| 14 Agosto 2024

In viaggio con esigenze (alimentari) speciali. Consigli per l’uso

La vacanza in hotel è sinonimo di relax: camere ordinate, pasti pronti e nessuna preoccupazione. Tuttavia, per chi ha intolleranze, allergie alimentari o specifiche esigenze dietetiche, il soggiorno in hotel può trasformarsi in una fonte di stress, superando perfino le complicazioni del fai-da te in appartamento. Celiaci, intolleranti al lattosio e al glutine, vegetariani, vegani e molti altri devono prestare particolare attenzione alla qualità e agli abbinamenti degli alimenti, spesso faticando a trovare soluzioni che si sposino con il loro regime alimentare (in apertura immagine depositphotos.com).

I celiaci sono quelli più in difficoltà. Devono evitare gli alimenti contenenti glutine, ma devono sperare anche che in cucina sia fatto il possibile per evitare troppe contaminazioni. Il glutine infatti entra involontariamente nel piatto del celiaco per uso degli stessi utensili da cucina delle preparazioni standard. O spesso anche per la cottura della pasta speciale nella stessa acqua di quella di grano. Ecco perché il personale in cucina e di sala dovrebbe essere ben preparato sull’argomento.

Sono sempre più gli hotel e i ristoranti che propongono menù speciali, ma una verifica va fatta
Sono sempre più gli hotel e i ristoranti che propongono menù speciali, ma una verifica va fatta

Il problema della gestione di speciali richieste alimentari si presenta anche per l’hotel, dovendo modificare e adattare il menù nel pieno della stagione turistica. Spesso si cerca una soluzione che possa andare bene a tutti, ma l’impresa è ardua. Capita che vengano segnati quali piatti del menù si adattino alle diverse diete, ma raramente sono presenti dei menu completi con primo e secondo per tutte le esigenze. Cosa fare?

Informare e informarsi

Prima della prenotazione bisogna informarsi sulla disponibilità della struttura di preparare pasti speciali per le proprie esigenze. E’ anche bene ricordare la vostra richiesta e le date del pernottamento poco prima della partenza. In questo modo la cucina avrà tempo per organizzarsi, eventualmente informarsi e potrà lavorare al meglio per offrire un menù completo e adatto. Qualora non si avesse occasione di fare questa preventiva ed importantissima comunicazione alla struttura, bisognerà adattarsi. Il consiglio è di mettere in valigia il kit di “sopravvivenza”, di facile conservazione e capace di supplire alle carenze dietetiche più comuni.

Avvertire per tempo l’hotel permetterà alla cucina di attrezzarsi in modo adeguato (depositphotos.com)
Avvertire per tempo l’hotel permetterà alla cucina di attrezzarsi in modo adeguato (depositphotos.com)

Il kit di “sopravvivenza”

Per i celiaci o gli intolleranti al glutine il kit potrebbe essere formato da pane in cassetta, cracker o gallette senza glutine. Per i vegani e vegetariani invece dovrebbero essere delle fonti proteiche adatte al loro regime dietetico. In queste situazioni le soluzioni in polvere o le barrette proteiche vegane possono essere veramente comode. Infine gli intolleranti al lattosio potrebbero portarsi la loro bevanda vegetale preferita e qualche blister con gli enzimi lattasi.

Questo kit è indispensabile per bilanciare a livello nutrizionale le giornate più difficili. Pensiamo a un celiaco che si allena ed è in hotel con la mezza pensione. Nonostante l’hotel gli prepari prodotti senza glutine pre-confezionati a colazione e a cena, potrebbero non essere adatti a sostenere né l’allenamento né il recupero. Inoltre a pranzo non potrebbe fermarsi a prendere un panino al bar, quindi il kit di sopravvivenza sarà per lui fondamentale.

Il kit di “sopravvivenza” per celiaci? Eccolo qua (foto Belli Freschi)
Il kit di “sopravvivenza” per celiaci? Eccolo qua (foto Belli Freschi)

Vegetariano o vegano

Diverso il kit per il vegetariano o vegano, che dopo ore di bicicletta potrebbe ritrovarsi con un minestrone e qualche formaggio, o solamente il primo nel caso del vegano. In questo caso non si deve temere la carenza di carboidrati, bensì delle proteine. Se si tratta di un paio di giorni non succede nulla, ma se si prolunga la carenza proteica potrebbe alterare il normale funzionamento dell’organismo, compromettendo la massa muscolare e quindi l’allenamento.

Vegetariani e vegani invece assicuratevi di avere la vostra quota proteica in valigia. Spesso infatti i secondi proposti, i burger o le polpette, sono a base di verdure e patate, quindi ancora carichi di carboidrati e poveri di proteine, come un semplice primo con le verdure.

Spesso il vegano avrà bisogno di proteine, perché il burger vegano è vegetale (foto Gambero Rosso)
Spesso il vegano avrà bisogno di proteine, perché il burger vegano è vegetale (foto Gambero Rosso)

Intolleranti al lattosio

Gli intolleranti al lattosio invece hanno vita un po’ più facile, ma dipende dalla destinazione. La cucina tradizionale di alcuni Paesi si basa su burro, creme e panna, che vengono aggiunti alla padella ancor prima di decidere cosa preparare. In questi casi a livello preventivo è consigliabile assumere degli enzimi specifici, così da scongiurare i sintomi di malassorbimento.

In conclusione per evitare indesiderate assunzioni di lattosio o di glutine, leggete bene il menù, che dovrebbe presentare la lista degli allergeni. E chiedete sempre al cameriere se il piatto che vi sta portando sia privo di quella determinata sostanza. E sperate che abbia informazioni corrette da darvi.

TUTTE LE CATEGORIE DEL MAGAZINE