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| 17 Novembre 2025

Wool e Grid, l’intimo da donna per l’inverno secondo Alé Cycling

E’ nei mesi più freddi che si capisce davvero quanto conti l’intimo tecnico. Un buon baselayer non è solo un dettaglio: determina comfort, gestione dell’umidità e sensazione termica per tutta l’uscita. L’inverno mette alla prova ogni ciclista, e la capacità di restare asciutti e costanti con la temperatura corporea diventa un elemento chiave. In questo scenario si inserisce il lavoro di Alé Cycling, azienda veronese che negli anni ha sviluppato un approccio estremamente tecnico all’abbigliamento femminile, valorizzando vestibilità, leggerezza e performance reali su strada.

Le maglie intime donna Wool e Grid rappresentano due soluzioni complementari, pensate per affrontare climi diversi ma con la stessa ricerca sulla termoregolazione. Un punto che trova conferma anche nell’esperienza diretta di Giada Borgato, ambassador Alé, che le utilizza quotidianamente e ci ha aiutato a conoscerle meglio per questo approfondimento.

Alé Cycling, Giada Borgato
Giada Borgato, ex professionista, veste Alé Cycling
Giada Borgato, ex professionista, veste Alé Cycling

Wool, la naturalezza della lana

La maglia intima Wool di Alé Cycling nasce per offrire alle cicliste un equilibrio ideale fra calore, comfort e gestione dell’umidità. Il suo punto di forza è il tessuto: un blend raffinato composto da lana (45 per cento), poliammide (25 per cento), polipropilene (15 per cento), poliestere (10 per cento) ed elastan (5 per cento). Questa combinazione sfrutta la naturale capacità termoregolatrice della lana, capace di mantenere costante la temperatura del corpo limitando la sensazione di umido e offrendo un comfort sorprendente anche nelle giornate più fredde. La leggerezza è un altro elemento distintivo: appena 125 grammi, merito anche della costruzione seamless che elimina le cuciture e aumenta la libertà di movimento.

Il range di utilizzo va dai 2 ai 18 gradi: una forbice ampia che rende la Wool estremamente versatile. E’ una maglia che resta confortevole anche quando si aumenta il ritmo, perché la capacità di assorbire e disperdere l’umidità evita che si formi quella fastidiosa sensazione di bagnato sotto il giubbino.

Un altro vantaggio di questo capo intimo è la resistenza agli odori, caratteristica fondamentale per chi si allena spesso e per chi, come molte cicliste, cerca un intimo che resti fresco e gradevole anche dopo uscite lunghe. Il prezzo consigliato da Alé Cycling è di 85 euro.

Grid, tecnologia Polartec

La maglia intima Grid rappresenta l’alternativa più leggera e più traspirante della gamma. Qui il protagonista è il Polartec® Power Grid, un tessuto brevettato concepito per garantire termoregolazione avanzata e una gestione dell’umidità estremamente rapida. La struttura a griglia interna aumenta la capacità del tessuto di intrappolare il calore generato dal corpo, mentre i canali vuoti facilitano la dispersione del sudore e l’asciugatura immediata. Ne risulta un intimo perfetto per gli allenamenti invernali più intensi o per chi tende a scaldarsi velocemente.

La Grid pesa appena 100 grammi, risultando ancora più leggera della versione Wool. La composizione (91 per cento poliestere in gran parte riciclato e 9 per cento elastan) la rende morbida, elastica e molto confortevole anche nelle giornate più dinamiche. E’ indicata per temperature fredde, ma può essere usata anche quando il termometro sale: Giada Borgato ricorda infatti che “molto dipende da ciò che si indossa sopra”, perché il baselayer è solo un elemento dell’intero sistema di stratificazione. «Nel mio caso – spiega Giada – rispetto alla lana, la Grid è quella che utilizzo prima di passare alla Wool». Un intimo ideale quindi per allenamenti autunnali, giornate umide o uscite ad alta intensità.

