| 10 Agosto 2025

Aprire un negozio di bici ad Amatrice. Sognando una scuola di mtb…

Lasciare la frenesia dell’hinterland milanese per andare a vivere tra gli Appennini. E non in una zona qualunque, ma ad Amatrice, la città in cui la data del 24 agosto 2016 ha provocato un solco così profondo che oggi si distingue tra il prima e dopo. In quel solco, il terremoto, ci ha scaraventato le case e le vite di 237 abitanti. E’ la storia di un meccanico di bici, con un passato da discesista negli anni ‘90 della Mtb. La storia di Francesco Pasquini, titolare di E-bike Service Amatrice.

All’interno del negozio campeggiano varie e-bike, tra cui quelle del marchio Thok
All’interno del negozio campeggiano varie e-bike, tra cui quelle del marchio Thok
Francesco, come sei finito a vivere ad Amatrice?

Ho fatto il meccanico di bici per quasi 40 anni, con un’officina a Nerviano, in provincia di Milano. Negli anni ’90 mi sono appassionato alla mountain bike, gareggiando nel downhill. Ho vinto un titolo regionale ligure da elite, sono arrivato secondo agli Italiani in categoria Master 1 ed ho anche partecipato a qualche prova di Coppa del mondo, ma poi ho rallentato per il lavoro e la famiglia. Nel frattempo, però, sono diventato Maestro di mountain bike di secondo livello. All’epoca ce n’erano davvero pochi in Italia. 

E poi cos’è successo?

Dopo anni di vita in Lombardia, ho sentito il bisogno di cambiare. Sapete, la Pianura Padana è una tra le zone più inquinate d’Europa ed ho iniziato a rivalutare l’importanza della salute e dell’ambiente. 

E’ stata solo una questione di benessere fisico o anche di rapporti sociali?

Anche di rapporti sociali. In Lombardia, almeno nelle periferie per la mia esperienza, tutto ruota attorno al lavoro. Se cerchi qualcosa di più, come una comunità accogliente o un contatto autentico con le persone, è difficile trovarlo. Ad Amatrice ho scoperto un’altra dimensione. Mia moglie Angela è una pittrice originaria di queste zone ed io ci venivo in vacanza già prima del terremoto. Quella notte del 2016 eravamo qui, a Cornillo Nuovo, una frazione a 5 chilometri da Amatrice. Nostro figlio aveva appena 40 giorni. La casa fortunatamente resistette. Fu uno shock, lei perdette amici e parenti. Ma, nonostante tutto, ci ho messo poco per innamorarmi di questi luoghi. Mi ricordavano di quando da piccolo andavo dai miei in Garfagnana…

Il negozio è collocato nel prefabbricato del centro commerciale, costruito dopo il terremoto del 2016
Il negozio è collocato nel prefabbricato del centro commerciale, costruito dopo il terremoto del 2016
L’idea di aprire un negozio di bici com’è nata?

Due anni fa ho letto dell’Appennino Bike Tour (nella foto di apertura, Francesco, a sinistra, è proprio con il coordinatore dell’ABT, Enrico Della Torre, ndr) e ho pensato che si potesse fare qualcosa per valorizzare il territorio. Ho parlato con il sindaco e ho deciso di trasferirmi. L’idea era avviare un noleggio bici, un punto assistenza e contribuire a ripristinare la sentieristica. 

E quest’ultima come ti è parsa?

Qui ci sono percorsi adatti alle mountain bike, ma spesso sono abbandonati. Ora però è stato approvato un Piano operativo per ripristinarli e renderli ciclabili. Ci sono in ballo alcuni milioni di euro, quindi cifre importanti per ripristinare e mantenere la sentieristica, A settembre si parte, perciò penso che già dall’anno prossimo ci saranno dei percorsi da fare.

Il Lago di Campotosto, nei pressi di Amatrice, è una delle mete del Cammino nelle Terre Mutate, con tracce sia per ciclisti che per camminatori
Il Lago di Campotosto, nei pressi di Amatrice, è una delle mete del Cammino nelle Terre Mutate, con tracce sia per ciclisti che per camminatori
Immaginiamo le difficoltà iniziali di trasferire la tua attività in un contesto completamente diverso…

Le difficoltà ci sono tuttora, ma credo in questo posto. Non sono venuto per fare business, ma per vivere meglio. Voglio che mio figlio cresca in un ambiente sano, dove la sera, prima di addormentarti, puoi vedere la Via Lattea ad occhio nudo. In città queste cose te le scordi, ma hanno un valore, secondo me.

Oltre al negozio ti occupi anche di accompagnare gruppi in mountain bike?

Al momento no, perché divido il tempo tra il negozio e la famiglia. Per cui per le escursioni mi appoggio a Laga 4 Trek. Ma ho accompagnato alcuni ragazzini e mi piacerebbe aprire una scuola di mountain bike. Al negozio mi occupo di vendita, noleggio e assistenza, soprattutto su bici elettriche. Il sogno è contribuire a far rinascere questa terra, pedalando.

Pensi che i cicloturisti che arrivino qui condividano questa tua sensibilità?

Non tutti la esprimono, ma secondo me la gente ha bisogno di natura. Venire qui non è solo mangiare un’amatriciana (la fanno buona anche a Roma) ma immergersi in un territorio unico. Questa terra ha tanto da offrire, eppure è ancora poco valorizzata.

Una delle e-bike di Francesco. Il mezzo ideale per scoprire i Monti della Laga
Una delle e-bike di Francesco. Il mezzo ideale per scoprire i Monti della Laga
Oltre (ovviamente) alla ricostruzione, cosa servirebbe per risollevare il territorio?

Bisogna puntare su ciò che c’è. Una natura fantastica. Quando vado a letto sento i  lupi ululare e i cervi bramire nei boschi. Dobbiamo sfruttare queste risorse senza stravolgerle. L’Appennino Bike Tour così come il Cammino nelle Terre Mutate sono progetti importanti, perché portano attenzione su aree spesso dimenticate. Io, bene o male, ho frequentato sia le Alpi che l’Appennino, e posso dire che l’Appennino ha quella magia… Ha una storia diversa, un mangiare diverso. Ecco: l’Appennino e il Centro Italia hanno una cultura completamente differente, unica. E andrebbe valorizzata.

E-bike Service Amatrice

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