In un mondo sempre più connesso, dove le applicazioni per il ciclismo si concentrano spesso su prestazioni e competizione, Chetibra si distingue per un approccio diverso: valorizzare la socialità e l’aggregazione tra chi ama pedalare. Nata da un gruppo di amici toscani appassionati di bici, questa start-up italiana ha sviluppato un’app che punta a creare connessioni tra ciclisti, organizzare uscite di gruppo e favorire la condivisione di esperienze.

L’obiettivo? Aggregare chi pedala…
«L’idea è nata dalla nostra passione comune per il ciclismo – ci spiega Riccardo Spada, uno degli ambassador di Chetibra – eravamo un gruppo di amici, molti dei quali agonisti, che pedalavano insieme nei colli fiorentini. Ci siamo resi conto che quello che ci univa non erano solo le gare, ma anche il piacere di condividere le uscite». Da qui l’intuizione: creare un’applicazione che fungesse da aggregatore sociale per ciclisti, indipendentemente dal loro livello.
Il progetto, partito come un’iniziativa tra amici, si è trasformato in una vera e propria start-up. «Da due persone siamo diventati quasi una ventina e così è nata l’idea di sviluppare un’app tutta italiana», continua Riccardo. Lanciata ufficialmente a febbraio 2025, Chetibra ha già conquistato un buon numero di utenti, soprattutto tra gli appassionati di gravel e mountain bike.
Matching algoritmico e social ride
Il cuore di Chetibra è il “Matching algoritmico”, un sistema intelligente che abbina ciclisti con interessi e livelli simili. «Quando ti iscrivi, puoi indicare il tuo livello (principiante, esperto o professionista) e le tue preferenze – spiega Riccardo – «L’algoritmo ti suggerisce potenziali compagni di pedalata, tenendo conto anche della distanza geografica».
Un’altra peculiarità è la funzione “Crea Evento”, che permette di organizzare uscite di gruppo in pochi click. «Puoi impostare il tipo di percorso (strada, gravel, mtb), il livello di difficoltà – racconta – il punto di ritrovo e condividere il tracciato Gpx. Una volta pubblicato, l’evento appare nella bacheca degli amici, che possono commentare, chiedere informazioni e confermare la partecipazione».
Differenze con Strava e Komoot
La domanda sorge spontanea: in un mercato dominato da colossi come Strava e Komoot, quali spazi vuole aggredire Chetibra? «Puntiamo su un aspetto spesso trascurato – ci illumina il nostro interlocutore – la community. Strava è focalizzata sulla competizione, con segmenti e classifiche, mentre Komoot è più orientata alla pianificazione dei percorsi. Noi invece vogliamo far vivere l’esperienza della pedalata insieme, senza pressioni prestazionali».
Gli chiediamo allora un esempio per farci capire meglio… «Un negozio di bici di Firenze ha iniziato a usare Chetibra per organizzare social ride con i clienti. Prima il titolare usava WhatsApp per le comunicazioni, ma con la nostra app ha trovato uno strumento più efficace per coinvolgere i partecipanti e condividere dettagli come tappe, dislivelli e tempi di percorrenza».
Una start-up in evoluzione
Nonostante sia ancora agli inizi, Chetibra ha già in cantiere alcune novità. «Stiamo lavorando per migliorare la geolocalizzazione degli eventi – anticipa Riccardo – in modo che gli utenti possano trovare più facilmente le uscite nella loro zona. Inoltre, stiamo ottimizzando alcune funzionalità, come il caricamento delle foto, per rendere l’esperienza ancora più fluida».
Più in generale, essendo una start-up appena nata, è normale che alcune funzioni o bug vengano risolti meno velocemente che in altre piattaforme già affermate.
Se vi abbiamo incuriosito, sappiate che l’app Chetibra è disponibile per iOS e Android, mentre il sito web offre una panoramica delle funzionalità e un blog con consigli per ciclisti.