| 22 Febbraio 2025

Una pedalata a Girona: dalle pendici dei Pirenei fino al mare

GIRONA (SPAGNA) – Le strade della cittadina della Costa Brava, antiche e spesso in pendenza, sono ricche di storia e di ciclisti. Dall’alto della sue mura, che costeggiano la città nella parte nord, si può ammirare il paesaggio circostante. Una serie di grandi profili morbidi e verdi illuminate dal sole che da queste parti sembra voler riscaldare la pelle dei ciclisti e dei cicloturisti per tutto l’anno. Siamo a febbraio e il termometro segna 17 gradi centigradi, in cielo non si vede nemmeno il timido profilo di una nuvola. Per chi ama la bicicletta, Girona è un piccolo angolo di paradiso: terreno di allenamento per i ciclisti professionisti, area da esplorare per gli amanti del gravel e luogo di vacanze per chi è abituato a viaggiare in bici. 

La bicicletta sembra avere la dimensione giusta per questa cittadina, ne abbiamo la conferma passeggiando per le sue vie. A ogni angolo arriva qualcuno impegnato a pedalare, che sia su una e-bike oppure una bici gravel. Non mancano nemmeno le famiglie che si muovono in bici con i genitori che fanno andare le gambe e i bambini, sorridenti, seduti sul seggiolino.

Vulcani dormienti

Una delle principali ciclovie turistiche che passa proprio dal centro città è la Carrilet I che parte da Olot e si snoda sulle colline circostanti fino a Girona. Un percorso che nasce da una vecchia via che collegava i due paesi, smantellata a fine anni ‘60 dopo un secolo di attività. 

Il percorso inizia dal vecchio scalo ferroviario di Olot, capoluogo della Garrotxa, città circondata da quattro vulcani inattivi. Dalla stazione, in perfetto stato di conservazione, si attraversa il quartiere fieristico della città fino al ponte di Sant Roc. Usciti dalla città il paesaggio cambia, aprendosi a distese di campi coltivati. Esistono diversi itinerari che raccontano la difficile vita dei contadini e la lotta contro queste terre ardue e vulcaniche. 

Se si è in cerca di una sosta, che faccia respirare l’atmosfera antica di questo itinerario, ci si può fermare in un vecchio passaggio a livello della ferrovia, oggi trasformato in bar. 

Acqua e sorgenti

Nei suoi 66 chilometri, comprese le piste ciclabili, attraversa tre contee e dodici villaggi. Inoltre la Carrilet I percorre le valli dei fiumi Fluvià, Brugent e Ter. Un itinerario che una volta serviva per facilitare gli scambi e le relazioni tra le diverse aree della provincia.  

L’importanza dell’acqua in quest’area della Costa Brava la si percepisce passando da Les Planes d’Hostoles, nei pressi del quale inizia un tratto suggestivo che si immerge in un fitto bosco di lecci e querce, punteggiato da castagni. La ciclovia attraversa lunghi ponti che permettono al cicloturista di attraversare diversi corsi d’acqua. Al chilometro 28 si attraversano diversi lunghi ponti che permettono di superare diversi corsi d’acqua, per arrivare alla deviazione per la Font Picant d’Amer, fonte naturale di acqua minerale gassata. Una particolarità unica di questa zona. 

Da Girona al mare

Il percorso naturalistico prosegue con la seconda parte: la Carrilet II. Tratto che collegava Girona a Sant Feliu de Guíxols e quindi al mare, scendendo dolcemente lungo il tracciato del treno a scartamento ridotto. Questa seconda parte, che misura 41 chilometri, attraversa il centro di Girona e tocca i luoghi più interessanti della città: come Plaça de la Independència, Ponte del Re, e Plaça de Catalunya. 

La ciclovia, leggera e ondulata, conduce il cicloturista al fiume Onyar e poi alle barriere di canne dove è possibile scoprire l’avifauna locale. Pochi chilometri più avanti un ponte di ferro conduce a un primo abbozzo di bosco mediterraneo: composto da pini cembri e lecci. Un primo, timido, segnale che ci si sta avvicinando al mare. 

Il primo villaggio costiero della regione del Baix Empordà si incontra qualche chilometro dopo la metà del tragitto. La Carrilet II supera due ponti e attraversa terreni agricoli irrigati dalle acque del fiume Ridaura per raggiungere la pista ciclabile di Castell d’Aro, avvicinandosi alla sua vecchia stazione. Una pista ciclabile cittadina porta il viaggiatore fino al porto turistico, meta del nostro viaggio iniziato sulle colline della Costa Brava.

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