| 19 Giugno 2025

Strade Bianche del Sale, l’evoluzione del granfondismo

Lo scorso 6 aprile la Granfondo Via del Sale a Cervia ha celebrato la sua ventottesima edizione, con 1.749 arrivati fra i due percorso agonistici. Un numero molto alto nel panorama nazionale, ma decisamente lontano dai vertici che la classica romagnola ha vissuto e questo è la dimostrazione di come il movimento stia cambiando, continuando quel processo di trasformazione della sua essenza, sempre meno competitiva e sempre più orientata verso le origini.

Il suo organizzatore è Claudio Fantini, che è sempre stato abituato a prevenire i tempi e non è un caso se già da 6 anni (guarda caso proprio dal periodo del covid) a ottobre ci sia un corrispettivo dedicato la gravel: la Strade Bianche del Sale quest’anno posizionata in calendario per il 12 e che si articolerà su 4 percorsi riservati al gravel.

La Strade Bianche si conclude in spiaggia, come gran parte delle attività del Fantini Club
La Strade Bianche si conclude in spiaggia, come gran parte delle attività del Fantini Club

«Andiamo sempre più in quella direzione — ammette Claudio Fantini, una vita dedicata all’organizzazione sportiva attraverso il suo Fantini Club – Il ciclismo soffre, anche a livello d’immagine per le numerose morti causate da incidenti stradali che non aiutano la sua diffusione. Ma secondo me vive anche una profonda trasformazione, perché negli ultimi tempi la gente cerca eventi sempre meno “race” e più rilassanti. Noi siamo stati i primi in Riviera ad aprire a questa eventualità e abbiamo subito visto che l’idea è stata ottima perché in tanti ci hanno seguito».

Rispetto ai vostri inizi, a quella Granfondo affermatasi con grande velocità come una delle principali del calendario italiano, il movimento come si è evoluto e ha ripreso secondo te una veste cicloturistica?

Negli ultimi tempi a mio parere sono stati fatti un po’ di errori generali, come programmazione che manca, come manca un effettivo coordinamento degli enti. Il movimento paga pegno, vede scendere il numero dei praticanti e per fortuna per noi quel che perde da una parte lo riacquista dall’altra, attraverso la curiosità per le Strade Bianche del gravel. E’ chiaro però che servirebbe un ampio esame di coscienza per capire dove ripartire perché il movimento delle Granfondo resta basilare per tutta l’attività ciclistica.

Non solo ristori in gara. Il Fantini Club garantirà varie tipologie di gastronomia al suo interno
Non solo ristori in gara. Il Fantini Club garantirà varie tipologie di gastronomia al suo interno
Chi viene da voi il prossimo 12 ottobre che cosa trova, dal punto di vista dei percorsi e delle bellezze naturali?

Innanzitutto grande accoglienza, quell’accoglienza che ad esempio ci ha consentito di far crescere il  nostro evento Ironman di triathlon al punto tale da farlo diventare il più partecipato al mondo. Che cosa troveranno i partecipanti? Ad esempio una clamorosa proposta gastronomica con tutti i tipi di food, dal ristorante alla Carta al vegetariano, organic food, la pizza, la piadina… Venendo all’aspetto tecnico, la bellezza della partenza dal mare e dell’arrivo direttamente sulla spiaggia, in un allestimento veramente unico nel suo genere.

E dal punto di vista dei tracciati, ben 4, da120 ai 35 chilometri?

Noi siamo andati a cercare pezzi poco battuti dalle rotte cicloturistiche trovando ben 60 chilometri che saranno una scoperta assoluta. Anche in mezzo alle stesse saline, ammirando un numero clamoroso di fenicotteri che stanziano nel loro viaggio migratorio e parliamo di svariate centinaia. Poi la flora del posto, con i colori dell’autunno. Noi vogliamo che la Strade Bianche sia il culmine di un weekend speciale dove è la nostra terra ad accogliere gli iscritti proponendo loro una vasta scelta a livello di cibo, di logistica, di divertimento. A Cervia ci saranno eventi che caratterizzeranno tutta la vigilia, la Pineta Social Ride che sarà un antipasto con i suoi 40 chilometri in un altro settore di strade bianche, non battuto dalla prova del giorno dopo.

Quattro sono i percorsi previsti, rispettivamente di 120, 100, 65 e 35 chilometri. Partenza alla francese dalle 8,45
Quattro sono i percorsi previsti, rispettivamente di 120, 100, 65 e 35 chilometri. Partenza alla francese dalle 8,45
Voi vi siete sempre impegnati su più fronti sportivi, affrontando tante discipline. In terra romagnola quella ciclistica mantiene una certa preminenza?

La nostra storia nasce nel 1984, nel corso degli anni abbiamo ad esempio fatto esplodere in Italia la moda del beach volley, ora sta avvenendo lo stesso col padel, ma è chiaro che la Granfondo e tutto quel che concerne il ciclismo resta nel mio cuore perché rappresenta le mie radici. Oggi portiamo avanti quasi una ventina di discipline all’interno del nostro club, tra l’altro ospitiamo anche le due nazionali di volley, che saranno da noi in ritiro in tempi diversi per preparare i mondiali, poi passano da qui tutti i grandi nomi di ogni sport. Ma il ciclismo resta quello che mi emoziona maggiormente.

Rispetto ai vostri inizi, l’attività del Fantini Club si è evoluta secondo le tue aspettative o è andata anche oltre?

Io sono nato con i piedi nella sabbia. Per un periodo pensavo di fare un altro percorso, appena finiti gli studi. Poi invece mi si è reso conto che l’aria condizionata d’estate non faceva per me, mi sono impegnato sempre in cose nuove, creando, come dicono gli altri e non io, un modello unico al mondo per ampiezza di proposte sportive. Non siamo più un pezzo di spiaggia con lettino e ombrellone, ma uno spazio di relazioni, di eventi, di presenze di spicco dal panorama sportivo a quello politico e imprenditoriale. E tutto è nato dal nulla.

Buon umore e percorsi nella natura, questo è il positivo mix della Strade Bianche del Sale del prossimo 12 ottobre
Buon umore e percorsi nella natura, questo è il positivo mix della Strade Bianche del Sale del prossimo 12 ottobre
Quello delle Saline è un territorio più amato e ricercato dai cicloturisti italiani o stranieri?

Penso che ormai sia stato sdoganato in entrambi i sensi, ossia abbiamo tantissime presenze da ogni regione d’Italia come dall’estero. Per questo ci aspettiamo grandi numeri per il prossimo 12 ottobre, perché la nuova frontiera dell’evento ciclistico amatoriale è quella.

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