| 21 Febbraio 2024

Schizzi d’Appennino fra Bologna e Firenze: è la Via degli Dei

La Via degli Dei è un trekking che collega Bologna a Firenze, così chiamata perché congiunge quattro vette appenniniche dai nomi mitologici (Monte Adone, Monte Venere, Monte Giove e Monte Luario). Con la sua variante bici, è uno dei cammini italiani le cui quotazioni sono in forte crescita. Vediamo di capire il perché facendocela raccontare da chi la conosce bene: Massimo Cipriani è una guida cicloturistica di Bici Scout, negozio che ha sede a Casalecchio e la percorre più volte all’anno, come accompagnatore per turisti, ma anche per puro divertimento personale.

«A volte – dice – mi porto un secondo cellulare e sparisco per un paio di giorni».

Massimo Cipriani, qui con i figli, è una guida di Bici Scout (foto Via degli Dei)
Massimo Cipriani, qui con i figli, è una guida di Bici Scout (foto Via degli Dei)
Caro Massimo, iniziamo con un po’ di numeri.

I chilometri sono 115 ed il dislivello per il percorso a piedi è di circa 5.000 metri, che scendono a 4.000 nella variante bici.

Si valica l’Appennino tosco-emiliano pedalando prevalentemente in fuoristrada, per cui chiariamo subito: è solo per MTB o anche per gravel?

Sicuramente la MTB è la bici più adatta, ma va bene anche la gravel purché si possieda un’abilità di guida mediamente adeguata, vista la presenza di tratti tecnici. Molte volte ci contattano per sapere se si può percorrere con city bike o bici urban, addirittura persino con seggiolino per bambini: assolutamente no. In definitiva una forcella ammortizzata può fare comodo viste le tante ore in sella ed i dislivelli.

E’ preferibile percorrerla da un verso o dall’altro o è indifferente? 

Il percorso nasce per collegare Bologna con Firenze e, a mio parere, questo è l’itinerario migliore che suggerisco, sia dal punto di vista tecnico che paesaggistico.

E allora ipotizziamo di partire con la mente e fare una panoramica dal capoluogo emiliano a quello toscano.

Volentieri, si parte da Piazza Maggiore. Lasciato il centro storico di Bologna, si sale verso il San Luca (ben noto agli appassionati di ciclismo grazie al Giro dell’Emilia, ndr) per poi riscendere ed entrare nella zona dei parchi dell’Appennino bolognese. Il Parco dei Bregoli, quello del Contrafforte Pliocenico ed il Parco di Monte Mario. Questa secondo me è la parte più bella del versante bolognese, ma anche la più impegnativa da pedalare, con fondi variegati e diversi single track. Dopodiché ci si immette nella parte toscana alta, caratterizzata da strade forestali più ampie e quella che io reputo più affascinante, in quota, da Monte Venere al Passo della Futa (che con i suoi 903 metri è il punto più alto della Via degli Dei, ndr). Infine nel versante fiorentino si incontrano strade bianche più battute e pedalabili, tipiche dell’Appennino Toscano. Si ritorna a quote collinari e si transita a San Piero a Sieve. Scendendo da lì si gode di una vista panoramica su Firenze che è tanta roba.

In quante tappe si può percorrere la Via?

Chi è veramente allenato può pensare di farla in un giorno solo, ma stiamo parlando di gente abituata a stare tante ore in sella. Altrimenti la soluzione in due giorni la reputo ottimale, specie per chi ha l’e-bike, magari pernottando in zona Passo della Futa. Invece in tre tappe è per tutti.

Logistica e strutture, assistenza e punti acqua: come siamo messi?

Punti acqua ce ne sono diversi, così come posti per mangiare e dormire. Molti stanno anche nascendo proprio grazie al boom della Via. Per quanto riguarda l’assistenza meccanica invece non c’è granché, infatti noi di Bici Scout abbiamo approntato presso l’Hotel Musolesi a Madonna dei Fornelli un punto dove il ciclista può trovare pezzi di ricambio e gli attrezzi per un primo intervento, anche perché da lì il negozio più vicino si trova a 60 chilometri…

La traccia ufficiale

Massimo ci riferisce che il percorso è ben segnalato e che è… difficile perdersi. Tuttavia è possibile scaricare l’applicazione Walk Plus per ottenere la traccia ufficiale. Tramite il loro servizio Rental Scout è anche possibile lasciare la bici a Firenze senza necessariamente portarla indietro a Bologna sul treno.

Insomma, l’idea che ci siamo fatti è che la Via degli Dei sia un cammino in forte crescita. A detta di Massimo Cipriani, non è solo perché congiunge due città d’arte, ma anche perché dietro c’è stato un ottimo lavoro di promozione. Sia dal suo stesso staff che in settembre organizza la Sasso Race di mtb su queste strade, sia soprattutto da infoSASSO. L’ufficio turistico di Sasso Marconi dieci anni fa ha portato il Comune a diventare capofila del progetto e a lanciare il sito ufficiale del percorso www.viadeglidei.it. Da qui è anche possibile acquistare la credenziale del cammino e vedere un folto elenco di strutture tra cui quelle dove è possibile timbrarla.

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