Un weekend in sella può trasformarsi in un’avventura indimenticabile, ma anche in un’esperienza difficile se non si è preparati. E’ proprio da questa consapevolezza che nasce l’idea dei Corsi Cicloviaggio-Bikepacking organizzati da Outdoor Survival Academy alla Gola del Furlo, nelle Marche. Più precisamente nell’Outdoor Sport Center in collaborazione con Marche and Bike di Loris Ducci. Si tratta di due (o, a scelta, tre) giorni per imparare non solo a pedalare con una gravel bike carica di borse, ma soprattutto a gestirsi in natura, pianificare un itinerario, orientarsi e vivere in autonomia.
«La nostra idea – racconta Andrea Tenti, fondatore dell’Academy – è costruire una vera scuola nazionale per le discipline outdoor. Negli anni abbiamo formato guide ed escursionisti, ora abbiamo deciso di puntare anche sulla bicicletta, con corsi che uniscono cicloturismo, gravel e survival».


Nuove date in arrivo
Negli ultimi anni il bikepacking ha visto una crescita esponenziale: sempre più persone scelgono la bici per viaggi brevi o lunghi, attratti dall’idea di libertà e dal contatto diretto con il paesaggio. Secondo Tenti, «il territorio italiano si presta benissimo a questo tipo di esperienza, soprattutto gli Appennini. La gravel è perfetta per affrontare percorsi misti: è leggera, versatile, permette di montare tante borse ed è ideale per chi vuole viaggiare senza limiti».
Outdoor Survival Academy ha creduto fin dall’inizio in questa tendenza: «Abbiamo iniziato circa tre anni fa con i primi corsi per guide cicloturistiche e istruttori di gravel. Oggi i nostri appuntamenti sono richiestissimi: per esempio, il corso del prossimo 10-12 ottobre è già sold out, ma a breve pubblicheremo nuove date per rispondere alla domanda crescente».
Cosa si impara durante il corso
Il programma alterna lezioni teoriche e uscite pratiche, con un approccio molto concreto. «Partiamo dalle basi della sicurezza – spiega Tenti – perché pedalare in autonomia significa anche sapersela cavare in situazioni complicate. Insegniamo tecniche di orientamento analogico e digitale, dalla bussola al GPS, la gestione delle risorse idriche, con metodi di purificazione dell’acqua, fino alla preparazione di un kit di autosoccorso».
Accanto agli aspetti survival, c’è la parte ciclistica: tecnica di guida gravel, scelta dei materiali, organizzazione del bagaglio e montaggio delle borse. «Cerchiamo di far sperimentare tutto sul campo: costruire un riparo con un tarp (un telo capace di offrire un riparo, ndr) e dormire una notte in autonomia, capire come ottimizzare lo spazio, come affrontare un percorso lungo senza sorprese».
Brevetto riconosciuto dal CONI
Al termine del corso viene rilasciato un attestato riconosciuto dal CONI e valido in tutta Europa, che consente di operare come guida cicloturistica. «E’ un titolo spendibile sia all’interno delle associazioni sportive, sia in autonomia con partita IVA – precisa Tenti – ed è uno strumento concreto per chi vuole trasformare la passione in professione».
La cornice non poteva essere più suggestiva: la Gola del Furlo, tra boschi, pareti rocciose e fiume, offre un ambiente naturale unico, ma anche una logistica funzionale per lo svolgimento dei corsi durante tutto l’anno. «Qui possiamo lavorare bene – sottolinea Tenti – perché abbiamo sia la natura selvaggia per le simulazioni pratiche, sia una struttura attrezzata per la parte didattica».
Educare a viaggiare meglio
In collaborazione con Cns Libertas, Outdoor Survival Academy organizza anche corsi per formare istruttori nazionali come quello per Guida Cicloturismo e Istruttore Gravel e Bikepacking. L’obiettivo, dunque, è quello sia di formare guide, sia di educare i cicloturisti a viaggiare meglio. «Spesso chi si avvicina al bikepacking lo fa per prove ed errori. Noi vogliamo fornire strumenti che permettano di risparmiare tempo, fatica e rischi inutili. Crediamo che un cicloturismo più consapevole possa anche diventare un volano per il territorio, prolungando la stagione turistica e offrendo esperienze autentiche».