| 10 Maggio 2024

Quasi 400 bimbi, il Giro d’Italia e la bici che fa sognare

TORINO – La Grande Partenza del Giro d’Italia 2024 ha regalato una cartolina speciale. Spesso si celebrano i ciclisti come eroi d’altri tempi per la loro resistenza in qualunque condizione. Eppure stavolta una menzione d’onore la meritano i quasi 400 ragazzini e ragazzine delle scuole elementari e medie torinesi che hanno assiepato il Motovelodromo intitolato a Fausto Coppi per applaudire i componenti della Lidl-Trek, nonostante la pioggia scrosciante. I loro ombrelli colorati e la loro passione hanno infiammato quell’impianto che celebrò le gesta epiche del Campionissimo e che ora è tornato a essere il cuore pulsante del movimento subalpino.

Come allo stadio

Prima dell’arrivo dell’ammiraglia con le sirene spiegate, parte persino la ola per ingannare l’attesa. Cori da stadio per Jonathan Milan, Simone Consonni e Andrea Bagioli, ma anche tanti applausi per gli altri componenti della squadra, annunciati a mo’ di formazione calcistica. Gli speaker pronunciano il nome e i bimbi a gran voce gridano il cognome.

I piccoli studenti del pedale sono preparati e accolgono con un boato anche lo spagnolo Juanpe Lopez, 10 giorni in rosa nel 2022. Riescono persino a non storpiare il complicato cognome dell’eritreo Ammanuel Ghebreigzabhier, che risponde con un saluto e un grande sorriso. E’ difficile capire se siano più emozionati i corridori o i loro giovani fan.

Ci siamo, arriva la prima ammiraglia della Lidl-Trek
Ci siamo, arriva la prima ammiraglia della Lidl-Trek

La paura di cadere

«Come avete iniziato a fare ciclismo?»: chiedono i curiosi ragazzi. A rispondere è l’olimpionico di Tokyo Consonni, che in questi giorni sta correndo il suo sesto Giro d’Italia: «Mio papà era stanco di vedermi giocare a calcio e correre sul rettangolo verde, così ha deciso di portarmi a girare sulla pista del mio paese. E’ iniziato tutto per gioco e per stare con gli amici e, dopo tanti anni, è ancora la mia professione e il mio lavoro». 

Paura di cadere? Questa la risposta di Bagioli: «Non nego che quando le velocità sono alte, soprattutto in discesa, un po’ di paura c’è. Però, al tempo stesso, non bisogna partire con questo timore, perché sennò diventa più facile che si verifichi».

Sono stati quasi 400 i ragazzi che giovedì scorso hanno incontrato i corridori a Torino
Sono stati quasi 400 i ragazzi che giovedì scorso hanno incontrato i corridori a Torino

La spinta del pubblico

Il segreto di Milan per tenere duro quando le forze sembrano finire in una tappa? «Si va avanti un po’ di inerzia sinceramente. Si cerca sempre di tenere duro e tirare fuori tutta la propria forza di volontà, trovando il modo di non sentire la fatica». Senza dubbio, in questi contesti, è proprio il tifo a riempire il serbatoio quando è riserva e dare quel turbo aggiuntivo.

Bagioli conferma: «Il pubblico che ti tifa ti dà una carica in più». Consonni abbraccia con le parole i bimbi torinesi: «Se noi riusciamo a fare quello che facciamo è anche merito di tutti voi, perché ci trasmettete tanta forza coi vostri sorrisi. Grazie e continuate a tifarci, mi raccomando». Loro rispondono con un altro boato scuotendo le bandierine della Lidl-Trek per una splendida coreografia.

A Torino c’erano gli 8 corridori della Lidl-Trek pronti per debuttare nel Giro
A Torino c’erano gli 8 corridori della Lidl-Trek pronti per debuttare nel Giro

Uno sport di squadra

Ospite speciale anche il due volte vincitore del Giro d’Italia, Franco Balmamion che, nella scatenata claque di giovani appassionati, ha riconosciuto anche la nipote della sorella.

Stella sempre più lucente anche su strada, il campione a cinque cerchi della pista Milan aggiunge: «Il Giro non è solo una corsa ciclistica, ma un evento da vivere appieno con i tifosi, una festa popolare. La curiosità dei bambini è qualcosa di unico. Vederli sorpresi e appassionati per noi è motivo d’orgoglio. Alla fine di ogni giorno, il vincitore sarà solo uno, ma il ciclismo è a tutti gli effetti uno sport di squadra, uno sforzo comune. L’affiatamento tra compagni, la capacità di sacrificarsi l’uno per l’altro sono insegnamenti preziosi per i giovani ciclisti. Nello sport, ma anche nella vita».

Tutti sul palco

Nonostante le tre settimane di fatiche in sella che li attendevano, i corridori non volevano più andare via, ammaliati dal calore dei loro piccoli supporter, che li hanno travolti con il loro affetto e fatti tornar bambini con le loro domande. «Salite tutti sul palco per la foto», abbozza il generoso Milan, accorgendosi però subito che non è possibile accogliere tutti i piccoli supporters.

Comunque, non si tira indietro nel fare foto ricordo con le diverse classi e, fosse per lui, starebbe tutto il giorno a firmare autografi. Senza dubbio i suoi valori hanno convinto più di qualche bambino a inforcare la propria bicicletta e, in questi giorni di Giro, a emulare i suoi sprint, sfidando gli amici ai giardinetti.

Jonathan Milan alla fine si è prestato ad alcune interviste
Jonathan Milan alla fine si è prestato ad alcune interviste

Un premio da sogno

Sul palco è salita anche Alessia Bonifazi, responsabile comunicazione e CSR di Lidl Italia, che ha ricordato i valori della sponsorizzazione. Alla base c’è la volontà di creare un esempio di ciclismo responsabile, in grado di inspirare le nuove generazioni ad avvicinarsi a questo sport attraverso una squadra ambiziosa, capace ed eterogenea, che promuove la diversità e l’inclusione. Soddisfatto anche il padrone di casa Fabrizio Rostagno, Presidente di MO.VE Torino SSD, Associazione dilettantistica che promuove il ciclismo.

«L’obiettivo principale delle nostre attività – dice – è abbattere le barriere di accesso allo sport, che esse siano fisiche, cognitive, economiche o culturali. Grazie alla collaborazione con Lidl vogliamo fare un passo in più, ovvero scovare tra i ragazzi che frequentano il Motovelodromo 20 giovani a cui dare la possibilità di accedere alla nostra Squadra Corse Motovelodromo. Potranno frequentare gratuitamente per un anno i corsi di bici su strada capitanati dal nostro amico Fabio Felline, ideatore con noi della squadra corse, nonché esempio e grande promotore dell’importanza dell’avvicinamento alla bici da strada già nell’infanzia».

Quando ha iniziato a piovere, Milan si è sincerato che i ragazzi si riparassero
Quando ha iniziato a piovere, Milan si è sincerato che i ragazzi si riparassero

La casa del ciclismo

Una giornata da incorniciare che si spera di ripetere quest’estate, quando Torino accoglierà anche una tappa del Tour de France, con l’arrivo previsto il 1° luglio. Rostagno rilancia.

«Dopo una piccola pausa – rivendica – siamo tornati a essere la casa del ciclismo in questa città e questo weekend, ad esempio, da qui partirà la Granfondo Briko, in programma per domenica 12. Il ciclismo al Motovelodromo si fa 365 giorni, anche con la pioggia e col freddo, grazie alla nostra Cave con i simulatori che permettono di allenarsi in compagnia al coperto. Vi aspettiamo!».

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