| 26 Agosto 2025

Una vecchia stazione, un nuovo bike hotel. Vasto attende il miracolo

Recuperare le vecchie stazioni ferroviarie dismesse in funzione cicloturistica è ormai un trend che si sta propagando per tutto il territorio italiano. Ultimo esempio quello di Vasto dove il recupero della stazione di Piazza Fiume è diventato un motrivo di discussione che sta coinvolgendo tutta la città.

L’idea di recuperare lo stabile – non solo in disuso ma in completo abbandono – viene proprio dal mondo cicloturistico, dalle associazioni locali che hanno lanciato l’idea di trasformare la stazione in un vero e proprio bike hotel che avrebbe, per la sua posizione, un particolare vantaggio.

Luigi Salvatorelli tra l’assessore allo sport Carlo Della Penna e il Sindaco Francesco Menna, sostenitori dell’idea
Luigi Salvatorelli tra l’assessore allo sport Carlo Della Penna e il Sindaco Francesco Menna, sostenitori dell’idea

In prima fila nella proposta di trasformare la struttura si è posto Luigi Salvatorelli, presidente del Ciclo Club che sfrutta anche la sua competenza lavorativa: «Io ho una grande impresa di costruzione, operiamo sul territorio da tre generazioni, ma sono anche un amante del ciclismo. Vedendo questa vecchia stazione abbandonata mi sono messo a ragionare. Girando per l’Italia con il nostro gruppo abbiamo visto che i bike hotel sono quelle strutture oggi pressoché indispensabili per chi va in bicicletta. Sarebbe bellissimo realizzarne uno lì, siamo a Vasto Marina, anche la posizione è ideale per celebrare il connubio mare-pista ciclabile».

Che cosa è necessario perché non si resti sul piano delle belle idee?

E’ il comune che deve rilevare tra provincia e regione questa struttura per poi fare un bando se recepiscono l’idea che abbiamo messo nero su bianco di realizzare un bike hotel. Io mi sono autoproposto per realizzarlo interamente a nostre spese.

La vecchia stazione oggi in totale stato di abbandono. Il suo recupero a scopo cicloturistico deve essere una priorità
La vecchia stazione oggi in totale stato di abbandono. Il suo recupero a scopo cicloturistico deve essere una priorità
Lo stabile della struttura della vecchia stazione che tipo di bike hotel consentirebbe?

E’ una bella struttura, che solo considerando lo stabile esistente consentirebbe di sviluppare almeno 7-10 stanze, strutturando un grande magazzino bici e posizionando la hall presso le vecchie biglietterie. Con spazio anche per un piacevole ristorantino dove magari prevedere un soggiorno a mezza pensione.

Che cosa consentirebbe di vedere ai cicloturisti?

Calcolate che praticamente parliamo di una struttura che starebbe sulla Costa dei Trabocchi, parliamo di una pista ciclabile meravigliosa che attraversa il vecchio tracciato e costeggia tutta la Costa Adriatica. Partendo da San Salvo si arriva fino a Pescara sempre su pizza ciclabile. Solo un paio di interruzioni facilmente aggirabili.

Il Ciclo Cloub Vasto si è fatto promotore dell’iniziativa di recupero della vecchia stazione
Il Ciclo Cloub Vasto si è fatto promotore dell’iniziativa di recupero della vecchia stazione
Il fatto che sia in stato di totale abbandono può essere un vantaggio nel doverla ributtar giù e ricostruire ex novo?

Per certi versi sì, salvando i perimetri e sventrandola internamente rifacendo un tetto in legno lamellare. Ma bisogna anche ragionare in termine strutturale perché ripartendo da zero si potrebbe anche pensare a una struttura in 3-4 piani e allora cambierebbero tutte le prospettive. A quel punto diverrebbe un albergo importante e sottolineo che la zona ne avrebbe anche molto bisogno.

Qual è la risposta della città e anche delle istituzioni alla vostra proposta?

La città sarebbe contentissima anche perché purtroppo negli ultimi anni abbiamo perso 2-3 alberghi a Vasto, quindi rifare un albergo a Vasto Marina come vastese sarebbe una bellissima notizia. Consideriamo anche che squadre e gruppi ciclistici farebbero sì che si organizzino eventi, già avviene oggi dove la ricettività alberghiera è lacunosa e ci si può trovare anche a doversi sobbarcare oltre 50 chilometri di spostamento per trovare una struttura dedicata al ciclista. Servono però le risposte delle istituzioni, il fatto che il presidente della Provincia è Francesco Menna che è anche il sindaco di Vasto ci dà un minimo di speranza.

Palazzo D’Avalos, gioiello cinquecentesco della città abruzzese, uno dei suoi maggiori richiami
Palazzo D’Avalos, gioiello cinquecentesco della città abruzzese, uno dei suoi maggiori richiami
Dal punto di vista cicloturistico Vasto che risposta ha e che cosa offre a chi viene per conoscerla?

Innanzitutto c’è un golfo con una spiaggia che ha una dimensione e una larghezza inusuali nella zona adriatica, parliamo di 100 metri di battigia, è spettacolare con un pontile in mezzo al mare. Abbiamo scogliere e trabocchi, monumenti storici come Palazzo D’Avalos, che risale addirittura al Cinquecento. Vasto ha sempre vissuto sul turismo, ma ha bisogno di un incentivo per chi viene in bici non dimenticando che parliamo di qualcosa in grande espansione. E noi siamo pronti a colmare questo gap…

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