Il progetto Undrafted Cycling è entrato nel suo secondo anno di vita e rispetto al progetto iniziale sono cambiate alcune cose nella forma ma non nella sostanza. Lo spirito che guida Daniele Calvi e i suoi compagni di avventura non è cambiato, alla base c’è ancora il divertimento e la voglia di esplorare il mondo in bicicletta. Il tutto, però, è diventato più grande. Com’è giusto che sia quando ci si mette al lavoro su qualcosa che poi prende forma e sostanza in maniera definitiva.
I ragazzi di Undrafted Cycling si sono messi alle spalle il primo viaggio, che li ha portati direttamente in Spagna, più precisamente a Girona sulle strade della Santa Vall.
«Il 2025 vede diverse novità – ci spiega subito Daniele Calvi – perché rispetto all’anno scorso il numero dei ragazzi che correranno con il progetto Undrafted sono quattro: Alessio Cremona, Jasper de Kort, Gala Giannini ed io (i quattro sono insieme nella foto di apertura, ndr). Matteo Manuelli che era con me nel team nel 2024 ha dovuto un attimo accantonare il progetto a causa di impegni di lavoro».
Anno uno
La seconda stagione di Undrafted Cycling è quindi iniziata esattamente un mese fa sulle strade sterrate di Girona. Ma il calendario è già pieno e fino al prossimo inverno ogni slot è occupato da un evento o una gara, l’obiettivo? Divertirsi, esplorare e pedalare.
«Tra le varie manifestazioni che abbiamo aggiunto al calendario – continua Daniele Calvi – c’è la Tuscany Gravel. Questa ci è stata proposta direttamente da uno dei nostri sponsor, Enervit. Uno degli appuntamenti più impegnativi della stagione sarà la Badlans, una gara di bikepacking che si svolge nella zona di Almeria, in Spagna. In questo appuntamento si attraversa l’unico deserto riconosciuto in Europa, la particolarità? Si svolge ad agosto e le temperature arrivano anche a 50 gradi centigradi».
Facciamo un passo indietro, siete passati da due a quattro componenti. Com’è cambiata la logistica?
In realtà l’anno scorso eravamo in tre, oltre a me e Matteo c’era anche Silvia, la mia compagna. Lei si occupa della parte creativa con foto, video e tanti altri contenuti. Quindi da tre siamo passati a cinque, di cui quattro atleti. Potete immaginare che muoversi in tre è un conto, in cinque è un’altra storia.
Spiegaci…
L’anno scorso potevamo viaggiare con una macchina, sulla quale caricavamo le due bici e tutto l’occorrente, muovendoci in maniera molto comoda. Ora, invece, per spostare quattro bici e tutto il materiale serve un furgone. A volte, come accaduto alla Santa Vall di Girona, ci conviene arrivare in aereo e noleggiare un furgone sul posto. Anche con l’alloggio sono cambiate un pochino di cose. Nel 2024 ci bastava un bilocale, ora servono molte più stanze.
Bisogna calibrare bene i costi e l’utilizzo del materiale…
I nostri partner tecnici ci danno una grande mano, alcuni di questi ci aiutano anche economicamente, come Drali, Alè e Dmt. Il budget a disposizione per l’attività è ben gestito ma gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo. Tuttavia l’esperienza del primo anno ci è molto utile per prendere sempre le decisioni migliori.
Ad esempio?
Nel 2024, l’anno zero dell’attività, decidere dove dormire era una scelta legata all’intuizione o allo studio di mappe o tante altre informazioni. Dati che ora abbiamo immagazzinato e dai quali si è imparato molto sulla gestione di un’attività non sempre facile. La cosa che abbiamo imparato è di muoverci con anticipo, molto anticipo.
Il calendario è facile da gestire?
Tutti noi ci siamo impegnati per trovare delle manifestazioni alle quali ci avrebbe fatto piacere partecipare, però non dimentichiamoci che dietro Undrafted non ci sono atleti, ma lavoratori. Ognuno di noi deve fare i conti con i giorni di ferie e gli impegni di una vita “normale”. Se parteciperemo alla Unbound, per la quale abbiamo fatto richiesta, forse non saremo al completo. Anche perché proprio qualche giorno prima saremo alla Tuscany Trail e non tutti possono prendere dieci giorni di ferie a inizio giugno.
Ci dicevi del materiale, cos’è cambiato rispetto allo scorso anno?
Le bici sono sempre di Drali, usiamo tutti il modello Miraggio. Si tratta di una bicicletta gravel con telaio in acciaio, resistente e molto flessibile. Unisce bene le esigenze nostre e delle gare che andremo a fare. Abbiamo anche una grafica nuova, che esalta molto di più il nome di Drali. Ci siamo trovati a fine settembre per decidere le taglie e i componenti da usare. A proposito, una bella novità è l’ingresso di Alé nel progetto. Ci hanno contattato direttamente loro dicendoci che erano interessati nel collaborare insieme. Abbiamo anche fatto degli shooting per delle campagne custom.
Altro?
Per le scarpe siamo sempre con DMT. Mentre i copertoni ce li fornisce Schwalbe. Tra l’altro con loro avevamo un accordo per un certo numero di gomme. Metà dei quali sono modelli già esistenti, l’altra metà è il modello nuovo appena presentato.
Tutto pronto quindi?
Siamo già partiti, ci vediamo sui nostri canali e alle gare!