| 4 Settembre 2025

La bici come mezzo per scoprire il territorio, l’esempio di Fabriano

Fabriano, piccolo comune marchigiano famoso per la produzione di carta, ha imparato a far vivere il territorio attraverso il turismo lento. La bici è il principale “motore” attraverso il quale si sta scoprendo questo nuovo modo di muoversi e vivere. Se ben avviato il ciclismo e il turismo in bici sono capaci di insediarsi all’interno delle realtà e creare opportunità e valore aggiunto. Lo hanno capito i ragazzi di Appennino Outdoor, nella figura di Liano Antonelli creatore del progetto, e chi collabora con loro. 

Tra le varie figure che sono entrate in questo mondo c’è quella di Rubens Bastari, lui stesso si definisce “appassionato di bici” e oltre a essere referente di zona per il Cammino delle Terre Mutate è anche guida cicloturistica e maestro della scuola di ciclismo A.C. Petruio Fabriano

I panorami che si aprono intorno a Fabriano sono tutti da esplorare a ritmo di pedalata
I panorami che si aprono intorno a Fabriano sono tutti da esplorare a ritmo di pedalata

Esplorare in bici

Appennino Outdoor offre diverse attività, volte ad avvicinare i curiosi alla bici e al ciclismo, ma anche al far scoprire il territorio circostante.

«Fabriano è una cittadina incastonata in una valle – racconta Rubens Bastari – ricca di monasteri e immersa completamente nella natura. Ci sono tantissimi corsi d’acqua, cascate, grotte e molti altri gioielli naturali tutti da scoprire. La bici, muscolare ed elettrica, diventa il miglior mezzo per andare a esplorare ogni particolare del territorio. Per chi arriva da fuori la mountain bike è una fedele alleata, così come la bici gravel. Le diverse strade sterrate, le mulattiere ed i sentieri sulle colline sono perfetti per chi ama il fuoristrada».

Per girare tra le colline marchigiane la mountain bike è una compagna affidabile
Per girare tra le colline marchigiane la mountain bike è una compagna affidabile
Come nasce il progetto?

Qualche anno fa abbiamo avuto l’idea di collaborare con le diverse strutture ricettive, e in generale con le aziende del territorio, per aumentare e far crescere questa tipologia di turismo lento. Siamo partiti insieme agli alberghi e agli agriturismi per offrire ai visitatori dei punti di appoggio. Poi siamo riusciti a coinvolgere anche un negozio di bici a Fabriano, Mister bici, per offrire un servizio di noleggio.

I numeri sono in crescita?

Enormemente, grazie a questa rete di contatti creata nel tempo abbiamo raggiunto lo scopo di far vivere il territorio insieme alla bicicletta. Quest’anno c’è stato un notevole incremento del cicloturismo di “passaggio”, ovvero di chi fa bikepacking. Tantissime persone hanno scelto la zona di Fabriano per una tappa o una visita durante i loro viaggi. Ma sono aumentate anche le presenze dei turisti “statici”, cioè coloro che scelgono di venire qui e dedicare una giornata, o qualcosa in più, all’esplorazione del territorio in bici.

Avete creato dei pacchetti appositi?

Ci basiamo principalmente sulle richieste dei clienti, chiaramente noi come Appennino Outdoor abbiamo degli itinerari e delle iniziative nostre. Solitamente i turisti che scelgono di pedalare lo fanno per scoprire e vivere il territorio, quindi c’è molta richiesta di degustazioni dei prodotti locali come salumi, formaggi e miele. Noi abbiamo delle aziende agricole con le quali siamo riusciti a creare una rete e proponiamo al cliente diversi itinerari tenendo conto anche di queste richieste. Ma c’è dell’altro.

Cosa?

Nel tempo abbiamo inserito dei corsi di meccanica e di guida, dedicati a chi per la prima volta si avvicina alla bici o la utilizza per giri più impegnativi rispetto alla semplice pedalata in città. Il corso di manutenzione offre una conoscenza teorica e tecnica basilare che serve per eseguire le prime riparazioni.

Mentre il corso di guida?

Ne facciamo di diversi tipi, sia per e-bike che per bici muscolari, quello che proponiamo dipende dal livello dell’utente. Sembra una cosa semplice, ma non lo è. Partiamo dallo stare in sella, a come distribuire il peso e stare in equilibrio nelle diverse situazioni. Si tratta di corsi liberi, quindi quante sessioni fare è una scelta personale. 

Voi di solito li consigliate?

No, diciamo che in base alla preparazione e ai diversi livelli tecnici abbiamo realizzato degli itinerari che possono essere adatti a tutti. Naturalmente avere un’infarinatura su come si va in bici, soprattutto nel fuoristrada, non fa mai male

TUTTE LE CATEGORIE DEL MAGAZINE