| 24 Aprile 2025

Oltre Collina Torinese / Degna conclusione nelle terre di Cavour

PRALORMO – E siamo così giunti alla terza e ultima tappa del nostro viaggio in gravel nell’Oltre Collina Torinese. Dopo un assaggio pianeggiante del primo giorno e la frazione più… mossa di ieri, quest’oggi approcciamo ad un perfetto connubio tra cicloturismo, cultura e enogastronomia. Come del resto è stato anche nelle due frazioni precedenti. Ci aspetta un anello di circa 45 chilometri, con partenza e arrivo a Pralormo, che ci condurrà attraverso borghi silenziosi dove è presente la figura di Cavour, antiche abbazie e paesaggi rurali che si adattano alla perfezione ad essere percorsi in gravel.

Lasciata la nostra “casa” del Piedmont Bike Hotel Lo Scoiattolo, percorriamo i primi chilometri sulla Statale in direzione di Alba, ma ben presto deviamo per una via secondaria. Stavolta si comincia con un piccolo intoppo: una foratura nei primi chilometri rallenta il gruppetto, ma la nostra guida, Mirko (ex artista circense che si diletta con i surplace ai semafori, in attesa del verde), risolve il problema e ci consente di rimetterci in marcia. Riprendiamo il percorso su degli sterrati nella pianura sconfinata, scorgendo al di là delle nuvole in lontananza la figura del Monviso e parte dell’arco alpino.

Abbazie e borghi rurali

La prima tappa ci porta all’Abbazia cistercense di Casanova. Essa sorge piuttosto isolata nella campagna nei pressi di Carmagnola tanto che la vediamo già da lontano, farsi sempre più grande. E’ un gioiello medievale consacrato nel 1170 e recentemente restaurato. La cripta, riaperta al pubblico dopo anni di lavori, custodisce un’atmosfera quasi mistica, con le sue volte basse e i capitelli scolpiti. 

Riprendiamo a pedalare per dirigerci verso il Borgo Cornalese di Villastellone che ci fa fare un altro salto indietro nel tempo: si tratta di un villaggio rurale, rimasto immutato per secoli, che oggi è spesso un set cinematografico privilegiato per produzioni storiche. Ci arriviamo transitando in un lungo viale alberato tra due file di altissimi pioppi, mentre sulla destra campeggia un antico mulino. Avanzare a passo d’uomo tra le case in mattoni e i cortili lastricati di questo Borgo è come sfogliare un libro di storia vivente. 

Il volto di Cavour

Una pausa dolce alla Pasticceria Caffetteria “Lombino” di Villastellone ci permette di assaggiare specialità piemontesi, tra cui la cosiddetta “ruota” e i tortini al cioccolato. Questa è anche una pasticceria bike-friendly, dato che dispone di un posteggio bici, per cui non facciamo fatica ad immaginare che spesso sia una tappa obbligata per i ciclisti della zona che qui si danno appuntamento per la classica colazione prima del “lungo” domenicale…

Il giro di oggi è totalmente pianeggiante. Siamo infatti nelle terre di Camillo Benso Conte di Cavour e, in quel di Sàntena, un grande murales dipinto sulla facciata di una casa ce lo ricorda bene. Il volto del primo Presidente del Consiglio dei Ministri d’Italia è raffigurato accanto a quello degli altri personaggi fondamentali del Risorgimento: Mazzini, Vittorio Emanuele II e Garibaldi. Una tirata di freni e mettiamo nel sacco la foto di apertura di questo articolo.

Santena, storia e gastronomia

Proprio a Santena sorge il Complesso Cavouriano che ci regala un tuffo nell’Ottocento: tra le scuderie del castello e il parco secolare, il gruppo storico Nobiltà Sabauda anima la manifestazione “Aspettando Camillo” con costumi d’epoca. Abbiamo avuto fortuna ad assistervi dato che si svolge saltuariamente (due volte l’anno). Veniamo a sapere che la Torino+Piemonte Card, inoltre, consente non solo l’accesso gratuito qui, ma anche in altri 80 musei sparsi in tutta la regione. 

Ma il vero clou enogastronomico della giornata è proprio al di là della strada del Castello Cavour di Santena. A pranzo, infatti, siamo alla Locanda del Cont, ristorante partner di “Mangébin”, il circuito dei ristoranti della cucina tipica piemontese a Torino e provincia. Qui troviamo un menù dedicato agli asparagi, prodotto simbolo del territorio. Essi sono così importanti che a farci da cicerone troviamo Domenico Tosco, presidente della Pro Loco, pronto a svelarci i segreti della loro raccolta.

«Si usa questa specie di coltello, chiamato ciat – spiega – un antico attrezzo usato per estrarre con cura i turioni dal terreno. Va infilato nella terra vicino alla base dell’asparago quasi perpendicolarmente al terreno, in modo da evitare di danneggiare altri esemplari vicini». Ha con sé non solo una cesta piena di asparagi coltivati, ma anche una sorta di “piccola culla” in legno con due semicerchi in metallo che servono ad aiutare a crearne un mazzo.

La sagra dell’asparago

«Gli esemplari più belli, la cürmura, vanno sistemati all’esterno – ci dice in una dimostrazione a tavola, tra una portata e l’altra – e si apprende col tempo l’attenzione e la cura nel formare il mazzo». Mazzo che alla fine dell’operazione viene arricchito con una coccarda tricolore.

Se siete appassionati di questa pianta sappiate che dal 16 al 25 maggio qui si terrà la 92ª Sagra dell’Asparago di Santena: un evento che trasforma il paese nella capitale del gusto con degustazioni, mercatini e rievocazioni.

Grazie gravel che ci hai permesso di vivere quest’avventura! Sterrati e manifestazioni da queste parti non mancano
Grazie gravel che ci hai permesso di vivere quest’avventura! Sterrati e manifestazioni da queste parti non mancano

L’essenza delle Colline Torinesi

Il post-pranzo prevede gli ultimi chilometri di pedalate per il ritorno al Piedmont Bike Hotel. Percorriamo ancora altri sterrati con in tasca un dolce souvenir (tanto per cambiare…) del Forno di Pollone. Ripensiamo così a questa tre giorni sulle Colline Torinesi che, in poche decine di chilometri, hanno condensato l’essenza del Piemonte rurale: spiritualità, storia, pedalate su sterrati e tavole imbandite. Perfetto per chi cerca un’esperienza gravel a tutto tondo. Se poi volete seguire le nostre orme vi diamo questa dritta. Qui trovate le iniziative in bicicletta in concomitanza delle fiere enogastronomiche del territorio, da maggio a novembre. Sia che siate ciclisti più sportivi, sia che siate cicloturisti amanti della buona tavola non rimarrete delusi!

ATL Turismo Torino e Provincia

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