Oggi portiamo in tavola una verdura della famiglia delle Brassicaceae, la stessa dei broccoli, simile nel profilo nutrizionale ma caratterizzata da un sapore unico. Molto diffuse nel Sud Italia, trovano nella regione Puglia una zona d’elezione. Sto parlando delle cime di rapa protagoniste della simbolica ricetta locale: le orecchiette con cime di rapa. Prima di descriverle nello specifico, è bene citare anche i friarielli e i broccoletti, così come tutte le altre declinazioni dialettali usate per denominare la stessa pianta.
Negli ultimi anni, grazie alla crescente attenzione verso la stagionalità e la qualità degli ortaggi, le cime di rapa stanno conoscendo anche una diffusione più ampia al Nord. Occorre quindi imparare a cucinarle per valorizzarle al meglio in cucina.


Benefici nutrizionali per gli atleti
Le cime di rapa rappresentano un vero e proprio alleato nutrizionale, anche per chi pratica sport come il ciclismo. L’apporto calorico è molto contenuto: circa 22-30 kcal per 100 grammi con una buona presenza di fibre, che favoriscono la motilità intestinale, il senso di sazietà e una digestione più regolare. Le cime di rapa sono un’ottima fonte di vitamine: in particolare vitamina C, vitamina K, acido folico e altre vitamine del gruppo B.
Tra i minerali più significativi troviamo ferro, calcio e potassio, inoltre sono presenti quei composti “speciali”, i glucosinolati e altre sostanze solforate, di cui abbiamo parlato nell’articolo sui broccoli. Queste sostanze contribuiscono a detossificare l’organismo, proteggono le cellule dallo stress ossidativo e hanno azione antinfiammatoria, tutti aspetti utili per supportare l’attività sportiva prolungata.


Cime di rapa IGP
In Puglia, le cime di rapa godono della denominazione di Indicazione Geografica Protetta (IGP) che ne tutela origine, metodo di produzione e qualità. Questa certificazione valorizza la tipicità del territorio e assicura un prodotto conforme a standard controllati.
La stagionalità classica va dall’autunno all’inizio della primavera, quando le temperature miti-fredde favoriscono la crescita delle infiorescenze e delle foglie più tenere.


Dilemma: friarielli, broccoletti o cime di rapa?
Al supermercato o dal fruttivendolo capita spesso di trovare cime di rapa, friarielli e broccoletti. Sono apparentemente identici, ma perché esistono tanti termini per lo stesso ortaggio?
Spesso si crea confusione: i friarielli sono tipici della Campania, i broccoletti o broccoli di rapa del Lazio mentre le cime di rapa sono pugliesi. Dal punto di vista botanico appartengono tutti alla stessa varietà ma differiscono per il momento di raccolta, le dimensioni delle infiorescenze e dei gambi, e il sapore, più o meno intenso.
In cucina la modalità d’uso è molto simile: spesso sono saltati in padella con olio, aglio e peperoncino, abbinati a salsiccia, uova o legumi. Oppure diventano un saporito condimento per la pasta dopo essere stati cotti in poca acqua bollente, che non si butta ma si usa per condire il cereale.
Se non amate particolarmente i cavoli, ricordate che le Brassicaceae racchiudono tanti nutrienti preziosi per la salute, quindi vale davvero la pena provare anche le cime di rapa. Hanno un sapore unico, leggermente amarognolo, ma non invadente. Un ingrediente per il benessere: nutrizionalmente favorevole, culinariamente interessante e culturalmente radicato nella tradizione italiana.
Inserite le cime di rapa con regolarità nei piatti durante questa stagione e per ottenere il massimo sia dal punto di vista nutrizionale che organolettico ricordate di cercare cime dal colore verde brillante, con foglie compatte e germogli “chiusi”, non ancora fioriti.







