E’ possibile migliorare la propria bicicletta entry level, renderla più performante e metterla al pari di bici con allestimento di medio livello? Certamente e non è troppo complicato farlo, non è eccessivamente costoso anche se è necessario porsi dei limiti in termini di budget e fare delle scelte ben precise.
Cerchiamo di entrare nel cuore dell’argomento, fornendo delle indicazioni utili e qualche consiglio per migliorare la resa tecnica complessiva del mezzo, da strada e gravel, risparmiando qualche grammo, il tutto con un esborso “sopportabile” per le tasche.
Le ruote fanno la differenza
Nel miglioramento reale di una bici, a prescindere dal livello, la parte del leone è giocata dalle ruote. E’ il componente principe ed è anche uno dei più costosi. E’ pur vero che se vogliamo migliorare una bici di basso o medio livello è possibile considerare anche delle ruote moderne, ma con cerchio in alluminio, non per forza in carbonio.
Un buon esempio è quello delle DT Swiss Aero, ruote tecniche ed efficienti, accattivanti nel design, con un valore alla bilancia contenuto (considerando la gamma delle ruote in lega) e molto interessanti in fatto di prezzo. 600 euro giustificano un miglioramento notevole di prestazioni, affidabilità e piacere di guida, con alcune caratteristiche di modernità come il fatto di poter montare degli pneumatici tubeless.
Anche Fulcrum offre delle soluzioni all’altezza e in ambito gravel le Rapid Red con cerchio in alluminio risultano molto più che un compromesso, ruote adottate per allestire bici racing. Questi sono solo due esempi. Il mercato offre diverse opzioni e diventa importante focalizzarsi sul proprio budget, se l’obiettivo principale è il risparmio di peso, l’affidabilità a 360 gradi, oppure il giusto compromesso tra i due fattori.
Un approccio diverso
E se facessimo passare in secondo piano le ruote? Non vuol dire sacrificare l’ambizione, rinunciare ad un regalo o gratificazione personale, ma piuttosto guardare ad ampio spettro la bicicletta agendo su componenti diversi. La catena, il pacco pignoni ed il movimento centrale, i pedali e gli pneumatici, la sella e la curva manubrio. Più in là nel tempo penseremo alle ruote, magari con ambizioni di spesa più alte.
La componentistica che abbiamo citato ci permetterà di incrementare notevolmente la scorrevolezza, con un feeling generale migliore e di migliore qualità. Il risparmio di peso è buono, ma al tempo stesso non vengono sacrificate la durata e la possibilità di sfruttare ogni singolo componente al 100% delle potenzialità. Il tutto può essere riassunto con una spesa di poco superiore agli 800 euro (comunque al di sotto di quota 1.000). Significa migliorare la bicicletta rimanendo in una fascia di bici dove ha senso spendere quella cifra. Andare oltre sarebbe contro logica e risulterebbe più conveniente cambiare bici salendo di categoria.
La trasmissione
Sostituire i pignoni con quelli normalmente montati su bici di media gamma, come ad esempio Shimano Ultegra e/o Sram Force, sfruttabili anche in ambito gravel. Cambiare la catena con una della medesima famiglia (esistono anche delle ottime soluzioni after market, ma è facile pensare ad una spesa maggiore) e così anche per quello che concerne il movimento centrale.
Il risparmio di attriti è notevole e l’esperienza in bici risulta migliore. Non che i prodotti entry level siano da buttare, ma il tutto è da contestualizzare in un segmento dove l’obiettivo principale è l’abbassamento dei costi. Montare una sistema di medio livello con uno sviluppo che strizza l’occhio al mondo dell’agonismo offre molti vantaggi prestazionali. La spesa per questo pacchetto potrebbe aggirarsi intorno ai 150 euro.
I pedali
I vantaggi principali che si ottengono con i pedali di media gamma, sono un risparmio di peso ed aumento delle prestazioni per via di una superficie di appoggio più ampia, talvolta anche grazie ad un range di customizzazione maggiore del grado di tensione.
I prezzi di listino per pedali di media gamma, da molti utilizzati anche per gareggiare, si aggirano intorno ai 120 euro di media.
Sella e manubrio
Per quanto concerne le selle è meglio orientare le proprie scelte su quelle con telaio in lega e di una fascia media. Non di rado mutuano buona parte delle peculiarità dall’alta gamma (carbonio a parte) e costano meno. Siamo intorno ai 200 euro di listino, poco più, poco meno. Riteniamo questa scelta ancor più valida se contestualizzata al gravel.
Importantissima è la scelta di un manubrio ergonomico con design moderno, uno con svasatura esterna (flare), funzionale, comodo e porta dei vantaggi nella conduzione della bici con i freni a disco, tanto su strada, ancora di più sullo sterrato. Carbonio o alluminio? I manubri in carbonio di qualità sono costosi, siamo oltre i 300 euro circa. A parità di categoria quelli in alluminio costano la metà (anche meno) e non presentano differenze di peso esponenziali.
La bicicletta migliora (tanto) con buoni pneumatici
Così come per la sella (quest’ultima ha un grado di soggettività importantissimo in fatto di percezione del comfort), gli pneumatici fanno parte di quel pool di componenti dove non si dovrebbe mai lesinare. Tubeless o copertocino, da usare tutti i giorni o solo un paio di volte a settimana, le gomme condizionano in modo esponenziale la guida, la sicurezza e devono garantire una protezione adeguata.
I tubeless sono mediamente più cari (circa 20 euro a parità di prodotto) rispetto ai copertoncini, ai quali bisogna aggiungere le camere d’aria, ma sono più longevi e ci aiutano nel contrastare meglio forature, pizzicature e hanno un grado di “comfort funzionale” maggiore/migliore.
I copertocini sono più semplici da gestire anche nel proprio garage. Ma, uno pneumatico di buon livello è il primo componente che ci trasmette un feeling migliorato della nostra bici, quando lei costa 1-000 euro, oppure 15.000.
In conclusione
Il mercato attuale offre tante opzioni, talvolta troppe e si rischia di fare confusione. E’ importante porsi dei limiti, dettati dal budget a disposizione, da preferenze personali e non in ultimo da una sorta di equilibrio legato al mezzo meccanico che abbiamo a disposizione.
Il tuning della bicicletta è divertente, non è troppo complicato ed il risultato finale è gratificazione pura, ma si rischia di andare oltre il valore reale della bicicletta. Rimanendo in una categoria entry level/media è fondamentale trovare il giusto compromesso.