| 22 Aprile 2025

Oltre Collina Torinese / I tulipani, gli sterrati e i segreti del Martini

PRALORMO – Chi è cresciuto andando in bici ha ben chiaro il concetto di “Oltre”. La propria due ruote è un mezzo per soddisfare la curiosità di vedere cosa c’è al di là di quella collina o di quel fiume. E’ un po’ il gusto della scoperta e un po’ quello di superare i limiti imposti. Funziona anche in una città ricca di storia come Torino, prima capitale d’Italia? Sì, anche qui potete percepire lo stesso desiderio dell’”Oltre”. E se l’arco alpino in cui giganteggia il profilo del Monviso vi sembra troppo arduo da sfidare, potete ruotare lo sguardo verso la collina di Superga e mettervi in marcia. 

E’ quello che abbiamo fatto noi, andando a scoprire l’Oltre Collina Torinese. Quello che segue è un racconto in tre puntate di un’esperienza gravel in un territorio forse non così conosciuto come i confinanti Monferrato, Langhe o Roero, ma comunque ricco di tradizioni storiche, di prodotti della terra da leccarsi i baffi e… di sterrati e dislivelli che esalteranno il vostro piacere di guida in libertà.

La Contessa di Pralormo ci illustra con passione e dettaglio l’atmosfera di Messer Tulipano
La Contessa di Pralormo ci illustra con passione e dettaglio l’atmosfera di Messer Tulipano

I tulipani: pazienza e tripudio

Il ritrovo col nostro gruppo è presso il Ristorante Lago Spina, nei pressi di Pralormo, da dove muoviamo i primi colpi di pedale verso l’omonimo castello. Qui, fino al primo maggio, si tiene l’evento florovivaistico “Messer Tulipano” che accoglie numerosi visitatori nel tripudio di colori (ben visibile nella foto di apertura) del giardino che circonda la struttura. La contessa Consolata Soleri in Beraudo, a dispetto del suo titolo nobiliare, ci accoglie in una figura minuta, una voce bassa ma che ha molti aneddoti da raccontare, un soprabito floreale e, soprattutto, una borsa a forma di… innaffiatoio in perfetta pendant con l’ambiente circostante. 

«La mia famiglia vive nel Castello di Pralormo dal ‘600 – spiega – e 25 anni fa mi è venuta questa idea di proporre agli Italiani i fiori olandesi. Ogni anno è un trionfo di colori che parte dal mese di luglio con un progetto che tiene presente anche i tempi di fioritura e le altezze diverse. Poi ad ottobre piantiamo i bulbi con 22 persone per un mese intero. I tulipani sbocciano ad aprile, per cui ci vuole pazienza…».

La ciclovia Lan.Po

Salutiamo la Contessa di Pralormo per scendere dalla collina e pedalare sugli sterrati verso Poirino. Per questa prima giornata il menù prevede un percorso pianeggiante di pochi decine di chilometri ma sia la Regione Piemonte che l’Ente Turismo Torino e Provincia stanno investendo sul cicloturismo offrendo un ampio ventaglio di proposte. In primis il progetto della ciclovia chiamata Lan.Po che avrà il compito di collegare le Langhe (Alba) al Fiume Po (Moncalieri). Ciò renderà, anche dal punto di vista cicloturistico, questo territorio dell’Oltre Collina Torinese una vera e propria cerniera fra le terre dell’Astigiano e del Cuneese e quella di Torino che, tra l’altro, per quest’anno si fregia anche del titolo di Capitale europea del turismo Smart. Senza dimenticare che le Colline Torinesi sono dal 2016 una Riserva MAB (Man And Biosphere) dell’Unesco.

Raggiungiamo Porino e attraversiamo una graziosa via ciottolata della sua parte storica, per poi proseguire alternando tratti asfaltati a tratturi tra i campi. Un’ampia strada bianca ci porta dritti, dritti verso lo storico stabilimento della Martini, a Pessione di Chieri, dove abbiamo il piacere di partecipare ad una tour experience in uno dei luoghi simbolo dell’aperitivo italiano. 