Un aspetto apprezzato è la resistenza agli odori: anche dopo molte ore, il tessuto non sviluppa quella sensazione sgradevole tipica di alcuni capi sintetici. Il prezzo proposto per questo intimo in questo caso è di 95 euro.

L’esperienza di Giada

Giada Borgato conosce bene entrambe le maglie: le alterna costantemente a seconda delle condizioni climatiche e del tipo di uscita. La sua preferenza va alla Wool.

«Questa maglia – dice Giada – è bellissima sia esteticamente che tecnicamente. La uso già quando fuori ci sono 15 gradi. Un aspetto davvero pratico e comodo è il suo colletto alto: questo fa sì che io non debba mettere anche la fascia attorno al collo. Apprezzo poi molto anche il fatto di restare asciutta. Pure se si suda non sei mai inzuppata e d’inverno è una cosa fondamentale per non ammalarsi o per sentire addosso quella spiacevole sensazione di freddo-bagnato. C’è un isolamento termico costante».

La Grid entra in gioco nei giorni più miti o quando si affrontano uscite intense. Giada la sceglie quando serve qualcosa di più leggero, soprattutto per evitare l’eccesso di calore nelle salite o nelle giornate di sole invernale. In generale, porta sempre con sé entrambe, perché nel suo approccio alla stratificazione ama avere la possibilità di adattarsi rapidamente. Durante le giornate al Giro d’Italia, dove è in veste di commentatrice Rai in moto, pertanto non va in bici ma corre o cammina, la Grid le torna utile anche per il running, confermando la sua versatilità. Ma le torna utile persino in moto: sopra deve coprirsi con il giacca specifica che con le protezioni è piuttosto pesante e sotto le basta un intimo tecnico.

«Un altro elemento che vorrei evidenziare – aggiunge Borgato – riguarda la vestibilità di queste maglie. La linea donna di Alé è aderente ma non costrittiva, segue le forme senza stringere e “non fa grinze”, qualità preziosa quando si indossa un capo a contatto diretto con la pelle».

Alé Cycling, Giada Borgato
Giada Borgato durante il Giro d’Italia: sia in pianura che nei tapponi di montagna indossa l’intimo di Alé Cycling
Alé Cycling, Giada Borgato
Giada Borgato durante il Giro d’Italia: sia in pianura che nei tapponi di montagna indossa l’intimo di Alé Cycling

Cattivi odori addio

Il racconto di Giada Borgato diventa una piccola guida pratica su come vestirsi d’inverno. «Il segreto – dice – sta nel conoscere bene la propria sensibilità al freddo e scegliere con cura gli strati. Io poi sono un bel tester, in quanto sono una vera “freddolosa”! E il mio abbigliamento ideale per la bici si costruisce proprio partendo dall’intimo. In genere uso il bra Alé, una delle due maglie Grid o Wool a seconda della temperatura, e poi un capo primaverile, sopra il quale aggiungo un gilet leggero.

«In questo modo evito l’antivento puro che tende a far sudare. Quando il clima invece si irrigidisce per davvero, elimino il primaverile e indosso il giubbino invernale e riesco comunque a restare coperta senza dover indossare troppi capi».

Infine chiudiamo con una testimonianza di quanto specificato nelle “schede tecniche” di Wool e Grid: gli odori. E’ stata la prima cosa cosa che ci ha detto Borgato quando abbiamo iniziato a parlarne. «Apprezzo moltissimo fatto che sia la Wool che la Grid non trattengano cattivi odori, un aspetto che considero fondamentale, specie quando sei con gli altri o appunto dopo una giornata in moto al Giro. Sono maglie che non puzzano neanche dopo diversi lavaggi. Cosa che non avviene con molti altri capi tecnici che in qualche modo tendono a trattenere certi odori. E questo è un altro motivo per cui le uso sempre».

La sua esperienza quotidiana conferma che l’intimo giusto cambia davvero la percezione dell’inverno. Perché pedalare bene, anche d’inverno, comincia sempre da ciò che si indossa a contatto con la pelle.

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