Quando si parla delle bici Gios, si argomenta lo stato dell’arte della bicicletta, così come è nata e come è ancora oggi. C’è quel pizzico di modernità perché è così che deve essere, ma la gratificazione estetica arriva proprio da quell’accostamento con il passato.
Gios Rally è l’ultima creazione dell’artigiano torinese, una bicicletta in acciaio e con freni tradizionali, una bici senza età. Forcella arcuata in avanti e possibilità di montare pneumatici fino a 35 millimetri di sezione. Vediamola nel dettaglio.
Gios Rally, ci piace chiamarla anche back to basic
Un ritorno alle basi, all’essenzialità, a quello che rappresenta la bicicletta per molti utilizzatori. Uno strumento semplice da usare sempre e su ogni terreno, per piacere e anche per necessità, una bici con telaio in lega metallica. Il telaio è in acciaio e si basa sulle tubazioni Columbus Spirit unite tra loro con la tecnica della saldobrasatura e le congiunzioni sono in alcuni punti strategici. Tutto rigorosamente eseguito a Torino. La forma delle tubazioni è assolutamente tradizionale, rotonda e con volumi ridotti, fattore che influisce in modo esponenziale sul design della Rally. Essenziale per l’appunto, a tratti esile e sempre elegante.
Lo sterzo ha le sedi da 1”1/8 con le calotte esterne per i cuscinetti. Il movimento centrale è con il passo italiano, come vuole la tradizione telaistica. Il reggisella ha un diametro da 27,2 millimetri. C’è la possibilità di montare anche un portapacchi. Ovviamente c’è spazio per montare il deragliatore per il doppio plateau. Come accennato in precedenza il passaggio per gli pneumatici è ampio, davanti e dietro, fino ad una larghezza di 35 millimetri. Oggi si chiama anche gravel, oppure all-round, a noi piace definirla semplicemente una bici Gios in acciaio che gratifica ovunque e chiunque La Gios Rally è disponibile su richiesta e su misura.
Il successo è nella semplicità
Quando si argomentano biciclette del genere non deve mancare il contributo di chi ha messo mano al progetto. Il rappresentante migliore è proprio l’ideatore, ovvero Marco Gios, colui che porta avanti la storica azienda. «La Rally è nata con l’obiettivo di accontentare chi non digerisce ancora oggi il freno a disco e rimane affezionato a biciclette del genere. Abbiamo preso in prestito – prosegue Gios – un vecchio trucco utilizzato sulle biciclette anni Settanta che veniva chiamato mezza corsa, ovvero un passaggio ruota più generoso ed un freno ad archetto più lungo. Una soluzione non semplice in ottica moderna – conclude Gios – ma l’italianissima Miche ci ha aiutato in questo ed infatti, i freni che montiamo sulla Rally arrivano proprio dall’azienda veneta. Mi piace definire la Rally, una bicicletta frutto del successo della semplicità».