Strade bianche dove far correre le nostre gravel lontane dal traffico. In quest’angolo di PIemonte non mancano
Strade bianche dove far correre le nostre gravel lontane dal traffico. In quest’angolo di PIemonte non mancano

Casa Martini

La nostra giovane guida ci ricorda la storia della Martini&Rossi che nasce nel 1863 a Torino e, dall’anno successivo, inizia la produzione in questo piccolo centro posto sull’allora strategica ferrovia Torino-Genova.

«Il vermouth nasce dalla scelta delle erbe botaniche che provengono da ogni parte del mondo: dalla rosa del Marocco alla cannella dello Sri Lanka, all’arancia dalla Spagna. Sulle botaniche non vi posso dire molto di più perché le ricette sono tutte segrete ed attualmente le conoscono interamente solo due persone: il nostro Master Herbalist Alessandro Garneri ed il nostro Master Blender Beppe Musso. Sono così importanti che viaggiano anche su aerei separati…».

Le… cattedrali del vermouth

Il Martini Discovery Tour prosegue nelle sale della distillazione dove avviene il processo del marriage tra i vari ingredienti.

«L’estrazione delle erbe aromatiche avviene a Ginevra ed il macerato risultante viene spedito qui a Pessione dove viene distillato ed unito agli altri ingredienti. Principalmente il vino che occupa il 75% del volume (vengono scelti vini bianchi poco o per nulla aromatizzati come il Trebbiano o il Catarratto siciliano), poi alcool, zucchero e, in alcuni casi, dei coloranti naturali. Ad esempio nel Martini Rosso c’è del caramello».

Dopo il marriage il tutto è completato dai processi di stabilizzazione e filtrazione che avvengono negli enormi silos detti “cattedrali”, dato che svettano in altezza come le colonne delle navate delle chiese gotiche.

Solo ingredienti di qualità all’Agrigelateria San Pé di Poirino
Solo ingredienti di qualità all’Agrigelateria San Pé di Poirino

Niente gelato al puffo!

La giornata volge al termine ma prima del calare del sole riusciamo a far scivolare le nostre gravel per un’ultima sosta presso l’Agrigelateria San Pé, nei pressi di Poirino. Lucia, la figlia di Alfonso e Antonietta (fondatori assieme allo zio Giovanni dell’azienda nel 2001) ci spiega il concetto di fondo.

«Siamo agricoltori ed allevatori e produciamo gelato a km 0. Ove possibile usiamo ingredienti nostri, altrimenti li andiamo a prendere da chi li sa fare». Il parco circostante è spesso un ritrovo di famiglie che portano i propri bambini ad assaggiare il gelato buono, lontano dai gusti dell’industria alimentare. «All’ennesima richiesta di gelato al puffo mio zio ha risposto dicendo che aveva sterminato tutti i Puffi del bosco qui vicino. Sulle prime i bambini rimangono un po’ traumatizzati ma quantomeno è un modo per far provare loro gusti genuini a cui sono sempre meno abituati». Per ora ne assaggiamo solo un cucchiaino, ma alla cena del ristorante Antefora, all’interno del nostro quartier generale del Piedmont Bike Hotel Lo Scoiattolo, il gelato dell’Agrigelateria San Pè sarà la degna chiusura di una ghiotta giornata.

Nella bike room del Piedmont Bike Hotel Lo Scoiattolo di Pralormo sono disponibili per il noleggio anche bici da corsa
Nella bike room del Piedmont Bike Hotel Lo Scoiattolo di Pralormo sono disponibili per il noleggio anche bici da corsa

Prossima tappa, Chieri e Moncalieri

Le bici sono nella bike room dell’albergo e già non vediamo l’ora di riprenderle l’indomani per continuare il tour sulle colline da Cinzano a Moncalieri, passando per l’abitato di Chieri e concludere la tappa alle porte di Torino durante il Festival del Cicloturismo del Piemonte.

Turismo Torino e Provincia

TUTTE LE CATEGORIE DEL MAGAZINE