| 3 Settembre 2025

A Coredo un nuovo Bike Park. Costruito dai cittadini

Il Trentino continua ad essere all’avanguardia nel suo impegno verso le due ruote. Negli scorsi giorni è stato infatti inaugurato un nuovo bike park a Coredo, nel comune di Predaia. Una struttura che ha tante caratteristiche ma sarebbe meglio dire tante qualità, sin dal suo concepimento. Qualcosa che andrebbe preso ad esempio e poco conta che parliamo di una regione dove la bici è una filosofia di vita, dove gli spazi sono gestibili diversamente, per natura e tradizione, rispetto ad altre realtà italiane. Sono tutte scuse, che spariscono di fronte all’unico vero principio: la voglia di fare…

L’inaugurazione dell’impianto avvenuta pochi giorni fa. Da allora già in tantissimi lo hanno provato
L’inaugurazione dell’impianto avvenuta pochi giorni fa. Da allora già in tantissimi lo hanno provato

A raccontare la genesi del Coredo Bike Park è Marco Pedergnana, responsabile dell’Asd Bike for Fun, uno dei principali sodalizi regionali nella mtb che insieme all’associazione di esercenti Coredo Vacanze e con il fondamentale contributo del Comune di Predaia e dell’ASUC di Coredo ha provveduto alla realizzazione del progetto.

«E’ un’area di 2.100 metri quadrati disegnata e costruita nel bosco. Ci tengo a sottolineare che è una struttura costruita in economia, nel senso che abbiamo ricevuto dei fondi dal comune per l’acquisto dei materiali e il noleggio delle attrezzature, ma per quello che riguarda la manodopera, è stato fatto tutto da volontari proprio perché è qualcosa che sentiamo profondamente nostro. E’ ben ombreggiata, recintata lungo tutto il suo perimetro, con un’entrata unica dove è affisso il cartello del regolamento. E’ sempre aperto, ad accesso libero, è stato proprio fatto con l’intenzione di dare la possibilità a chiunque di poter accedere in qualsiasi orario senza vincoli».

Marco Pedergnana responsabile dell’Asd Bike4Fun alla base del progetto
Marco Pedergnana responsabile dell’Asd Bike4Fun alla base del progetto
Al suo interno come l’avete pensata?

Quest’area è strutturata su tre linee di salti. Quindi c’è la linea piccola, la media e la grande dove non abbiamo voluto fare lo stacco con il fosso in mezzo proprio per facilitare i percorsi a chiunque. Noi abbiamo previsto tre linee di dirt jump con livelli crescenti di difficoltà. Ognuna di esse è in terra, rivestite in materiale elegante, in modo che non si usurino nel tempo.

C’è anche un percorso pump track?

C’è un anello con qualche curva, i dossi, diciamo che sarà una pista classica, anche questa in terra rivestita. Ci saranno anche piccole aree trial. C’è sempre la possibilità di allargare, di andare ad ampliare, ma già adesso è una struttura piuttosto completa, pensata per accogliere appassionati di ogni età, sia con ambizioni agonistiche che semplicemente cicloturistiche.

Il Bike Park di Coredo comprende tre piste per i salti più un anello per il pump track
Il Bike Park di Coredo comprende tre piste per i salti più un anello per il pump track
Nell’idea di fare questo Bike Park, vi è stato d’ispirazione quello esistente da anni in Val di Sole?

Lo spunto per costruire questa struttura ci venne 5-6 anni fa perché la nostra associazione è stata fondata proprio con l’idea di creare un punto di aggregazione. Il Bike Park avrà come importante funzione quella di ospitare corsi per i più piccoli, per imparare su percorsi che sono adattissimi proprio per questa funzione. Ci si potranno fare molte attività. Noi però avevamo l’idea, ma la realizzazione si è fatta quando l’associazione Coredo Vacanze ci ha lanciato la proposta segnalando che c’era questo terreno disponibile. La volontà loro si è sposata alla nostra per andare a creare questa struttura. Nella realizzazione ci siamo ispirati a quello di Innsbruck, qua in zona mancava un parco dove andare a potersi allenare e affinare la tecnica. Quello della Val di Sole ha una struttura diversa, più classica, legata all’utilizzo della funivia con salita e discesa, infatti lì si può praticare downhill, freeride, ma se uno vuole imparare un salto o un’evoluzione, ha necessità di andare a provare ripetutamente e da noi si può fare.

Il regolamento affisso all’unico ingresso del Bike Park di Coredo. L’utilizzo è gratuito
Il regolamento affisso all’unico ingresso del Bike Park di Coredo. L’utilizzo è gratuito
E’ una struttura che può essere strutturata anche per competizioni?

Competizioni no, perché non essendo stato costruito da una ditta che rilascia una certificazione necessaria per avere i nullaosta per le gare, non può essere usato per quello. Come detto sarà sfruttato per i corsi, ma anche i raduni, anche per società.

Avete un po’ il polso di come reagiscono i biker?

Non ci aspettavamo un riscontro così positivo, nel senso che sapevamo che mancava una cosa così. Tanto che abbiamo trovato dei ragazzini che erano già entrati a provare questi salti che erano ancora incompleti. Inoltre abbiamo già notato che nei primissimi giorni abbiamo visto che viene gente anche da molto lontano per provarlo, dall’Emilia come dal Veneto. Una cosa inaspettata, ecco.

Il bike park servirà anche per insegnare le principali evoluzioni ai bambini
Il bike park servirà anche per insegnare le principali evoluzioni ai bambini
Pensate anche di inserire nello spazio del Bike Park qualche altra struttura, come un punto di ristoro, uno spogliatoio…

No, perché questa struttura è stata fatta in un’area sportiva comunale. Nei pressi di quest’area c’è già un campo da basket, un campo da calcio, un parco giochi, ci sono varie strutture comunali che nei prossimi mesi verranno riqualificate. Noi siamo un po’alla finestra per capire, ma penso che chi verrà nel Bike Park potrà sfruttare anche le strutture limitrofe.

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