Qualcosa di unico? Per certi versi sì, il sistema illuminante che il Comune di Grosseto e Sorgenia hanno realizzato sulla pista ciclabile fra la città e Marina di Grosseto è una pietra miliare per l’utilizzo della bici. Spesso di parla di piste ciclabili e si studiano modi per rendere sempre più appetibili: l’idea toscana è un passo avanti in tal senso.
L’idea alla base del progetto era rendere l’illuminazione della pista, lunga 10 chilometri, innanzitutto efficiente ma con un consumo e costi conseguenti decisamente ridotto. Ecco quindi che la pista è stata attrezzata con 372 pali dotati di lampade a LED, alimentate da 6 quadri elettrici. A spiegare il loro funzionamento è il Responsabile Rinnovabili di Sorgenia, Matteo Ceroti.

Passa il ciclista, aumenta la luce
«Grazie a un sistema di sensori, la lampada resta normalmente accesa al 20 per cento della sua potenza senza che non ci sia alcun passaggio. Quando arriva un ciclista o una persona a piedi, il sistema aumenta fino alla sua massima illuminazione per i quattro pali successivi al passaggio della bici rischiarando almeno un centinaio di metri. In questo modo si ottiene un risparmio al consumo che supera il 60 per cento».
Il sistema di illuminazione è in funzione dal crepuscolo all’alba. Quindi è spento nelle ore diurne (se ci fate caso, non sempre è così anche nelle grandi metropoli nazionali) il che consente un ulteriore risparmio. L’investimento è stato stimato in 630 mila euro. 500 mila sono stati coperti da Sorgenia nell’ambito della convenzione esistente per il Parco Fotovoltaico delle Strillaie, il resto con un contributo comunale.
Un risparmio di oltre il 60 per cento
«Il consumo energetico – riprende Ceroti – è passato da 15.000 euro l’anno a una stima di 6.000 euro, il che spiega bene i vantaggi che il nuovo sistema garantisce. Vengono minimizzati consumi e impatto ambientale garantendo comunque un’illuminazione di sicurezza per tutte le ore notturne. Bisogna anche considerare che si tratta di un progetto ad ampio respiro. 10 chilometri fondamentali per l’economia cittadina congiungendo la città al mare, un’estensione importante anche come lavoro necessario. Noi come azienda siamo estremamente contenti di essere stati protagonisti della sua realizzazione».
«Dai primi incontri avvenuti tra me e i tecnici del settore con i rappresentanti di Sorgenia, realtà che avrebbe dovuto fare l’impianto fotovoltaico alle Strillaie, è stata chiara la volontà di fare un intervento compensativo che fosse di impatto, ma di estremo beneficio, per i cittadini grossetani – ha affermato Riccardo Ginanneschi, assessore ai Lavori pubblici del Comune di Grosseto – Avvalendoci dei tecnici di Sistema, abbiamo ipotizzato di mettere in opera anche i plinti per l’attesa dei lampioni e chiesto che fosse presa in seria considerazione l’opportunità di illuminare anche il tratto che dalle Strillaie arriva all’ingresso di Marina, nonostante non fosse interessato dai lavori: ne è nata una vera e propria convergenza di intenti e da lì sono stati approfonditi gli aspetti tecnici ed economici che hanno portato alla firma della convenzione e a quello che oggi vediamo realizzato».
I primi consensi della popolazione
Difficile quantificare la risposta dei grossetani, considerando che la pista ciclabile con il suo nuovo sistema illuminante è stata inaugurata solo lo scorso 22 aprile, ma la percezione, in base agli umori percepiti in città è che l’idea sia stata molto apprezzata.
I social sono in tal senso uno specchio abbastanza fedele. Tanti hanno lodato l’iniziativa sottolineando soprattutto la riduzione delle emissioni ma ancor di più la funzione dei sensori che consente un notevole risparmio energetico ma dà anche un’immagine diversa. Basti pensare all’ipotetico passaggio di un drone, dall’alto, che vedrebbe un continuo cambio di luci da una parte all’altra della pista, rendendola decisamente attiva e diversa da tutte le altre.
Un sistema di illuminazione “intelligente”
«E’ importante sottolineare che l’iniziativa è stata presa direttamente dal Comune di Grosseto, che ci ha chiesto di pensare a qualcosa di utile sia dal punto di vista ambientale che economico – sottolinea Ceroti – Un sistema di illuminazione basato sul fotovoltaico e con una gestione “intelligente”. E’ chiaro che il sistema può essere replicato, ma può anche avere delle variazioni perché nessuna città è uguale all’altra e quindi possono cambiare anche le esigenze, in maniera importante. Per questo la collaborazione con gli enti locali è un aspetto fondamentale nella riuscita di simili progetti».
Il progetto attuato è a sé stante o avrà ulteriori sviluppi? La parola torna a Ginanneschi: «Per quanto riguarda la mobilità dolce Grosseto è davvero all’avanguardia avendo realizzato negli ultimi otto anni molti chilometri di nuove ciclabili. Stiamo lavorando alla realizzazione di un ponte ciclopedonale sulla Fiumara a Marina per mettere in sicurezza il percorso di interesse nazionale della Ciclovia Tirrenica. Chissà se parte di questo tratto, o altre ciclabili già realizzate, non possa essere illuminato come quello realizzato ora, proprio per rendere fruibile anche in ore serali e notturne le altre ciclabili del territorio comunale».
Un progetto innovativo ed esportabile
Ora che qualche giorno è passato, l’idea lanciata dall’amministrazione comunale grossetana sta riscuotendo consensi anche in altri territori, con conseguenti richieste? «Diciamo che si sta generando un certo movimento e qualche ente ha già preso approcci con la nostra azienda per idee simili – afferma Ceroti – Bisogna anche fare i conti con i costi che ogni intervento richiede. Noi possiamo solo stare alla finestra, pronti a realizzare quanto ci venga richiesto in base alla sua fattibilità».
E’ un’idea tutta italiana o è stata mutuata da esempi esteri? «Il progetto è nostro, ma vorrei anche sottolineare che si tratta di un lavoro completamente pensato e realizzato da industrie italiane. Certamente è una tecnologia esportabile e Sorgenia ha tutte le possibilità per poterlo fare».