| 5 Giugno 2025

Le “Ville à Vélo” del Tour de France: l’esempio di Rimini

Forse non tutti sanno che il Tour de France, oltre ad essere il massimo appuntamento del ciclismo professionistico su strada e tra i maggiori eventi sportivi al mondo, da cinque anni a questa parte si batte anche per una migliore mobilità ciclabile nelle città. Con la quinta edizione del marchio “Ville à Vélo du Tour de France” salgono infatti a 189 le città premiate per il loro impegno nella promozione della bicicletta attraverso infrastrutture, politiche di sicurezza e programmi educativi.  

Un traguardo significativo che riflette la crescente attenzione verso una mobilità sostenibile e inclusiva. Tanto che lo stesso Christian Prudhomme, direttore del Tour, ha sottolineato l’importanza di questo riconoscimento: «A cinque anni dalla sua creazione – ha dichiarato – il marchio “Ville à Vèlo” del Tour de France, pilastro del programma “L’Avenir à Vélo”, si è affermato come un punto di riferimento chiave nel panorama dello sviluppo ciclistico». Prudhomme ha aggiunto che quasi 13 milioni di persone beneficiano delle politiche attuate nelle città certificate, segno di un impegno concreto verso una mobilità più verde.  

Lo scorso anno Rimini ha ospitato l’arrivo della prima tappa del Tour de France, vinta da Romain Bardet
Lo scorso anno Rimini ha ospitato l’arrivo della prima tappa del Tour de France, vinta da Romain Bardet

Metropoli e piccoli centri

I criteri di valutazione sono rigorosi e tengono conto di diversi fattori: dalla realizzazione di piste ciclabili alla promozione di iniziative culturali e ricreative legate alla bicicletta. Le candidature devono dimostrare non solo le misure già adottate, ma anche i piani futuri per migliorare la ciclabilità. Come spiegato da Karine Bozzacchi, responsabile CSR del Tour de France, il riconoscimento valuta anche le realtà più piccole, dove progetti come l’introduzione di zone a 30 km/h possono fare la differenza.  

Infatti, tra le 43 città premiate nel 2025, spiccano sia grandi metropoli come Parigi e L’Aia sia piccoli comuni come Laveissière, con appena 540 abitanti (immagine in apertura, www.letour.fr).

Rimini è sempre più una città a misura di bici, adatta al commuting
Rimini è sempre più una città a misura di bici, adatta al commuting

Anche l’Emilia-Romagna

Poiché all’iniziativa possono partecipare tutte le città sede di tappa del Tour, anche estere, l’Italia vanta due presenze, Rimini e Piacenza, attraversate dalla “Grande Boucle” la scorsa estate, con una notevole ricaduta positiva in termini di immagine.

In particolare, Rimini è entrata a far parte di questo prestigioso network, ottenendo l’etichetta di “2 biciclette” (in una scala da 1 a 4) nella quarta edizione del premio. La città romagnola è stata premiata come “città ospitante con una politica strutturata per promuovere il ciclismo”, riconoscendone gli sforzi nella creazione di una mobilità più sostenibile.  

Nella valutazione ufficiale, gli esperti del Tour de France hanno particolarmente apprezzato l’importante opera di riqualificazione urbana che ha interessato Rimini, a partire dalla riconfigurazione degli spazi pubblici a misura di ciclista e pedone. Ad esempio, tra gli interventi più significativi, figura la riduzione del traffico automobilistico in aree strategiche, compresi alcuni tratti del celebre lungomare, trasformati in zone più vivibili e adatte alla mobilità attiva.  

Sull’onda del Tour de France, la DMC Visit Rimini ha proposto vari pacchetti per scoprire il territorio in bici (foto www.visitrimini.com)
Sull’onda del Tour de France, la DMC Visit Rimini ha proposto vari pacchetti per scoprire il territorio in bici (foto www.visitrimini.com)

Nel 2026 a Rimini ci sarà Velo-City

Con un punteggio di 48 punti, Rimini si è dunque aggiudicata il riconoscimento distinguendosi tra 24 città candidate. Tra i progetti più apprezzati figurano: le iniziative per la diffusione delle cargo bike, la partecipazione a progetti europei di logistica urbana sostenibile e soprattutto la Bicipolitana, una rete ciclabile estesa per 130 km che attraversa l’intero territorio comunale.  

Questo riconoscimento internazionale conferma come Rimini, seguendo l’esempio delle altre città ciclabili europee, stia lavorando concretamente per diventare un modello di mobilità sostenibile. E non è un caso che al termine dell’imminente conferenza Velo-City che si terrà dal 10 al 13 giugno a Danzica, in Polonia, Rimini ne raccoglierà il testimone per diventare essa stessa, nel 2026, la capitale mondiale della mobilità ciclabile.

Tour de France – Ville à Vélo

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