Il prossimo 5 ottobre il Canavese torna protagonista con la Erratico Gravel, un invito a scoprire un territorio sorprendente e ancora poco battuto dal grande cicloturismo. L’appuntamento è organizzato dall’associazione Erratico, nata dall’incontro tra ciclisti torinesi e canavesani, uniti dal desiderio di raccontare la varietà del paesaggio attraverso la lente della bicicletta.
«L’idea – racconta Beppe Piras, membro del direttivo e tra i fondatori – nasce dalla fusione di due gruppi, uno torinese e uno canavesano. Abbiamo voluto proporre un evento cicloturistico, non competitivo, perché pensiamo che il territorio offra moltissimo sia in termini di natura sia di percorsi, dalle colline moreniche ai boschi, dai laghi fino alle montagne di Ivrea». Proprio sulla Serra d’Ivrea c’è il suggestivo e solitario campanile di San Martino, detto “Ciucarun” (foto apertura di Paolo Ciaberta), laddove sorgeva il villaggio di Paerno.
Il Castello di Elisa di Rivombrosa
L’edizione 2025 parte per la prima volta da Agliè, borgo celebre per il suo castello sabaudo, residenza reale e set di numerose produzioni cinematografiche (una su tutte: “Elisa di Rivombrosa”). Da qui si snodano tre itinerari: uno corto di circa 30 chilometri e 300 metri di dislivello, adatto a tutti; un medio di 70-80 chilometri con 1.000 metri di dislivello, pensato per chi vuole vivere una giornata intera di gravel senza eccessiva fatica; e infine il lungo da 140 chilometri con quasi 2.000 metri di dislivello, che arriva fino alla Serra di Ivrea e al Lago di Viverone, sfiorando paesaggi alpini e specchi d’acqua incastonati tra i boschi.
«Abbiamo cercato – aggiunge Piras – di mescolare natura e cultura: si pedala tra parchi e laghi, ma anche accanto a castelli, borghi storici e architetture industriali. E’ un viaggio dentro la varietà del Canavese».
Sapori tipici e ospitalità
Qual è l’origine del nome Erratico? «Il termine “erratico” – spiega Piras – richiama i grandi massi trasportati dai ghiacciai e oggi disseminati nelle valli. Ci piaceva l’idea dei massi erratici perché evocano il viaggio, lo spostamento, l’andare senza fretta. E’ lo stesso spirito con cui invitiamo a scoprire queste terre in bicicletta».
Non solo paesaggi: la Erratico Gravel è anche gusto. Lungo i percorsi sono previsti ristori con prodotti locali e all’arrivo i partecipanti troveranno un pasto tipico piemontese. «Invece del classico pasta party – sottolinea Piras – abbiamo scelto gli agnolotti, un piatto della tradizione, che proponiamo sia nella versione con carne sia in quella vegetariana. E naturalmente non mancheranno i torcetti, dolci tipici di queste zone».
Anche dalla Francia
Nelle prime tre edizioni la manifestazione ha raccolto soprattutto partecipanti locali, ma anche ciclisti dalla Lombardia, dalla Liguria e dalla vicina Francia. «C’è uno scambio continuo con altri eventi simili – spiega Piras – spesso i loro organizzatori vengono a pedalare da noi e viceversa. E’ un modo per fare rete e crescere insieme».
Dallo scorso 20 settembre la quota d’iscrizione è passata da 25 a 35 euro. Sono però previsti sconti per i gruppi di almeno cinque persone.