Schwalbe G-One RS Pro, G-One R Pro e G-One RX Pro, ovvero la nuovissima linea specifica per il gravel sviluppata dall’azienda tedesca in collaborazione con i suoi atleti professionisti.
Si tratta di tre gomme tubeless con caratteristiche molto differenti tra loro, per design del battistrada e di conseguenza per quello che concerne l’impiego. Entriamo nel dettaglio.
Nuova carcassa Schwalbe Race Pro
La costruzione della carcassa (Epi67) è uno dei punti di forza della nuova linea pneumatici gravel ed è comune a tutti e tre i tubeless. Partendo dal presupposto che gli pneumatici adottano la tecnologia tubeless, la carcassa è utilizza una tripla sovrapposizione ai lati per aumentare protezione e sostegno, ma anche la sicurezza nelle differenti situazioni di guida. Inoltre, la carcassa sostenuta ed elastica al tempo stesso, offre dei vantaggi in fatto di rotolamento e comfort.
Tra lo scheletro della gomma e lo strato dedicato al battistrada, nella sezione centrale degli pneumatici, è inserita una bandella protettiva che prende il nome di V-Guard. E’ mutuata dalle generazioni precedenti, ma utilizza un materiale nuovo, più resistente, elastico e più leggero, con una superficie maggiorata di posa sulla carcassa. Significa che l’area centrale anti-foratura è stata maggiorata, rispetto al passato. La mescola del battistrada e dei tasselli è la nuovissima Addix Race. La densità della mescola è diversa tra la parte centrale ed i lati. Ai bordi è sviluppata per garantire un grip elevato e per far lavorare i tasselli (che hanno forme diverse), nel mezzo risulta molto scorrevole e veloce. Non in ultima l’ampia disponibilità delle sezioni, che vanno da un minimo di 35, fino ad arrivare a 50 millimetri di sezione, un po’ per tutti i gusti, tipologie di bici e stili di guida gravel.
Anche per le e-bike: i tre pneumatici portano in dote il suffisso E-25, significa che sono compatibili con l’utilizzo e-bike con assistenza alla pedalata che arriva fino a 25 chilometri orari.
Schwalbe G-One RS Pro, il più veloce
E’ caratterizzato da una tassellatura laterale mediamente pronunciata, mentre la centrale è una sorta di semi-slick con mini tasselli con una forma associabile alle squame di psce. E’ uno pneumatico con una ridottissima resistenza al rotolamento, adatto a terreni duri e compatti, ma anche ad affrontare lunghi tratti in asfalto.
Nonostante questa sua peculiarità i tasselli ai lati hanno l’obiettivo di garantire tanto grip e trazione in curva. E’ uno dei tubeless più utilizzati anche per le competizioni gravel più lunghe.
G-One R Pro, quello polivalente
Con tutta probabilità è la gomma gravel più versatile del lotto, in fatto di specifiche tecniche, ma anche per l’adattabilità a diversi stili di guida che ha mostrato durante i test. G-One R Pro (evoluzione del modello R) è caratterizzato da una tassellatura fitta ed un profilo categorizzato come boomerang (simile, non uguale, a quello di RX Pro).
Da terreni smossi, fino ad arrivare ai tratti di trasferimento in asfalto, passando per i sentieri nel sottobosco, R Pro di Schwalbe diventa una sorta di punto fermo quando non si conosce il tracciato nel dettaglio. I tasselli così composti, permettono di avere il giusto mix tra grip e fase ammortizzante, assecondando al meglio un ampio range di pressioni.
Schwalbe G-One RX Pro, la gomma da gara
Nel corso del nostro test in anteprima, in occasione del lancio ufficiale, abbiamo avuto l’opportunità di mettere alla frusta una delle gomme più performanti tra le nuove generazioni degli pneumatici tubeless da gravel. RX Pro non ha paura dei cambi di consistenza del terreno, è affidabile ed uno pneumatico che si mantiene pulito anche nelle condizioni fangose.
I tasselli sono simili ad R Pro, meno fitti e con una spaziatura che permette agli stessi di adattarsi al terreno. Il tubeless, se gonfiato nel modo corretto, in base a stile di guida e peso del rider, è sempre all’altezza della situazione per trazione e scorrevolezza.
