Da qualche tempo gira online, sul sito Change.org, una petizione per introdurre 8 ore di guida della bicicletta nelle scuole guida. L’idea è semplice, pratica ed efficace: rompere quella barriera ideologica tra automobilisti e ciclisti che concorre a rendere le nostre strade così insicure.
Perché se chi guida la macchina avesse anche solo un’infarinatura di cosa significa pedalare nelle strade di città, forse lo farebbe con maggior consapevolezza. Come dice una massima della narrativa inglese: “Show, don’t tell”. L’idea è nata all’interno del gruppo Telegram “Bel parcheggio”, e a parlarcene per primo è stato Edoardo Frezet, pedalatore, fotografo e insegnante.


Edoardo, al telefono ci hai detto che la petizione è nata “un po’ inconsapevolmente”. In che senso?
Io insegno alle superiori e con i ragazzi più grandi, nelle ore di educazione civica, faccio sempre qualcosa sulla mobilità. Parlando con loro, che hanno appena fatto o stanno per fare la patente, è venuta fuori l’ipotesi di prendere la bici e farsi un giro in città, per capire cosa significa essere dall’altra parte del paraurti. Anche filosoficamente è un tema molto presente, perché insegna a mettersi nei panni dell’altro, un esercizio mentale molto importante.
Da lì come si è arrivati alla proposta?
Un giorno nel gruppo di Telegram Bel Parcheggio qualcuno ha detto che si sarebbero dovute inasprire le multe per chi parcheggia male. Io invece ho risposto che sarebbe stato più utile lavorare sull’educazione a monte. Anche perché è provato che aumentare le sanzioni non serva per limitare davvero le infrazioni. A quel punto ne abbiamo parlato tra di noi e il gestore del gruppo ha trasformato l’idea in una vera e propria petizione su Change.org. Quindi è stato un lavoro di squadra.


Cos’è questo gruppo Bel Parcheggio?
Un gruppo nato a Torino, l’idea iniziale era di appiccicare un bollino rosso sulle auto parcheggiate sulle ciclabili o in doppia fila. Col tempo si è ampliato e si è trasformato in un gruppo in cui si condividono anche informazioni utili per la mobilità, una specie di mutuo soccorso per ciclisti urbani.
Come sta andando la petizione?
Direi molto bene, siamo arrivati a più di 12 mila firme, ben oltre le 5 mila che erano l’obiettivo iniziale. L’intento è quello di presentare poi la proposta in Comune a Torino. La petizione sta girando molto, l’hanno ripresa molti media, Bike Italia, Radio2 e Radio Capital, si vede che il tema è sentito per fortuna. La proposta di 8 ore di bici forse è un po’ utopica dal momento che le ore minime di guida vera e propria sono 6, ma è il segnale che conta.
Perché se anche le ore alla fine fossero solo 2, cambierebbe già molto…
Esatto, perchè alla fine siamo tutti anche pedoni e automobilisti. L’importante è vedere la strada come un ecosistema d’insieme in cui siamo tutti collegati, e non uno spazio in cui solo le auto hanno diritto di circolare.


I tuoi studenti come hanno preso la tua petizione?
Direi bene, perché i ragazzi hanno a cuore la questione ambientale, quindi la prendono da quel lato lì. Anche perché io insegno in provincia e in pochissimi vengono in bici o piedi, dovendo fare diversi chilometri per arrivare a scuola. Comunque sono curiosi, reattivi, proprio perché sono sensibili a questo tipo di tema.
Esistono già programmi simili in altri Paesi?
So che in Danimarca e nei Paesi Bassi c’è già qualcosa di questo tipo, per l’Italia sarebbe un modo per colmare il grande gap che ci divide dagli altri Paesi europei. L’importante è far capire che siamo tutti collegati, che non c’è un noi e un loro. Per esempio in Inghilterra hanno fatto una campagna pubblicitaria molto interessante, “More than a cyclist”. Hanno creato dei manifesti che mostrano le persone vestite per metà da ciclisti e per metà da persone normali, con passioni, famiglia, lavoro. Un modo per rompere quella barriera anche ideologica che vediamo ogni giorno sulle strade. Per far capire che siamo parte dello stesso ambiente, dello stesso ecosistema, e dobbiamo riconoscerci come tali.
Chi volesse aggiungere la propria firma alla petizione può farlo qui.







