BYCS: la rivoluzione a pedali per città a misura d'uomoBYCS: la rivoluzione a pedali per città a misura d'uomo

| 25 Novembre 2025

BYCS: la rivoluzione a pedali per città a misura d’uomo

Parlando della Napoli Obliqua, avevamo avuto modo attraverso il suo organizzatore Luca Simeone di venire a contatto con la realtà della BYCS, una ONG olandese che agisce praticamente in tutto il mondo, con l’obiettivo di renderlo sempre più a portata di bici. E’ rimasta così una sorta di curiosità per un ente che elegge propri “sindaci” nelle varie città che hanno lo scopo di favorire una quotidianità meno frenetica e più dettata dai ritmi della pedalata.

Luca Simeone, Bicycle Major di Napoli e organizzatore della Napoli Obliqua
Luca Simeone, Bicycle Major di Napoli e organizzatore della Napoli Obliqua
Luca Simeone, Bicycle Major di Napoli e organizzatore della Napoli Obliqua
Luca Simeone, Bicycle Major di Napoli e organizzatore della Napoli Obliqua

Trasformare le nostre città

Nata ad Amsterdam, la capitale mondiale della bicicletta, BYCS è un’organizzazione non governativa che sin dai suoi esordi una decina di anni fa ha affrontato una missione audace: trasformare le città di tutto il mondo attraverso il potere della bicicletta. A differenza di altre organizzazioni che si limitano a promuovere il ciclismo sportivo o ricreativo, BYCS si concentra sul ruolo trasformativo della bicicletta come strumento di cambiamento sociale, ambientale ed economico. La sua storia è un racconto di visione, innovazione e attivismo dal basso, che mira a ricollegare le comunità urbane e a rendere le città più sane, più verdi e più eque.

Ma è chiaro che una missione si realizza se qualche persona si mette in moto, ne diventa il fulcro, attira intorno a sé altre persone per realizzare i propri propositi. Questi sono i “bicycle Major”. La prima è stata Anne Luten proprio ad Amsterdam, era il 2016 e sul suo esempio i “sindaci” sono diventati 10, 100 (nel 2020) fino a scindere la stessa casa madre con un’altra fondazione posta in India, chiamata sempre BYCS, che si occupa dell’attività nell’altro emisfero.

Anne Luten, prima Bicycle Major nominata ad Amsterdam nel 2016
Anne Luten, prima Bicycle Major nominata ad Amsterdam nel 2016
Anne Luten, prima Bicycle Major nominata ad Amsterdam nel 2016
Anne Luten, prima Bicycle Major nominata ad Amsterdam nel 2016

Dalle radici olandesi all’espansione globale

E’ abbastanza logico che tutto ciò dovesse partire dall’Olanda. Ad Amsterdam, la bicicletta è un elemento intrinseco alla vita quotidiana, un modello che BYCS ha voluto esportare su scala globale. L’organizzazione è stata fondata però con il preciso compito di cambiare il nostro modo di intendere la bici: non più solo un mezzo di trasporto, ma uno strumento catalizzatore capace di generare un futuro urbano migliore. L’idea centrale è che, spingendo la mobilità su due ruote, si possano affrontare contemporaneamente sfide complesse come l’inquinamento, la congestione del traffico, la pulizia dell’ambiente e dell’aria, la sedentarietà (e quindi la ricerca di una salute migliore) e l’isolamento sociale. L’espansione da un’organizzazione locale a un movimento internazionale è stata rapida, guidata da un approccio che combina attivismo comunitario, ricerca e partnership strategiche.

Il cuore della missione di BYCS è l’obiettivo “50by30” sul quale la leadership dell’organizzazione investe tutti i suoi sforzi: fare in modo che il 50 per cento di tutti gli spostamenti urbani a livello globale avvenga in bicicletta entro il 2030. Per rendere questo obiettivo sempre più possibile, BYCS non si limita a chiedere alle persone di usare la bicicletta, ma lavora per creare le condizioni necessarie affinché la scelta delle due ruote diventi la più naturale e accessibile per tutti. Significa lavorare, prima ancora che su tessuto urbano, sulla stessa struttura delle nostre città, allargando gli spazi a disposizione dei ciclisti, incentivando la costruzione di piste ciclabili. Ciò significa collaborare con le istituzioni pubbliche, le imprese, le scuole e le comunità per ridisegnare lo spazio urbano e le politiche di mobilità.

