIO Colle di Tora (RI)
- 5 luglio MARCHE Monte Cavallo (MC)
- 6 luglio ABRUZZO Rocca di Mezzo (AQ)
- 11 luglio MOLISE Sesto Campano (IS)
- 12 luglio CAMPANIA Mercogliano (AV)
- 13 luglio BASILICATA Castelluccio Inferiore (PZ)
- 19 luglio CALABRIA Casali del Manco (CS)
- 20 luglio SICILIA San Marco d’Alunzio (ME)