Il Giro-E è una festa. Una festa dello sport e del benessere, valori che la bici calza a pennello. E se la bici è una e-bike allora questi valori di benessere, amicizia e condivisione si esaltano. Ed è quello che stanno vivendo in questi giorni i ragazzi del Team CNH.
Il CNH è una delle selezionatissime squadre del Giro-E. Ce ne sono 19 fisse, tra cui appunto CNH, e poi dei team giornalieri. Ma la richiesta per prendere parte a questa manifestazione è sempre più elevata. Per accedervi serve un progetto e un team dalle solide basi. Tra questi punti risulta anche la bici. In questo caso il brand è Guerciotti.
«Anche quest’anno – dicono dalla casa milanese – la soluzione che Guerciotti ha scelto per il Giro-E è stata la sua bici elettrica top di gamma, cioè la Navir I.ON (qui tutte le specifiche)».
Navir I-ON al Giro-E
Si tratta di una bici il cui telaio è un monoscocca in carbonio, con il pacco batteria integrato, supportato dal motore elettrico Polini E-P3+ da 500 watt. La sua autonomia può arrivare fino a 220 chilometri. Un’autonomia che soddisfa appieno le esigenze degli “e-girini”.
La componentistica è poi affidata alla garanzia di Shimano. I ragazzi capitanati da Violette Irakoze Neza, hanno l’Ultegra 8020 12v, mentre in commercio Navir I.ON si può avere anche con il più economico Shimano 105, sia in versione meccanica che Di2. E anche con l’Ultegra meccanico.
Ma se Guerciotti è sinonimo di sostanza, non ha certo dimenticato l’aspetto estetico. «Il design per il Giro-E è un design dedicato e reso ancora più elegante grazie al passaggio dei cavi integrato. Questi scorrono all’interno dell’attacco manubrio e della piega.
Giù le barriere
E la Navir I.ON sta entusiasmando i ragazzi del team CNH, a cominciare dalla capitana, Violette Irakoze Neza atleta ruandese. Violette l’avevamo conosciuta già lo scorso anno, ma è di nuovo qui, spinta dal successo che il Giro-E ha avuto anche per le sue campagne benefiche e di sensibilizzazione, a partire dall’uso della bici. E chiaramente la sua presenza è un altro aspetto del ciclismo al femminile che cresce.
«Il Giro-E – spiega Violette – per me è ormai un’esperienza unica. Sono qui con CNH come capitana della squadra e ho un nuovo progetto di ciclismo. Stiamo creando qualcosa di nuovo e inclusivo per il futuro. Stiamo rompendo le barriere per quel che riguarda la mobilità e la sostenibilità. E in tutto ciò mi sto anche divertendo.
«Ho l’occasione di pedalare su una bici splendida e dalle ottime prestazioni. Ogni giorno girando per l’Italia conosciamo percorsi e gente nuova. Stiamo cavalcando il bello».
Passione salite
Violette è una scalatrice, dice che ama andare in salita e di questo Giro-E ha apprezzato soprattutto le tappe di montagna, aspettava da tempo la tappa di Santa Cristina in Val Gardena. «Ma – dice – ricordo con grande piacere quella delle Tre Cime di Lavaredo dello scorso anno. Anche perché la scalammo tutti insieme».
Violette si è unita a Guerciotti direttamente dal Rwanda. Non appena arriva in Italia inforca questa bici, ma anche a casa dice che ama fare soprattutto gravel e mtb. Il ciclismo sta crescendo nella sua terra, tanto da ospitare i mondiali UCI 2025, e se lo fa è anche grazie alle sue piccole ma importanti pedalate.