SPOLETO – Ieri, oltre al noto Festival dei Due Mondi, Spoleto ha ospitato anche una tappa dell’ABT Festival, l’evento itinerante che accompagna e promuove l’Appennino Bike Tour (ABT), la grande ciclovia che collega la Liguria alla Sicilia. In mattinata c’è stata anche una pedalata sul tracciato dell’ex-ferrovia Spoleto-Norcia con partenza da Piazza Garibaldi (foto di apertura) dove è stato allestito il villaggio dell’ABT Festival. Nel pomeriggio, invece, a margine del Forum Regionale sullo Sviluppo Sostenibile dell’Appennino, abbiamo chiesto ad Enrico Della Torre, direttore generale di Vivi Appennino e coordinatore dell’Appennino Bike Tour, di chiarire la connessione tra il festival e la ciclovia, delineando una visione ambiziosa per il futuro del cicloturismo in Italia.

Destinazione Appennino
«L’Appennino Bike Tour è una direttrice di 3.100 km che unisce tutto il territorio appenninico – ricorda Della Torre – ma il festival è il motore che lo anima: portiamo il cuore dell’Appennino nelle piazze, facciamo conoscere le sue eccellenze, mappiamo percorsi e creiamo connessioni». Un lavoro che trasforma la ciclovia da semplice itinerario a piattaforma di sviluppo, dove sport, cultura e economia si intrecciano.
L’idea di fondo è rivoluzionaria: «Promuoviamo l’Appennino come destinazione unica, da nord a sud, superando i campanilismi. Non vendiamo singoli borghi o regioni, ma un’esperienza integrata di turismo lento, dove la bicicletta è il filo conduttore». Un approccio che semplifica l’offerta per i mercati internazionali: «E’ più facile far capire che esiste una nuova meta, l’Appennino, appunto, con una linea chiara che la percorre e la valorizza».
Segnaletica e rami secondari
Il progetto avanza a tappe. La segnaletica della direttrice nord-sud è già realtà, mentre quella sud-nord (con 1.700 nuovi impianti) sarà completata entro l’anno. E un ulteriore salto qualitativo arriverà con i rami secondari: «Sono corridoi che collegano le città alle aree appenniniche, portando flussi turistici verso l’interno. Dobbiamo far sì che i ciclisti non pedalino solo lungo la dorsale, ma esplorino i territori laterali, scoprendo tesori nascosti».
Avendo assistito al Forum, possiamo dire che la cosa bella è che non solo negli interventi si parli dell’Appennino Bike Tour, ma è lo stesso festival a far parlare di sé i territori che attraversa. «E’ vero – conferma Della Torre – ad esempio qui a Spoleto oggi abbiamo parlato con l’assessore al turismo delle ciclovie regionali dell’Umbria. Ogni tappa del festival è un’occasione per mettere in rete le iniziative locali e integrarle con la nostra visione nazionale».
Le istanze del Forum in Parlamento
L’ABT Festival, dunque, non è una semplice rassegna di eventi. In ogni regione, il Forum sullo Sviluppo Sostenibile dell’Appennino raccoglie idee, criticità e proposte. «Non è un talk fine a sé stesso – sottolinea Della Torre – Il 21 novembre porteremo tutto a Roma, alla Camera dei Deputati, per costruire una programmazione nazionale basata sulle esigenze reali dei territori».
Un meccanismo virtuoso che ribalta la logica top-down: «Partiamo dal basso, ascoltando chi vive questi luoghi, e trasformiamo le loro istanze in politiche concrete. L’obiettivo è far sì che l’Appennino smetta di essere un’Italia dimenticata e diventi un laboratorio di innovazione».
Il patrocinio della Federciclismo
Il progetto dell’Appennino Bike Tour ha di recente avuto anche un patrocinio molto prestigioso, quello della FCI – Federazione Ciclistica Italiana. Lo scorso 19 giugno, infatti, nella sede nazionale del CONI, alla presenza di Giovanni Malagò (da pochissimi giorni ex-presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano), è stato presentato proprio l’ABT Festival iniziato l’indomani da Ronco Scrivia (in Liguria), primo appuntamento con l’organizzazione del Villaggio del Festival e del Forum Regionale sullo Sviluppo Sostenibile dell’Appennino. Gli appuntamenti, dopo quello di Spoleto, si concluderanno il prossimo 20 luglio a San Marco d’Alunzio (in Sicilia).
«Con Appennino Bike Tour cresce il turismo legato al ciclismo – ha evidenziato Malagò in quella circostanza – e bene ha fatto la Federazione a supportare questo evento che si svolge in luoghi iconici».
Il presidente della Federciclismo, Cordiano Dagnoni, anch’esso presente il 19 giugno al CONI, ha sottolineato l’importanza del cicloturismo per tutto il movimento: «La promozione è un aspetto propedeutico – ha dichiarato – più si allarga il bacino dei praticanti più ci saranno possibilità di avere campioni in futuro. Questa iniziativa conferma il valore della bicicletta e del ciclismo quali strumenti per la promozione dei territori, in grado di generare ricchezza e valorizzare le eccellenze del nostro Paese».
Appennino Bike Tour