| 29 Ottobre 2024

Raffreddore, piccolo malessere da non sottovalutare

Abbiamo già avuto modo di trattare i problemi legati all’influenza e in generale alle malattie del sistema respiratorio con l’arrivo del freddo, un ostacolo per la preparazione dei ciclisti e in generale per il loro utilizzo della bici. Spesso però si cerca di non indulgere al riposo, soprattutto in presenza di un banale raffreddore. Ma siamo sicuri che qualche starnuto e il naso che cola siano sintomi davvero banali?

Massimo Besnati, da oltre 35 anni nel mondo del ciclismo, sa bene come affrontare qualcosa che può essere il prodromo di una situazione ben più complicata: «Come è stato già evidenziato, ogni sforzo, in particolare quelli legati al ciclismo, comporta un calo delle difese immunitarie. Questo vale per tutti ed è il vero problema al quale si va incontro. Un fattore che spesso viene sottovalutato è che il semplice raffreddore non ha medicine specifiche per combatterlo, essendo un virus. Noi trattiamo i sintomi, aspettando che passi».

Massimo Besnati oggi è in pensione, fino al 2021 era medico della nazionale di ciclismo
Massimo Besnati oggi è in pensione, fino al 2021 era medico della nazionale di ciclismo
Come affrontarlo e che cosa deve fare chi utilizza la bici quotidianamente?

I consigli sono non molto diversi. Innanzitutto è bene assumere vitamina C e, nel caso, se insieme al naso che cola, a qualche colpo di tosse, agli immancabili starnuti insorgono anche mal di testa e soprattutto mal di gola, è bene mettere da parte la bici. Avere il raffreddore può anche significare tosse secca, naso chiuso, in quel caso serve assumere un fluidificante e aspirina C per liberare le vie respiratorie. In ogni caso è importante che con qualsiasi sintomo si abbia l’accortezza di avere una bassa intensità di attività fisica.

Chi si allena però è refrattario a sospendere la preparazione, temendo di perdere i vantaggi acquisiti.

E’ una tendenza esistente ma le cose non stanno realmente così. Si rischia invece che la situazione degeneri e si vada incontro ad altre patologie respiratorie che costringeranno a stop più lunghi e di conseguenza dannosi. Se si è costruita una buona base, qualche giorno di riposo non inficerà il lavoro svolto. Nell’attività ciclistica bisogna agire seguendo sempre il buon senso secondo tre fasi precise: frequenza, durata e intensità.

La vaccinazione antinfluenzale è un valido aiuto, quantomeno per ridurre l’incidenza dei virus (foto Getty Images)
La vaccinazione antinfluenzale è un valido aiuto, quantomeno per ridurre l’incidenza dei virus (foto Getty Images)
Che cosa s’intende?

Innanzitutto, se si è sospesa l’attività per un breve periodo, bisogna ricominciare ad allenarsi senza pretendere di tornare subito ai livelli precedenti lo stop. Ripartiamo tornando piano piano alla frequenza precedente. Poi si fa crescere il volume dell’allenamento, ossia la quantità di ore passate in sella e solo dopo si penserà a recuperare l’intensità con allenamenti specifici. Quando però il corpo avrà recuperato il suo status originario.

Questa è una regola universale?

Certamente, vale per qualsiasi tipo di ciclista. Teniamo conto che in presenza di un raffreddore importante, l’allenamento non sarà comunque redditizio, al limite sarà più utile rimanere in casa e fare magari una seduta sui rulli, senza però esagerare. Dobbiamo dare l’opportunità all’organismo di recuperare, questo è il principio di base.

In presenza di sintomi del raffreddore, è consigliabile ridurre l’attività, magari svolgendo una seduta sui rulli (foto Getty Images)
In presenza di sintomi del raffreddore, è consigliabile ridurre l’attività, magari svolgendo una seduta sui rulli (footo Getty Images)
A tal proposito c’è differenza tra ambienti al chiuso e all’aperto?

Dipende. Per certi versi gli ambienti chiusi d’inverno sono più forieri di contagio da virus, questo lo sappiamo bene. Ma anche fuori, soprattutto in ambienti cittadini con molto smog è facile essere contagiati. Conviene sempre allenarsi all’aperto ma in luoghi liberi, in campagna, dove sappiamo l’aria essere più pulita.

Allenarsi con la mascherina?

Su questo è bene intendersi. La mascherina è sicuramente un presidio medico utile, soprattutto nei mesi freddi e se siamo in presenza di assembramenti, sappiamo che riduce notevolmente il pericolo di assunzione di malattie virali. Allenarsi però indossandola è scomodo, oltretutto rischia di ridurre notevolmente la capacità di respirazione e questo non è un bene. Si può usare, ma non sotto sforzo, meglio utilizzarla subito dopo aver concluso il proprio allenamento.

Il raffreddore non va preso sottogamba, anche se normalmente si esce lo stesso in bici
Il raffreddore non va preso sottogamba, anche se normalmente si esce lo stesso in bici
In presenza di raffreddore quanto è bene restare fermi?

Dipende dai tempi di reazione di ogni singolo individuo. Dipende poi anche dalle condizioni generali ma normalmente un paio di giorni al massimo sono sufficienti, quantomeno per invertire la tendenza e far diminuire gli effetti della fase acuta del raffreddore. E’ chiaro che si dopo 5 giorni non passa è bene consultare il medico, per non rischiare che il raffreddore si sia trasformando in bronchite o tracheite che renderanno la ripresa più dura e macchinosa.

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