GIUSSANO – Bici e moto vengono spesso associate quasi fossero una categoria unica. La matrice da dove nascono le biciclette e le motociclette è quella delle due ruote e la storia ci rimanda a marchi che, in un passato neppure lontanissimo (ma non così vicino) hanno fatto collimare la produzione delle due ruote a pedali con quella motorizzata.
Facciamo il punto con Braking, azienda lombarda che nasce nel 1990. Braking è specializzata nella produzione di componenti di altissima qualità per la customizzazione di moto e bici. Abbiamo ascoltato Laura Borsari, Amministratore Delegato di Braking.
Esiste veramente un punto d’incontro tra il settore bici e quello delle moto?
A mio parere sì. Diversi motociclisti si preparano per la stagione andando in bici e comunque le prestazioni richieste oggi dalla bici sono talmente esasperate da richiedere prodotti più sofisticati, un tempo solo utilizzati nel mondo moto.
Il profilo degli utilizzatori, ciclisti e motociclisti, è in qualche modo simile, oppure ci sono delle differenze?
Gli utilizzatori moto sono più abituati ad un confronto continuo con il concessionario che li consiglia, che gli sistema il mezzo. C’è un rapporto di fiducia con il negoziante, con il meccanico. Gli utilizzatori bici tendono a comprare in autonomia.
Perché Braking ha deciso di entrare anche nel settore della bicicletta a ridosso di un periodo tra i più complicati?
In realtà siamo entrati in periodo Covid e quindi abbiamo potuto “godere” di un periodo molto florido. La motivazione era che avendo visto una gara di downhill elettrica in Liguria, con impianti veramente sottodimensionati per la tipologia delle bici, ci era sembrato importantissimo fornire dei prodotti adatti a quell’utilizzo. Il nostro ingresso nel mondo delle bici nasce ufficialmente così.
Braking può diventare un valore aggiunto grazie al know-how sviluppato nelle moto?
A mio parere, Braking può dare un gran valore aggiunto, grazie ai suoi 151 titoli mondiali vinti nelle varie discipline. E’ un numero impressionante che definisce le competenze sviluppate negli anni e facilmente declinabili in prodotti di dimensioni più ridotte.
Nell’ottica di dare un input positivo, cosa dovrebbe cambiare in modo radicale nel settore della bicicletta?
E’ necessario creare un rapporto di fiducia forte tra i concessionari e i produttori di componenti, affinchè si dia una preparazione tecnica e commerciale tale da incentivare l’utente finale all’acquisto e all’apertura mentale a nuove tecnologie.
