La montagna bresciana si divide, o meglio, si compone di tre grandi vallate: la Valle Camonica, la Valle Trompia e la Valle Sabbia, ognuna con le sue peculiarità, ma tutte con la natura al centro. Tutte offrono la possibilità di praticare ogni genere di sport alpino, dal trekking alla mountain bike, dall’arrampicata al cicloturismo (in apertura foto Giacomo Podetti).
Stavolta restiamo in Valle Camonica, nota anche come la “Valle dei Segni”, Riserva della Biosfera UNESCO. Conosciuta in tutto il mondo per le Incisioni Rupestri dichiarate nel 1979 Patrimonio Mondiale UNESCO – primo sito italiano a ottenere questo riconoscimento – la Valle Camonica è sinonimo di storia, cultura, borghi medievali, ma anche natura e sport. Estremamente ricca in biodiversità, è stata dichiarata nel 2018 Riserva della Biosfera UNESCO.
Con centinaia di chilometri di tracciati per mountain bike, splendidi parchi naturali dove rigenerarsi con la potenza della natura (Parco Nazionale dello Stelvio e Parco dell’Adamello), e una fitta rete di sentieri dal fondovalle all’alta quota, la Valle Camonica è un paradiso per gli amanti delle attività outdoor.

Sui passi del Giro
Partiamo dall’Alta Valle Camonica. Qui Corteno Golgi, in sinergia con la vicina e inseparabile Aprica, offre una combinazione perfetta di natura, sport e avventura per chi cerca una montagna da vivere a 360°. Si parla di bici, ma l’offerta escursionistica è vastissima come è vasta la rete dei sentieri.
I ciclisti trovano pane per i loro denti, sia su strada, sui passi resi famosi dal Giro d’Italia, come l’Aprica, il Gavia o il mitico Mortirolo, sia fuori strada. In basso non va dimenticata la scalata a Montecampione: salita dura e tosta che fu teatro della vittoria di Marco Pantani nel 1998. Da lassù si apre una vista unica sul Lago d’Iseo.
Proprio da Edolo, alla testa della Valle, si può decidere se proseguire per il Gavia o il Tonale, andando a destra, o per l’Aprica, svoltando a sinistra. Una volta in cima, le stradine del Mortirolo possono fare da ponte fra queste due diramazioni della Valle Camonica.
Anche per gli amanti della Mtb non mancano le opportunità. All’Aprica in particolare, oltre ai sentieri classici – scaricabili direttamente qui – ci sono nuovi percorsi per Downhill, sui quali proprio in questo weekend si sono tenute le prove di Coppa Italia e IXS European Cup. Il territorio di Aprica è ricco di sentieri, strade bianche e vecchie strade militari che attraversano malghe e alpeggi, collegando rifugi e punti di ristoro in quota.
Perla Borno
Borno è una piccola patria del gravity, grazie alla presenza del Monte Altissimo. Qui si trova il Borno Bike Park, che presenta tre percorsi di diversa difficoltà: 700 metri di dislivello e oltre 11 chilometri di puro divertimento, adatti sia ai biker esperti che a chi vuole avvicinarsi a questa disciplina in sicurezza.
E’ un luogo ideale per provare la discesa e migliorare la propria tecnica, con tracciati curati e servizi specifici come noleggio, scuola MTB e seggiovie attive. Anche qui si sfiorano i 2.000 metri di quota e, in particolare sull’Altopiano del Sole, il ventaglio di sentieri si allarga a dismisura, offrendo tante proposte anche per famiglie e bambini, con percorsi accessibili e zone relax immerse nel verde.
Curiosità: Borno è noto anche per lo yoga in vetta, un’attività rilassante e rigenerante. Gli appuntamenti di quest’anno sono fissati per il 26 luglio, il 2, 9 e 16 agosto. Fino al 7 settembre, impianti e rifugio saranno aperti tutti i weekend di giugno e luglio, e tutti i giorni durante il mese di agosto. Magari può essere un modo insolito per recuperare dopo le uscite in bici!
Media e Bassa Valle Camonica
Scendiamo quindi di quota e restiamo nella parte centrale e bassa della Valle Camonica qui che passa la Via Raetia, 95 chilometri intrisi di storia e bellezza che si snodano da Edolo a Darfo Boario Terme. Si tratta di un cammino, ma per gran parte è anche percorribile in bici.
In ogni caso, c’è un percorso “parallelo”, se non coincidente, che fa da filo conduttore per scoprire l’intera valle: è il tracciato Passo Tonale–Breno. Si tratta di un itinerario lungo ma facilissimo, perché quasi completamente in discesa, che dai 1.884 metri del Passo del Tonale porta ai 343 metri di Breno, nel cuore della Val Camonica. Bisogna solo rilassarsi e godersi il panorama.
Il Passo del Tonale, nelle Alpi Retiche, collega la Val di Sole con la Val Camonica. E’ proprio quest’ultima ad accogliere il visitatore scendendo verso ovest fra numerosi tornanti. Su queste montagne si combatté la Prima Guerra Mondiale: siamo nella zona dell’Adamello.
Il protagonista costante di questo viaggio è il fiume Oglio, che nasce poco sopra il Tonale e poi entrerà nel Lago d’Iseo. All’inizio è un torrente, poi dopo Edolo la pendenza si attenua e il corso d’acqua si allarga diventando fiume a tutti gli effetti. Percorrendo con calma questa traccia, si ha anche il tempo di assaggiare le specialità locali: dai formaggi come la Mascherpa, agli insaccati come lo Strinù, fino ai dolci tipici come la Spongada.
Breno è il punto ideale per concludere una giornata in sella. Dalla cittadina si può vedere il castello: la passeggiata per raggiungerlo è facile, piacevole e decisamente consigliata.