| 1 Aprile 2025

In Irlanda a colpi di pedale: in viaggio con Pietro Franzese

L’Irlanda e Pietro Franzese sono legati da un filo invisibile che passa dall’amore per la bicicletta e dai paesaggi verdi e sconfinati che caratterizzano l’isola. Il viaggiatore, che negli anni ha messo in piedi grandi traversate raccontate minuziosamente, ha passato un mese esatto in terra irlandese percorrendo la Wild Atlantic Way. Un percorso che porta da Cork a Belfast percorrendo il perimetro ovest (in apertura foto Pietro Franzese).

«In realtà la Wild Atlantic Way – racconta Franzese mentre ora si trova a Taiwan per un altro viaggio – parte dalla penisola di Donegal e arriva fino a Cork. Io poi ho prolungato la tratta pedalando fino a Belfast, aggiungendo altri due giorni di viaggio». 

La Wild Atlantic Way percorre la costa ovest dell’Irlanda fino alla cittadina di Cork (foto Pietro Franzese)
La Wild Atlantic Way percorre la costa ovest dell’Irlanda fino alla cittadina di Cork (foto Pietro Franzese)

Un cuore verde

Un amore viscerale, quello con l’Irlanda, che ha poi portato Pietro Franzese a partecipare alla recente Ireland Week regalando la sua testimonianza e raccontando il bello di pedalare a quelle latitudini. Da nord a sud. Da questa esperienza è nata poi l’idea di proporre un viaggio di gruppo ripercorrendo le stesse strade

«L’itinerario che propongo – spiega il cicloviaggiatore – è adatto a tutti. Sono circa 600 chilometri suddivisi in otto tappe e ben suddivisi. Nelle varie giornate si pedala per tratti per lo più pianeggianti e nell’area più bella di tutta la Wild Atlantic Way. Quella di Cork, più precisamente nella parte sud ovest dove ci sono paesaggi unici. Uno di questi si trova sulla Ring of Kerry, una strada panoramica nell’omonima contea». 

I paesaggi che si alternano sono di una bellezza unica, questo è il Ring of Kerry (foto Pietro Franzese)
I paesaggi che si alternano sono di una bellezza unica, questo è il Ring of Kerry (foto Pietro Franzese)
Come sarà organizzato il tutto?

Si pedala per il gusto di farlo, su strade asfaltate e in zone belle e affatto scontate. Avendo già percorso quell’itinerario ho selezionato la parte che più mi è rimasta nel cuore. In dieci giorni si pedala su otto tappe dormendo in strutture attrezzate per accogliere i cicloturisti. 

Cosa ti ha colpito così tanto da volerci tornare?

A mio modo di vedere le scogliere, dal caratteristico colore bianco, che si attraverseranno durante il tour sono le più belle. Si trovano tutte in luoghi poco turistici e di una bellezza particolare. Una caratteristica che ti fa rimanere a bocca aperta è il colore dell’acqua: è di un turchese incredibile. Il quale, unito al bianco delle spiagge, porta subito la mente ai Caraibi. Mancano le palme, però!

Un consiglio per chi vuole partecipare?

Non credo sia un viaggio da fare se si tratta della prima esperienza, perché comunque nasconde delle piccole insidie. Una di queste è sicuramente il meteo, che in Irlanda non è mai facile. Diciamo che è variabile, quindi capita di avere pioggia per alcune ore. La decisione di fare il viaggio a luglio è anche legata a questo. Ci saranno molte ore di luce, dato che il sole tramonta alle 23, quindi si ha tutto il tempo per percorrere le tratte nelle migliori condizioni possibili. 

Altro?

Portare una buona giacca per la pioggia e dell’abbigliamento che permetta di stare comodi anche dopo cinque ore in sella. Poi prima di partire i cicloturisti faranno anche un briefing con me, grazie alla mia esperienza posso dare dei consigli utili. 

Il viaggio proposto da Franzese sarà un bikepacking di otto tappe che potrà essere affrontato con diverse tipologie di bici (foto Pietro Franzese)
Il viaggio proposto da Franzese sarà un bikepacking di otto tappe che potrà essere affrontato con diverse tipologie di bici (foto Pietro Franzese)
Si viene con la propria bici o la si può anche noleggiare?

A Cork ci sarà la possibilità di noleggiare le bici. La cosa comoda è che poi, una volta finito il viaggio, si tornerà in treno proprio a Cork per ripartire

pietrofranzese.com

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