Elisa Marchiorello è Assessore all’Ambiente del Comune di Tezze sul Brenta, con la passione per la bicicletta. Ne ha una da corsa e ricorda che la voglia di pedalare gliel’ha trasmessa sua mamma e che sono sempre andate a pedalare insieme. Volendo fare qualcosa di utile per i ragazzi del paese, il Comune di Tezze ha deciso di mettere in pratica un’azione concreta di sostenibilità ambientale, agendo sugli studenti delle medie e la loro possibilità di andare a scuola con la bicicletta.
«Perché si parla tanto – spiega l’Assessore – ma poi in concreto si fa poco. Ho fatto un seminario con Selle Royal sul mobility manager e mi è venuto in mente di realizzare questo progetto. Andando in estrema sintesi, abbiamo previsto un concorso a premi per cui più i ragazzi più usano la bici per andare a scuola e più vincono. All’inizio del concorso abbiamo inserito nella bicicletta un microchip, poi abbiamo creato dei varchi all’entrata di scuola. Appena i ragazzi arrivano, il varco rileva il microchip e quindi attesta l’entrata con la bici. Il regolamento è piuttosto ferreo, nel senso che valutiamo solamente l’entrata. Per cui se anche durante il giorno passano più volte, viene calcolato un solo ingresso».
Che cosa è venuto fuori?
Per questioni di privacy non possiamo tenere monitorato il percorso, ma solamente l’entrata. Però per i primi dieci seguiamo i chilometri che fanno. Quindi partiamo dalla via di casa, vediamo il percorso che fanno in bici e poi lo moltiplichiamo per tutte le entrate. Per fare un esempio, il ragazzo che sta vincendo ha fatto 170 entrate, quindi vuol dire che praticamente è andato a scuola tutti i giorni in bicicletta. Con la pioggia, il brutto tempo, sempre…
Cosa si vince?
Il premio alla fine è una mountain bike. E’ un progetto vincente, siamo alla terza edizione, si sono messi tutti d’impegno. Alla fine dell’anno scolastico, facciamo una festa conclusiva in cui premiamo i ragazzi, perché in ogni caso tutti quelli che partecipano al concorso ricevono un premio (in apertura la festa di giugno 2023). Parliamo di circa 200-250 ragazzi ogni anno e la cosa bella è che il vincitore è sempre sostenuto da tutti gli altri. Questo crea anche coesione, una comunità che si sta radicando e che cresce. Il progetto è stato poi preso con delibera e circolare dalla Provincia di Vicenza, che l’ha divulgato a tutti i Comuni limitrofi e mi pare che sette di questi lo abbiano recepito e abbiano fatto la stessa cosa. Credo ci sia allo studio anche qualcosa in tema di “bike to work” per gli adulti, ma il discorso è più complesso per ragioni amministrative ed è in mano alla Provincia.
Perché i ragazzi delle medie?
Perché sono grandi abbastanza e anche i genitori sono tranquilli a lasciarli andare a scuola da soli, con quelli delle elementari farebbero più fatica. Il bello è che prima del concorso alcuni non avevano la bicicletta e sono andati a recuperarne una dove capitava. Non potete immaginare con quali bici arrivavano alcuni.
I chip e i portali sono a carico del Comune?
Sì, abbiamo fatto un investimento iniziale. I chip li rigeneriamo ogni anno, li resettiamo e li riutilizziamo.
E’ vero che come padrino dell’iniziativa è intervenuto Filippo Pozzato?
L’ho conosciuto proprio per questa iniziativa. La prima volta mi chiedevo chi potesse essere il padrino che desse il premio ai ragazzi e mi è venuto in mente lui, perché comunque è un ciclista del territorio. L’ho conosciuto, ho chiesto gentilmente un incontro e lui mi ha detto subito di sì. Però non si rendeva conto e neppure noi di quanto entusiasmo ci fosse. La prima festa ha colpito tutti.
Come si svolge la festa di fine anno?
I ragazzi partecipano attraverso una biciclettata. Escono tutti da scuola in bici e arrivano al Parco dell’Amicizia. Dalla sede di Belvedere per arrivare a Tezze ci sono circa 6 chilometri, perché il nostro Comune si estende in orizzontale, quindi è piuttosto lungo. Arriviamo al Parco e lì c’è un festival della sostenibilità, dove i ragazzi si sono divisi in stand e ogni stand ha un tema. Di solito c’è qualcuno che parla dell’inquinamento o dell’acqua, ogni volta qualcosa di diverso. Poi abbiamo i Vigili che fanno lo stand sulla sicurezza stradale, quindi spiegano ai ragazzi come andare in bici. Abbiamo lo stand in cui si spiega la raccolta differenziata dei rifiuti. E poi c’è stato anche lo stand di un’azienda che vende bici in cui spiegavano come cambiare una ruota, la camera d’aria e altri aspetti più tecnici. Temi che riguardano la sostenibilità ambientale e il mondo bici.
La scuola sta per finire, a quando la festa 2024?
L’ultimo giorno di scuola, venerdì 7 giugno. E al 99 per cento ci sarà ancora Pozzato.