Il Giro d’Italia prosegue nella sua lenta risalita dello stivale e domenica sul Blockhaus si è consumata una delle prime grandi battaglie, di gambe e testa, di questa Corsa Rosa. Giro che quest’anno avrà due “sfoghi” oltre confine: il primo è stato la partenza dall’Ungheria. Il secondo, invece, lo si avrà nel corso della tappa numero 19, quando i corridori si daranno battaglia in Slovenia, più precisamente nella valle dell’Isonzo.
Un salto nella storia
La carovana del Giro passando per questi territori attraverserà Kobarid (Caporetto), la città simbolo della Grande Guerra. Un luogo che ancora conserva il ricordo doloroso di una delle pagine più tristi del recente passato. Proprio su queste colline, in particolare sul Kolovrat, che sarà GPM di prima categoria, si apre quello che è il Museo Transfrontaliero, una testimonianza a cielo aperto di quello che è stato il periodo della prima guerra mondiale.
Fra trincee, grotte, caverne e torrette d’artiglieria i visitatori potranno immergersi nel ricordo più vivo. A Kobarid è da tempo aperto uno dei musei più importanti dedicati agli accadimenti della prima guerra mondiale. Premiato e riconosciuto come tale sia a livello nazionale che europeo.
Un’immersione nella natura
L’Isonzo è un fiume piuttosto corto, misura solamente 135 chilometri, sorge nella Val Trenta, in Slovenia, e si tuffa nel Golfo di Trieste. Per quanto breve sia il suo percorso è ricco di colori e di paesaggi che lasciano a bocca aperta. Uno dei punti dove l’Isonzo sprigiona tutta la propria bellezza è la Grande Forra del Soca: una gola lunga 750 metri dove la roccia è stata levigata nei secoli dalla forza dell’acqua.
Il fiume è anche meta per i turisti che amano le vacanze “attive”. Infatti, nelle sue acque i più avventurieri potranno provare a domare la forza dell’Isonzo con i propri kayak. Anche gli amanti del trekking qui possono trovare la propria dimensione, i sentieri sono alla portata di tutti e ben segnalati. Uno dei più importanti è il “Sentiero della Pace” che con i suoi 520 chilometri collega lo Stelvio alla Marmolada unendo luoghi e località lungo il fronte italo-austriaco della Grande Guerra.
Sostenibilità Giro-E
Anche i partecipanti del Giro-E avranno la possibilità di pedalare e di scoprire le meraviglie del territorio sloveno. Nel corso di quella che sarà la 16ª tappa della prima corsa a tappe dedicata ai mezzi con pedalata assistita, i partecipanti partiranno dal Kobarid arrivando al Santuario di Castelmonte. Questa iniziativa si sposa perfettamente con lo stile di vita e con la filosofia di questo territorio, infatti, la Slovenia è all’avanguardia per quanto riguarda la sostenibilità e lo stile di vita “green” delle proprie città.
Lubiana, la capitale, è stata addirittura insignita di titolo di Best European Destination 2022. Riconoscimento raggiunto grazie alle sue tante aree verdi ed alla sua attenzione per quelli che sono lo stile e la qualità della vita. Un concetto che si amplia a tutto il territorio nazionale, la Slovenia è da anni il “Cuore verde dell’Europa”.
Roglic è stato uno degli apripista per il movimento ciclistico sloveno Tadej Pogacar ha vinto gli ultimi due Tour de France più un Lombardia ed una Liegi
Un territorio di campioni
La Slovenia, a fronte di una popolazione di poco superiore ai 2 milioni conta una tradizione sportiva in costante crescita. Questo tema si collega facilmente alla sostenibilità, infatti, il popolo sloveno è attivo per i due terzi del suo totale in sport dilettantistico.
Muoversi è parte integrante della vita di questo popolo e le possibilità, anche dal punto di vista territoriale sono infinite. Se d’estate trekking e bicicletta la fanno da padroni, in inverno è lo sci lo sport più amato.
A noi appassionati di ciclismo, quando si mettono insieme Slovenia e sci, non può che venire in mente il nome di Primoz Roglic. Un altro legato ai pedali è sicuramente quello di Tadej Pogacar, vincitore degli ultimi due Tour de France: il primo strappato in extremis proprio al connazionale Roglic. Anche negli altri sport la Slovenia può contare su dei talenti davvero incredibili, uno su tutti è Luka Doncic, cestista che in questi giorni sta dando spettacolo sul parquet di oltreoceano nelle finali NBA.