La Romagna è terra di biciclette. Abbiamo già parlato della Via Romagna e, pochi giorni fa, c’è stata la presentazione del prossimo Giro d’Italia Women che terminerà proprio a Imola. Ora vi parliamo dello Scaramello Gravel, un trail che è… più di un trail.
Si tratta infatti di un percorso di 300 km, permanente, ovvero che si può percorrere tutto l’anno. E la traccia è liberamente scaricabile. Per capire questa particolarità abbiamo interpellato uno dei suoi ideatori, Fabio Conti, che è anche il titolare dell’azienda di abbigliamento tecnico per ciclismo (e non solo) Squame.
«L’idea – spiega – è nata dalla volontà di far conoscere il nostro territorio sia a chi viene da fuori, sia ai ragazzi che vivono nelle nostre zone e che magari, come tanti, non hanno mai scoperto il loro territorio veramente. Siamo in quattro: io, Mattia (titolare del negozio di ciclismo Bike Line) e due appassionati: Luca e Marco».
Fabio, parlaci del tracciato. Da dove si parte?
Partiamo da Bagnacavallo, dove c’è la sede di Bike Line, il negozio di bici che è un po’ anche il punto di appoggio dove potersi fermare, acquistare il kit o anche solo chiedere informazioni. E poi in una prima parte si va verso le Valli di Comacchio, quindi verso la parte più pianeggiante per far scoprire un territorio un po’ più romantico. Parlo del paesaggio lagunare. Da Comacchio, si percorre tutto il lungomare dell’Adriatico, quindi si va a vedere tutta la zona della famosa Riviera romagnola. Arrivati a Milano Marittima si torna verso la collina, per scoprire il territorio collinare dell’Appennino romagnolo, con Bertinoro e tutto l’entroterra. Fino a tornare nella zona faentina e rientrare a Bagnacavallo, che è nella bassa Romagna.
La traccia si può scaricare gratuitamente dal vostro sito, però c’è la possibilità di acquistare un Welcome Kit per 15 euro. Di che si tratta?
È un qualcosa di accessorio che serve per sostenerci, per dare un piccolo contributo al nostro lavoro. Con questi 15 euro si ottengono dei gadget dei nostri partner (come il cappellino Squame o gadget dei marchi 3T e Scott), si hanno delle convenzioni con dei vari checkpoint che si trovano sulla traccia. Quindi: possibilità di ottenere eventuali sconti con bar o con strutture ricettive, qualche riferimento dove potersi fermare a rifocillarsi, a fare rifornimento d’acqua, a bere un caffè…
Avete qualche riscontro da chi l’ha percorso?
Nel 2023 abbiamo inaugurato lo Scaramello Gravel con un evento cui hanno partecipato 40 ciclisti. Lo abbiamo fatto in collaborazione con l’Antico Convento San Francesco che ha permesso loro di pernottare la sera prima della partenza. Purtroppo, però, in questo anno e mezzo la Romagna è stata martoriata da diverse calamità e alluvioni per cui il progetto è nato zoppo e non siamo mai riusciti a spingerlo come volevamo. Comunque sono arrivate una quindicina di ragazzi a percorrerlo in autonomia. Tutti molto contenti.
La traccia ha risentito della catastrofe delle alluvioni del 2023 e 2024?
Abbiamo dovuto ridisegnarla più volte per evitare le zone colpite dalle calamità e quindi speriamo in questo 2025 di riuscire a promuoverla nella maniera corretta, Vogliamo avere una traccia finalmente definitiva che possa rispecchiare quella che è la nostra volontà di far scoprire il territorio e di richiamare più gente possibile a noi. È chiaro che abbiamo bisogno anche di sostegno, visti gli ultimi eventi che purtroppo sono capitati. Quindi, a maggior ragione, abbiamo piacere di farci conoscere, di far vedere che la Romagna è bella e che si può girare in bici, come tante altre regioni in Italia.
Ora il percorso è interamente percorribile?
Sì, noi consigliamo di affrontarlo da marzo ad ottobre (dove sarà garantita una supervisione periodica del percorso, ndr). E’ il periodo migliore, soprattutto perché tutte le strutture ricettive sono aperte e quindi si possono trovare sostegni, aiuti e tutto ciò che noi consigliamo sul sito è disponibile. Nei mesi invernali è comunque possibile seguire la traccia con qualche variazione e in questo caso è meglio contattarci in privato per ricevere consigli su qualche tratto alternativo, soprattutto per evitare il fango.
Un’ultima curiosità: cosa vuol dire Scaramello?
È un termine romagnolo che si può tradurre con “strada secondaria” o, in senso lato, una maniera più difficile per arrivare alla meta. Noi l’abbiamo individuato come termine carino perché alla fine è chiaro che con la gravel o col cicloturismo si cerca, più che la velocità, la strada più bella, quella che magari non si percorre solitamente, la strada più nascosta. Lo “scaramello”, appunto.