Ilaria Fiorillo è una delle 9 Alumni Bicycle Major. Attivista e bike influencer, agisce a Milano (foto Vedovati)
Ilaria Fiorillo è una delle 9 Alumni Bicycle Major. Attivista e bike influencer, agisce a Milano (foto Vedovati)
Ilaria Fiorillo è una delle 9 Alumni Bicycle Major. Attivista e bike influencer, agisce a Milano (foto Vedovati)
Ilaria Fiorillo è una delle 9 Alumni Bicycle Major. Attivista e bike influencer, agisce a Milano (foto Vedovati)

Il programma dei “Bicycle Mayors”: l’attivismo dal basso

Per fare tutto ciò diventa imprescindibile la figura del Bicycle Major, come detto catalizzatore delle attività, ma soprattutto vero promulgatore attraverso idee sempre nuove e originali. Si tratta di figure di leadership nominate da BYCS in base al loro curriculum e impegno a favore della bici, che agiscono come ambasciatori del ciclismo nelle loro rispettive città. I Sindaci della Bicicletta hanno il compito di mobilitare i cittadini, creare alleanze e promuovere iniziative locali per incentivare l’uso della bicicletta. Attraverso il loro impegno, il programma ha creato una rete globale di attivisti che condividono idee, risorse e successi, amplificando l’impatto di BYCS in tutto il mondo.

Le attività di BYCS si basano su un approccio multidisciplinare che combina ricerca, programmi di attivazione e campagne di sensibilizzazione. Si parte dal “capitale umano” del ciclismo, supportando gli individui e le comunità che desiderano promuovere la bicicletta nelle loro città. Servono quindi programmi di formazione, workshop e la creazione di reti locali. L’idea è che, oltre a piste ciclabili e parcheggi, siano le persone a costruire una vera cultura della bicicletta.

Nel mondo ci sono 170 Bicycle Major, compresi quelli di Bari, Cagliari, Firenze, Milano, Napoli e Roma
Nel mondo ci sono 170 Bicycle Major, compresi quelli di Bari, Cagliari, Firenze, Milano, Napoli e Roma
Nel mondo ci sono 170 Bicycle Major, compresi quelli di Bari, Cagliari, Firenze, Milano, Napoli e Roma
Nel mondo ci sono 170 Bicycle Major, compresi quelli di Bari, Cagliari, Firenze, Milano, Napoli e Roma

L’importanza del World Bicycle Day

L’acme di questo impegno si raggiunge con il “World Bicycle Day”, durante il quale i Sindaci della Bicicletta e le loro comunità organizzano eventi e diffondono messaggi per evidenziare il ruolo della bicicletta nella trasformazione urbana. E’ lì che si misura la percezione di questo mezzo, si comprende quanto il suo uso abbia attecchito nella comunità cambiando anche le sue abitudini.

Per diffondere le sue idee e i suoi risultati, l’organizzazione pubblica regolarmente rapporti, studi e articoli di approfondimento per analizzare le dinamiche della mobilità urbana e promuovere la conoscenza sul ciclismo. Le “Perspectives” di BYCS sono pubblicazioni tematiche che esplorano vari aspetti della cultura ciclistica a livello globale, fornendo spunti e raccomandazioni per gli addetti ai lavori e i cittadini.

L'obiettivo di BYCS è coinvolgere le più giovani generazioni verso un mondo più a passo di bici
L’obiettivo di BYCS è coinvolgere le più giovani generazioni verso un mondo più a passo di bici
L'obiettivo di BYCS è coinvolgere le più giovani generazioni verso un mondo più a passo di bici
L’obiettivo di BYCS è coinvolgere le più giovani generazioni verso un mondo più a passo di bici

Oltre la mobilità: l’impatto sociale della bicicletta

Da tutto ciò emerge come l’approccio di BYCS vada oltre la semplice idea di sostituire le auto con le biciclette. L’organizzazione crede fermamente che la bicicletta possa essere anche uno strumento per agire sull’equità sociale. In molte città, l’accesso a trasporti sicuri e affidabili è un lusso, non per niente le campagne di diffusione delle auto elettriche sbattono contro prezzi che restano inaccessibili alla maggior parte della gente. La bicicletta, in quanto mezzo economico e accessibile, può colmare questo divario, permettendo a un numero maggiore di persone di accedere a opportunità di lavoro, istruzione e servizi essenziali. Promuovendo l’uso della bicicletta, BYCS contribuisce a creare comunità più connesse e inclusive.

La visione di BYCS è un mondo in cui il ciclismo non sia solo una scelta, ma la norma. Un mondo in cui le città sono progettate intorno alle persone, non alle automobili. Con l’obiettivo “50by30” come faro guida, l’organizzazione continua a espandere la sua rete di Sindaci della Bicicletta e a lanciare nuove iniziative, convinta che ogni pedalata possa contribuire a costruire un futuro urbano migliore per tutti.

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