La Marca Bianca si rinnova e rilancia con un doppio appuntamento che promette di entusiasmare gli appassionati di gravel. Due eventi distinti, La Classica Marca Bianca e La Epica Marca Bianca, offriranno un’esperienza unica tra le meravigliose colline del Prosecco, entrambe nel cuore della provincia di Treviso.
A parlarci di questo progetto, frutto dell’instancabile lavoro di Pedali di Marca, è il patron Massimo Panighel. Pochi come lui conoscono il ciclismo, i ciclisti e quelle terre. Per esempio già ci aveva parlato di Gravel in the land of Venice, ma anche molto altro. Con questi due eventi gravel si celebrano il territorio e il puro divertimento su due ruote, con quel tocco di originalità e tradizione che da sempre contraddistinguono gli eventi firmati da Panighel.
Da Santa Lucia di Piave…
La Classica Marca Bianca inaugurerà la stagione gravel il 13 aprile a Santa Lucia di Piave. Un percorso di 103 chilometri con 1.300 metri di dislivello che si snoda tra le colline del Prosecco, attraversando borghi storici e strade bianche dall’atmosfera unica. «Abbiamo studiato un tracciato che rispecchia il nostro stile, fatto di divertimento, panorami mozzafiato e soste golose – dice Panighel – sarà un’occasione per pedalare senza fretta, assaporando ogni istante.
«Oltre alla bellezza del percorso – riprende Massimo – il vero protagonista sarà lo spirito della manifestazione: niente cronometro, ma tanto entusiasmo e convivialità. I ristori, da sempre un punto forte dell’evento, offriranno prelibatezze locali, birra artigianale e un clima di festa: stiamo pensando a qualcosa di particolare. E poi, ciliegina sulla torta, il passaggio a San Martino di Colle Umberto renderà omaggio a Ottavio Bottecchia, eroe del ciclismo, visto che quest’anno ricorrono i 100 anni dalla sua seconda vittoria al Tour de France. Se penso a che bici usavano e che proprio su quella salita Bottecchia per fare quella che oggi chiameremmo “forza resistenza” faceva salire la sua morosa sulla canna della bici».
A Pieve di Soligo
Sei mesi e 14 chilometri più in là ed ecco il secondo appuntamento di Marca Bianca: il 19 ottobre con La Epica Marca Bianca, in quel di Pieve di Soligo. Qui la sfida si fa un po’ più impegnativa: 115 chilometri e 1.750 metri di dislivello, sempre attraverso le colline di Valdobbiadene, un territorio che sa regalare emozioni intense.
«Abbiamo previsto tre tratti cronometrati per chi vuole mettersi alla prova, ma lo spirito dell’evento resta “slow-gravel”, con partenza alla francese e rispetto del codice della strada – sottolinea Panighel – un punto chiave del percorso saranno le Serre e le Tenade, teatro del Mondiale Gravel 2023, che evocano ricordi indelebili per gli appassionati. Mi vengono i brividi solo a pensarci.
Anche qui non mancheranno le sorprese, con ristori ancora più ricchi e momenti di puro divertimento. «Stiamo pensando anche a un karaoke nei ristori per rendere tutto più coinvolgente», scherza Panighel.
“Bici al Quadrato”
La grande novità di quest’anno è la combinata «Bici al Quadrato», che unisce le due manifestazioni in un’unica esperienza. Partecipando ad entrambe le manifestazioni. «Si potrà ottenere una medaglia speciale – spiega Panighel – composta da due metà che si incastrano, simbolo perfetto di questo doppio viaggio nelle terre del Prosecco».
«L’idea è nata dal desiderio di valorizzare il nostro lavoro e di offrire ai partecipanti un riconoscimento unico. Due percorsi che si toccano solo in un punto, sul Colalto, ma che coprono l’intero territorio e il tutto con servizi al top e prezzi che sono davvero controtendenza. Molto vantaggiosi». In effetti il costo cumulativo dell’iscrizione è di soli 65 euro, l’iniziativa offre un’opportunità irripetibile per scoprire il territorio e vivere due giornate memorabili. In ogni caso, qui trovate tutte le info in merito alle registrazioni.
Le potenzialità della bici
Massimo Panighel non nasconde l’entusiasmo per questo progetto, nato dalla volontà di continuare una tradizione consolidata in tanti anni da organizzatore. Ricordiamo anche il progetto Mythos, che culminerà con il mondiale Marathon di Mtb del 2026. «Abbiamo dovuto reinventarci, ma alla fine abbiamo colto una grande opportunità.
«I miei tratti preferiti del percorso? Io ho provato i tracciati e per me spicca il suggestivo Borgo Floriani nella Classica, con le sue curve sinuose e la vista sulle Prealpi. E’ una specie di serpente in pianura, questo andare sinuoso e curioso tra i vigneti. Mi affascina non poco. Invece, per la Epica dico le leggendarie Serre, cariche di storia».
«Questi eventi – conclude l’organizzatore – non sono solo gare, ma occasioni per promuovere il nostro territorio, valorizzando cultura, enogastronomia e accoglienza». Un’opportunità per pedalare, scoprire e condividere la passione per la bici in un contesto unico.