Il Limburgo è la provincia più orientale delle Fiandre, il luogo che più di ogni altro assomiglia alla patria del ciclismo. Qui, per esempio, si sono corsi gli ultimi campionati europei su strada. Migliaia di chilometri ciclabili (in asfalto o in sterrato) tra campagne collinari zeppe di frutteti e vecchi siti minerari, in cui la bici e i suoi praticanti sono i veri protagonisti. Ma nel Limburgo lo sport va di pari passo con la cultura. Infatti è il luogo ideale anche per godersi, tra una pedalata e l’altra, la grande offerta artistica di questa regione.


Art in Open Space, allenare lo sguardo a nuove prospettive
Un esempio molto interessante di questo intreccio si trova nella regione naturale dell’Haspengouw, nella parte meridionale del Limburgo. L’Haspengouw è una zona collinare ricchissima (oltre che di percorsi ciclabili) di alberi da frutto, che dalla primavera all’estate si riempiono di colori e profumi. Qui è stato inaugurato da poco il progetto Art in Open Space, un invito a scoprire questo territorio con nuove prospettive.
Lungo i percorsi ciclabili si incontrano infatti diverse opere d’arte perfettamente integrate con il paesaggio. Tra queste, per esempio, c’è Reading Between the Lines dello studio Gijs Van Vaerenbergh. Si tratta di un’installazione a forma di chiesa costruita da centinaia di strati di acciaio divisi tra loro. In questo modo a seconda del punto di vista dello spettatore, la chiesa è percepita come una costruzione massiccia oppure si dissolve nel paesaggio.
Un’altra opera interessante è La Helshoven di Frits Jeuris, nel punto più alto della regione. L’opera è di fatto un punto panoramico sospeso nel vuoto a forma di piccola cappella, dove ammirare la natura circostante. Un’altra caratteristica notevole è che è realizzata con il legno di proveniente da 90 ciliegi locali abbattuti da una malattia nel 2016, un omaggio alla vocazione agricola della zona.
Labiomista: dalle vecchie miniere al giardino delle idee
Il Limburgo ha anche un cuore minerario che gira attorno alla città di Genk. Qui è stato sviluppato un notevole lavoro di rigenerazione urbana chiamato Labiomista (letteralmente “mix di vita”), un progetto artistico multidisciplinare inaugurato nel 2019 che mira trovare un equilibrio sostenibile tra uomo e natura finalizzato allo sviluppo della comunità. Nato da una collaborazione tra i cittadini di Genk e l’artista Koen Vanmechelen, il progetto si sviluppa in un parco di 24 ettari tra l’ex miniera di carbone e il vecchio zoo del quartiere di Zwartberg.
In questo spazio sono presenti laboratori, mostre e installazioni che dialogano con gli animali, in cui l’artista Vanmechelen sperimenta ibridando scienza e natura. Un esempio è la nuova area chiamata “Me, Bee & Tree”, dedicata alle api e creata con la collaborazione di apicoltori e scuole locali. Oppure l’introduzione dei cavalli Konic, animali che simboleggiano perfettamente l’essenza selvaggia (seppur in contesto urbano) del parco.
A proposito di selvaggio, il tema del 2025 è Wild Gene, che intende ad esplorare “il potere dell’indomito”. Il culmine degli eventi sarà 1° agosto con una performance dal vivo proprio di Vanmechelen. Quel giorno l’artista dipingerà una gigantesca tela di 9 metri al ritmo della musica di Youssou N’Dour, fondendo suoni, gesti ritmici e colori. Un ottimo modo per concludere qualche giorno di vacanza in bicicletta tra i paesaggi, naturali e artistici, del Limburgo.