| 19 Ottobre 2024

Se volete il gravel race, Aurum Manto è la bicicletta

Aurum Manto è una bicicletta che nasce in modo specifico per il gravel race, quello da sparo con gare in linea da coppa del mondo, ma anche le prove endurance/ultracycling più iconiche.

La Manto si basa su un telaio full carbon costruito secondo i canoni e le specifiche Aurum (non è un monoscocca tradizionale). E’ così anche il design e l’impatto estetico, tra eleganza e raffinatezza, essenzialità e quel pizzico di aggressività. Vediamo le peculiarità della Aurum Manto.

La prima gravel di Aurum

La tecnica di costruzione utilizzata per la Manto è la medesima utilizzata per la bici da strada, ma con un layup customizzato delle fibre di carbonio. Obiettivo, essere più resistente, ma anche confortevole il giusto, dissipare buona parte delle vibrazioni. Per i disegni di ogni singola tubazione sono stati utilizzati due modelli differenti di software a conferma di una ricerca e una qualità non indifferente. La combinazione dei dati provenienti da due fonti diverse è votata all’ottimizzazione delle forme e degli spessori del carbonio.

Inoltre anche la Manto adotta alcune soluzioni dei componenti, come la Magma. Ad esempio il reggisella rotondo da 27,2 millimetri di diametro, le sedi T47 filettate per il movimento centrale. A queste si aggiunge anche il forcellino UDH che diventa sempre più una sorta di standard internazionale. Significa anche una semplicità in caso di manutenzione e una sorta di interazione aumentata con componenti di marche diverse. Non in ultimo, il forcellino del deragliatore che può essere rimosso. La Manto è compatibile con la corona singola e con il doppio plateau.

Borse solo per le gare

Le uniche rivettature filettate che supportano un piccolo bag sono quelle presenti sulla tubazione orizzontale. La Aurum Manto nasce per essere competitiva e meno se pensata in ottica bikepacking. Si possono montare borse applicate con i cinturini a velcro, dietro la sella e all’interno del triangolo principale.

Non ci sono fori sugli steli della forcella, all’interno del triangolo e sui profilati del carro posteriore. La tolleranza massima dichiarata per il passaggio degli pneumatici, anteriore e posteriore è di 45 millimetri.

Juanjo Pereira è il marketing manager di Aurum Bikes
Juanjo Pereira è il marketing manager di Aurum Bikes

Badlands, il banco di prova

Dopo aver presentato la nuova versione della Magma ed essere stati a diretto contatto con Il Pistolero, Alberto Contador, avendo toccato con mano il suo essere esigente in fatto di tecnica del mezzo, ci viene da pensare quanto ha fatto “tribolare” gli ingegneri per lo sviluppo della prima gravel del marchio spagnolo.

«Le richieste di Alberto sono state severe», ci racconta Juanjo Pereira, responsabile marketing Aurum, persona che lavora a stretto contatto di Contador. «Le linee guida del progetto gravel dettato da Contador sono state chiare fin da subito, ovvero disegnare una bici con forme in grado di richiamare la famiglia Aurum, ma con le specifiche adatte per fare gravel, competere ed essere veloci in ambito off-road.

«Zero compromessi – conclude Pereira – per un perfetto equilibrio tra performance, qualità superiore dei materiali e piena sfruttabilità del mezzo anche sulle lunghe distanze, dove anche l’aerodinamica gioca un ruolo fondamentale. Il banco di prova ultimo è stato la massacrante Badlands e le risposte del mezzo sono state eccellenti, hanno sorpreso noi per primi».

Disponibile in cinque misure

Le taglie disponibili sono cinque, dalla 48 alla 58. Gli allestimenti sono diversi e cambiano molto in base alla tipologia di ruote. Tutti si basano sulle piattaforme Shimano GRX Di2 a 12 rapporti e doppia corona anteriore, sul pacchetto Sram Force AXS con monocorna ed lo Sram Rival. I prezzi di listino per la bici completa partono da 5.746 euro.

Aurum

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