| 15 Febbraio 2024

Lo stile della ciclista: anche l’occhio vuole la sua parte

Se per un atleta professionista la performance è l’unica cosa che conta, per gli amanti delle due ruote che sia per uscite regolari o occasionali il sapersi vestire bene è una aspetto che piace curare. La qualità dei materiali in questi ultimi anni ha fatto passi da gigante e i tessuti tecnici oggi sono alla portata di tutti.

Ma anche l’occhio vuole la sua parte ed ecco che nell’ultimo decennio i ciclisti e i brand si sono accorti che l’estetica ha sempre più valore nel mondo delle due ruote. Questo indipendentemente dalla specialità o dal motivo che ci porta in sella. Le donne, sempre più praticanti, sono trainanti in questo senso e hanno portato stile ed eleganza anche sulla bicicletta. Abbiamo chiesto un parere a Dalia Muccioli, ex elite e campionessa italiana nel 2013, che oggi collabora con brand ed è ambassador per eventi e marchi. 

Dalia Muccioli è stata campionessa italiana elite nel 2013
Dalia Muccioli è stata campionessa italiana elite nel 2013

Qualità per le donne

Con la crescita della quota rosa nel mondo delle due ruote, anche i brand hanno iniziato a investire sull’abbigliamento dedicato. Di conseguenza c’è stata anche una trasformazione in ottica di eleganza e stile. «Anno dopo anno – spiega Dalia Muccioli – vediamo come tantissimi brand stanno investendo sul vestiario e infatti abbiamo ad esempio vari marchi che come può essere Pas Normal Studio, come può essere Rapha, che probabilmente è stato il primo a lanciare un po’ la moda e lo stile in bici o anche Maap e tanti altri brand che puntano molto di più sullo stile in bici. Ci sono tantissimi marchi che puntano sul materiale buono, sull’estetica e sui colori. A parer mio è molto bello vedere in giro uomini e donne, soprattutto d’estate che sfoggiano outfit e ci tengono nel curare il dettaglio

«Ho notato – dice – una grande crescita nella rendita dei materiali soprattutto per l’inverno, Assos ne è un esempio. Ovviamente d’estate magari te ne accorgi un po’ meno. Però comunque noti la maglia con la quale sudi un pochino di più o sudi un pochino di meno, che assorbe più o meno il sudore. D’inverno invece, ho notato una grande differenza con il passato. Si può uscire tranquillamente vestiti bene con un buon intimo, una buona giacca e un pantalone e si sta molto caldi. Quindi anche a livello tecnico c’è stato un miglioramento netto»

Colori e abbinamenti sono l’abc del ciclista
Colori e abbinamenti sono l’abc del ciclista

Design curato

Sempre più edizioni limitate e capsule collection si sono ritagliate il proprio spazio nel vestiario da bici. Così come molti stilisti hanno firmato grafiche su maglie e capi da ciclismo. Il design ha fatto passi da gigante in questo settore. L’attenzione al modello femminile ora passa non solo dall’estetica ma anche dalla sua costruzione.

«Basta vedere – fa notare Dalia Muccioli – che ora alcuni brand fanno il pantaloncino con il fondello da donna e il pantaloncino con il fondello maschile. Nella linea femminile si punta su colori un pochino più accesi anche se in realtà adesso abbiamo visto che anche l’uomo magari va in giro con la maglia rosa o fantasie un po’ più eccentriche. Alé sotto questo punto di vista è d’esempio con le sue trame floreali o edizioni limitate che rappresentano molto il gusto femminile.

«A livello di vestibilità la donna – spiega – è sempre più presa in considerazione. Ci sono differenze che agevolano il fitting e rendono i capi più comodi. Questo è un argomento su cui è bene sensibilizzare, soprattutto per quanto riguarda il pantaloncino, perché la maglia da donna può essere un pochino più sfiancata e può avere la forma un po’ più femminile, però è alle volte simile. Mentre il pantaloncino per il taglio, la cucitura e soprattutto il fondello può fare la differenza. Il comfort è figlio della tecnicità, quindi investire su un buon abbigliamento ti restituisce anche comodità. Poi bisogna sottolineare che un indumento tecnico che paghi un po’ di più dura anche più a lungo».

Stile e bici per Dalia sono due mondi che si incontrano spesso
Stile e bici per Dalia sono due mondi che si incontrano spesso

Abbinamenti

Che si tratti di una e-bike, gravel o bici da corsa, gli accessori del ciclista cambiano la forma ma rimangono gli stessi. Divertirsi negli abbinamenti di colori e tipologia è un esercizio che coinvolge tutti.

«Il casco – sottolinea Dalia – ha quasi sempre una vestibilità unisex. C’è magari l’attenzione nel fare una taglia un po’ più piccola oppure aggiungendo colorazioni più femminili. Oppure con particolari costruttivi per tenere la coda, avendo comunque le regolazioni a disposizione. Stesso discorso per gli scarpini. La scelta in quel caso diventa molto personale in base al piede.

«Sicuramente il guantino e il calzino sono accessori con cui si ci può divertire negli abbinamenti perché si accostano agli occhiali oppure al colore del casco. Tante combinazioni cui, ci tengo a sottolineare, non guardano solo le donne ma anche l’uomo è ormai molto attento a certe cose quando esce in bici».

Coordinare vestiario e bici è un altro dettaglio che strizza l’occhio all’estetica
Coordinare vestiario e bici è un altro dettaglio che strizza l’occhio all’estetica

Gusto personale

Come per la vita di tutti i giorni, lo stile è qualcosa di proprio. Ci sono mode che si possono seguire, ma il gusto personale rimane la cosa più importante. Come per Dalia cui piace aprire l’armadio e adattare l’outfit alla tipologia di bici e al colore.

«Mi piacciono molto i colori – conclude – per esempio, maglia fucsia e pantalone magari marrone. Però è ovvio che devo stare attenta che il colore della bici che combaci, perché anche quella è una cosa molto importante. Ad esempio l’altra settimana sono uscita con la gravel in colorazione marrone e quindi ho messo il pantalone marrone e la maglia fucsia. Chi ha più bici sta attento anche a questi particolari. 

«Il ciclismo italiano è sempre stato abituato, figlio delle dell’affiliazione alle squadre, a vestirsi sempre con l’abbigliamento della società di cui si fa parte. Ultimamente si sta andando sempre più a ricercare la qualità e l’estetica e questo piace sempre di più a tutti».

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