Certe volte bisogna fare fronte a una fama che non è sempre meritata, soprattutto se è negativa. Catanzaro, capoluogo della Calabria, non è certamente conosciuta come una città all’avanguardia nell’ambito dell’attività offroad. La cancellazione repentina della maratona cittadina nell’autunno di due anni fa ha lasciato ferite, soprattutto dal punto di vista della concezione comune di una città vista ai margini ma che in realtà ha tanto da dare.
Se alle notizie negative si dà sempre tanto spazio, bisogna farlo anche quando le cose funzionano e dal punto di vista dell’attività su due ruote è davvero così, anzi in questo ambito il 2025 è stato un anno altamente positivo, forse addirittura rivoluzionario. Da sette mesi infatti è in funzione in città un nuovo servizio di bike sharing e questo in poco tempo sta cambiando il tessuto culturale della città.


Un progresso invidiabile nell’uso della bici
A prima vista sapere che 1.500 persone si sono iscritte al servizio, che le bici condivise vengono usate oltre 7.000 volte può sembrare poco, ma se si guarda l’aspetto percentuale ci si accorge che Catanzaro è tra le città dove il progresso da questo punto di vista è stato tra i più ampi in tutta Italia. E’ un dato reale, significa che tanta gente inizia a usare la bici per i propri spostamenti, che si accorge dei suoi vantaggi in termini di tempo, di salute, di tasche. E’ come un sasso lanciato nello stagno, che continua ad allargare i suoi anelli coinvolgendo sempre più acqua…
Per Catanzaro è un rilancio d’immagine e l’amministrazione comunale ha il merito di aver messo in moto tutto il meccanismo stringendo un rapporto con l’azienda specializzata Vaimoo, che ha distribuito in città 20 stazioni dove lasciare o prendere la bici, dotate anche di ricarica per le e-bike.


Tutto ciò però non è stato facile, come spiega Gianmichele Bosco, Presidente del Consiglio Comunale che ha spinto sin dall’inizio in questa direzione: «Catanzaro è una città da un punto di vista morfologico abbastanza complicata, nel senso che è molto lunga, i quartieri sono distanti uno dall’altro e quindi c’è l’abitudine a prendere l’automobile per spostarsi. E’ tutt’ora complicato abituare le persone a utilizzare altri mezzi, anche perché, per esempio, la zona del mare dista quasi 15 chilometri dal centro storico. Ma qualcosa andava fatto».
Come siete arrivati a questa scelta premiante?
Ci sono stati dei passaggi graduali, iniziati con l’introduzione dei monopattini che hanno iniziato a impattare sulle abitudini cittadine. Da un anno a questa parte abbiamo ricercato una formula per incentivare il bike sharing intravedendo le sue grandi potenzialità. In città c’erano e ci sono noleggi di bici ma non sono la stessa cosa, il bike sharing interessa precipuamente l’uso quotidiano, per necessità, mentre il noleggio è più per cicloturisti, per chi viene da fuori.


Com’è nato il rapporto con Vaimoo?
E’ una società che ha vinto un bando con la Regione Calabria, mettendo a disposizione i suoi mezzi con 20 postazioni dislocate nelle zone più strategiche, quindi collegate con gli altri mezzi di trasporto pubblici. Adesso ci sarà anche la metropolitana, quindi ci dovrà essere anche una rivisitazione delle postazioni, per collegarle meglio alla metropolitana leggera. Ora le stazioni sono dislocate nella zona centrale e nella zona del Quartiere Marinaro.
Voi state pensando anche a qualche forma di collaborazione tra utilizzo del bike sharing e di mezzi pubblici?
Sì, abbiamo fatto numerosi incontri in tal senso che vanno proprio in questa direzione. Ovviamente la cosa più difficile è superare le barriere culturali. Ognuno tende ad agire per sé, non comprendendo che la collaborazione tra vari mezzi di trasporto è necessaria. Stiamo lavorando in questa direzione, spero che in questo anno si riesca veramente a promuovere dei biglietti integrati, superando gli ostacoli anche a livello burocratico e normativo. Abbiamo previsto delle stazioni in zone strategiche abbinate ai pagamenti delle strisce blu, quindi chi prende la bicicletta avrà uno sconto. Il senso è quello di ridurre ovviamente l’utilizzo dell’automobile, come avviene in tante altre città europee e già in questi mesi abbiamo visto che l’impatto ambientale è migliorato, abbiamo ridotto le emissioni di CO2 del 7 per cento e contiamo quantomeno di raddoppiare questa cifra.


Per la diffusione del servizio ciclistico a favore dei cittadini è necessario anche creare le infrastrutture, quindi piste ciclabili. Qual è la situazione da questo punto di vista?
Contiamo di terminare un percorso di 12 chilometri di pista ciclabile in breve tempo. Un tracciato che collegherà praticamente tutta la zona sud senza soluzione di continuità. Il problema ce l’abbiamo nel centro storico che ha le sue peculiarità e quindi è anche difficile prevedere qualcosa di strutturale almeno nel breve termine. Ma stiamo studiando la situazione.
Dal punto di vista della promozione turistica, ci si sta muovendo anche per far conoscere Catanzaro a chi ama viaggiare in bicicletta?
Certamente, innanzitutto con eventi che vedranno le due ruote protagoniste, ad esempio in questo stesso inverno, a fine febbraio con il ritorno della Sila3Vette Winter Edition che passerà per tutta la Sila catanzarese. Poi ci sarà anche il passaggio del Giro d’Italia, un ritorno importantissimo che darà un’immagine alla città. Bisogna considerare che Catanzaro è ubicata su tre colli, quindi piena di salite e discese. Quindi concettualmente la popolazione non è mai stata abituata all’utilizzo della bicicletta, tranne nella zona del quartiere marinaro che è pianeggiante. Per questo è importante spingere sull’uso delle biciclette elettriche, che rendono il girare per la città più agevole. Con le e-bike abbiamo notato, soprattutto nel centro storico, una maggiore diffusione, anche confrontandoci con Vaimoo. E ci auguriamo che l’anno che verrà saranno ancora più utilizzate.


Come intendete agire per favorire questo processo?
Noi abbiamo fatto un po’ di promozione in tal senso. Adesso stiamo attivando anche dei siti dove metteremo in campo la promozione dell’utilizzo delle biciclette. Abbiamo fatto una delibera di giunta dove prevediamo fino a 100 stalli di biciclette in tutta la città, quindi qualunque società o associazione che fosse proprietaria di biciclette può installarle nella città di Catanzaro gratuitamente, quindi senza pagamenti di occupazione di suolo pubblico. Sono piccoli passi, ma importanti per far capire che Catanzaro sta cambiando pelle e con essa i suoi cittadini.







